A Praga l'Urss cancellò la favola del «socialismo dal volto umano»
Ansa
Il 20 agosto 1968 i cingoli dei carri armati sovietici travolsero tram e automobili, insieme con un formicaio di gente comune. Niente poteva fermare l'esercito dell'invasione che decretò la fine della «primavera».
Il presidente della Commissione fa lo spot all’industria bellica di Kiev: «È all’avanguardia, ma opera al 60%». E lancia una proposta perversa: acquistare i missili grazie ai prestiti Safe da chi poi ce li chiederà in regalo.
Il cancelliere apre gli occhi al suo Paese dopo l’ubriacatura verde: «Anche a zero emissioni non si eviterebbe una sola catastrofe». Una svolta che, grazie al peso di Berlino in Ue, può mandare finalmente in soffitta il folle Green deal caro a Ursula e alla sinistra.
Vittoria di Pirro per Ursula von der Leyen: solo la metà dei presenti l’ha supportata, 41 in meno di un anno fa. Ma lei incolpa ancora i russi: «Forze esterne provano a destabilizzarci».