
La crisi in Medio Oriente monopolizza il vertice in Canada. Per il premier bilaterali con Starmer, Merz e Carney. La bussola di Roma è riaprire il tavolo sul nucleare.L’escalation della crisi in Medio Oriente, dopo i ripetuti attacchi reciproci tra Israele e Iran, inevitabilmente finisce al centro dell’agenda di questo G7, iniziato ieri a Kananaskis, in Alberta (Canada). A ricevere i leader il primo ministro canadese, Mark Carney, eletto tre mesi fa e al suo esordio in un summit del G7.Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata già sabato insieme alla figlia Ginevra, ha impegnato la giornata di ieri in incontri bilaterali con il premier britannico, Keir Starmer, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. Meloni dovrebbe averne uno con Carney ed è ancora da capire se ci saranno incontri anche con Donald Trump e i partner europei, dopo i colloqui telefonici di questi giorni.Sul tavolo naturalmente il confronto sul tema Israele-Iran. Le sensibilità sul tema sono diverse: da un lato si condanna Israele per la guerra a Gaza, dall’altra lo si sostiene contro l’Iran, con Meloni che ha assunto una posizione, come spesso è già accaduto, pragmatica. La linea del governo sul tema è quella di coinvolgere i Paesi del Golfo e i Paesi Arabi per attivare tutti i canali diplomatici utili per arrivare a una de-escalation.Il rischio concreto, visto anche lo scenario in continuo mutamento, è che questo summit finisca senza che si raggiunga alcun risultato. Il G7 deve però saper contare, saper decidere, fanno sapere fonti diplomatiche italiane che aggiungono che non c’è alcuna distanza dalla Casa Bianca, nessun disallineamento, e si auspica che possa essere lo stesso presidente Trump a portare avanti gli sforzi per la ripresa di un confronto sul tema del nucleare. Il G7 sarà strutturato come previsto in sette sessioni diverse in programma tra oggi e domani: commercio ed economia globale; catene di approvvigionamento di minerali critici; migrazione e contrabbando di droga; gestione degli incendi boschivi; sicurezza internazionale; Intelligenza artificiale; sicurezza energetica. La prima parte sarà dedicata al formato G7 ristretto. Nella serata è prevista una cena che, con ogni probabilità, sarà dedicata ai dossier di politica estera, con un focus non solo sul Medio Oriente, ma anche sull’Indo-Pacifico e sulla situazione in Ucraina. Martedì sarà invece la giornata dedicata all’outreach, con due sessioni distinte. La prima, ancora incentrata sull’Ucraina, vedrà la partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky (previsti contatti tra il leader ucraino e il premier Meloni). La seconda affronterà i temi dell’innovazione tecnologica e della sicurezza energetica. Si parlerà quindi evidentemente anche di dazi. Anche su questo tema esistono molte divisioni così come per la guerra in Ucraina. «Dimenticatevi il G7, ora è G6 contro Trump», ha scritto Politico, sottolineando che «i leader occidentali vogliono fare pressione sul tycoon affinché cessi la sua guerra economica contro di loro, in modo da poter (finalmente) cooperare su questioni urgenti come la Russia». Sul tema Ucraina si sono già confrontati il capo della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il presidente Usa tramite un colloquio telefonico nel quale è stato è stato ribadito «l’imperativo di un cessate il fuoco e la necessità di mantenere la pressione sulla Russia». Anche qui però difficile trovare una sintesi del come, considerando anche che il leader del Cremlino, Vladimir Putin, si è proposto di fare da mediatore nella parallela crisi tra Iran e Israele. Per questo e altri motivi non è prevista una dichiarazione congiunta finale ma solo un «chair’s summary», una sorte di riassunto delle sessioni redatto dalla presidenza canadese. La sessione sul contrasto al traffico di migranti è stata proposta dall’Italia con il sostegno di Stati Uniti e Regno Unito. L’idea è quella di dare continuità al percorso avviato con la presidenza italiana del G7 di Borgo Egnazia nel 2024. Lo scorso anno, infatti, i leader delle sette maggiori economie mondiali avevano concordato di creare una Coalizione G7 contro il traffico di migranti, basata sulla cooperazione delle intelligence. Al premier Meloni spetterà introdurre la sessione dedicata alle comunità sicure.
L' Altro Picasso, allestimento della mostra, Aosta. Ph: S. Venturini
Al Museo Archeologico Regionale di Aosta una mostra (sino al 19 ottobre 2025) che ripercorre la vita e le opere di Pablo Picasso svelando le profonde influenze che ebbero sulla sua arte le sue origini e le tradizioni familiari. Un’esposizione affascinante, fra ceramiche, incisioni, design scenografico e le varie tecniche artistiche utilizzate dall’inarrivabile genio spagnolo.
Jose Mourinho (Getty Images)
Con l’esonero dal Fenerbahce, si è chiusa la sua parentesi da «Special One». Ma come in ogni suo divorzio calcistico, ha incassato una ricca buonuscita. In campo era un fiasco, in panchina un asso. Amava avere molti nemici. Anche se uno tentò di accoltellarlo.