L'inflazione in aumento, il rialzo dei tassi di interesse da parte degli Usa, le interruzioni nelle catene di approvvigionamento di materie prime e semilavorati e una maggiore volatilità bidirezionale favoriranno i titoli con dividendo. In generale il nuovo anno si presenta con caratteristiche diverse dal 2021 e sarà necessaria una cernita precisa. Ecco le nostre scelte: Bff Bank spa, Conafi Prestito, Edison Risparmio, Intek group e Leonardo.
L'inflazione in aumento, il rialzo dei tassi di interesse da parte degli Usa, le interruzioni nelle catene di approvvigionamento di materie prime e semilavorati e una maggiore volatilità bidirezionale favoriranno i titoli con dividendo. In generale il nuovo anno si presenta con caratteristiche diverse dal 2021 e sarà necessaria una cernita precisa. Ecco le nostre scelte: Bff Bank spa, Conafi Prestito, Edison Risparmio, Intek group e Leonardo.Per i mercati finanziari in generale il 2021 non è stato certamente un periodo di calma piatta (basti pensare a forex, commodities e cryptovalute), mentre per le Borse è stato generalmente un anno positivo, seppure con differenziazioni anche ampie. Al rialzo degli indici nordamericani (S&P500 +39%, Nasdaq100 +30%, Canada +35%) ed europei (Piazza Affari +27%) fa da contraltare un Asia a macchia di leopardo che registra sia la miglior performance borsistica mondiale (Vietnam +44%) che la peggiore (Cina -15%). All'interno degli stessi indici migliori si è avuto spesso un andamento dissonante tra titoli dello stesso settore, indicativo di temi di investimento guidati da notizie ed umori momentanei, più che da valutazioni di tipo fondamentale, con l's&p500 che - ad esempio - sta chiudendo a livelli record ma con centinaia di titoli inseriti in movimenti ribassisti. L'offerta di titoli presente a Piazza Affari è interessante per il 2022, in considerazione sia di blue chips tuttora quotate a prezzi contenuti, sia di small e mid cap innovative che sanno realizzare performances a tre cifre (tra gli altri: Sciucker Frames +274%, Alkemis + 195%, Ovs +165%, Maire Tecnimont +121%, Safilo +118%, Wiit + 105%).Il nuovo anno si presenta con caratteristiche diverse dal 2021: l'inflazione in deciso aumento, le stime del Fondo monetario internazionale per il Pil mondiale che scendono al 5,9% con possibilità di toccare il 4,9% per dicembre 2022, il rialzo dei tassi di interesse da parte degli Usa che attirerà capitali esteri tesi a sfruttare il rialzo dei rendimenti dei T-Bond, le interruzioni nelle catene di approvvigionamento di materie prime e semilavorati e una maggiore volatilità bidirezionale favoriranno i titoli con dividendo e uno stock picking mirato. In tal senso prendiamo in considerazione ed esaminiamo cinque titoli: tra le blue chips spicca Leonardo (ex Finmeccanica), attualmente a 6.36 euro ed oscillazione del 2021 nella fascia 8.00/5.40 euro. Il gruppo occupa una posizione internazionale rilevante nel settore degli armamenti, subito dietro le grandi società statunitensi. Interessante perché proiettato nel futuro con la continua ed interessante attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie nel settore armamenti e nello sviluppo di satelliti, droni e sensori a terra per l'agricoltura di precisione. La valutazione basata sui multipli di mercato indica che Leonardo è sottovalutato rispetto al settore di riferimento. Le proiezioni indicano ripiegamenti in area 5.50/4.50 euro (supporto a 3.90 euro) e risalite a 8.00/8.40 euro (spazio per allunghi ulteriori). Tra le utilities si rileva il caso particolare di Edison Risparmio (le azioni ordinarie erano state delistate nel 2012), appetibile sia per quotazione che per dividendo e forte di un profilo di debito tra i più leggeri. Le Edison Risparmio per statuto godono di un dividendo di 0,05 euro minimo annuo. A causa delle perdite dei quattro anni precedenti (+ il 2021) nessun dividendo è stato distribuito e l'azione ha quindi accumulato dividendi arretrati per 0.25 euro (pari al 16% alla quotazione attuale di 1.48 euro). Quest'anno il cda di Edison ha previsto l’abbattimento di una parte del capitale per tornare a distribuire il dividendo. Attualmente a 1.48 euro con una performance del +48% per il 2021; storni in area 1.40/1.25 euro, obiettivi iniziali concentrati a 2.10/2.40 euro. Il settore del Credit Management è rilevante in Italia e la società Conafi Prestito ne è valido esponente. Assurta agli onori della cronaca per il +78% messo a segno in una sola sessione ai primi di dicembre, ha realizzato una performance del +210% in sole 5 settimane. Presente a Piazza Affari sin dal 2007, massimi sui 7.40 euro nello stesso anno, questa holding di partecipazioni quotata sul mercato Euronext Milan (ex MTA) quota ora 0.6180 euro ed esprime una notevole volatilità bidirezionale. Le recenti prese di profitto la stanno portando al test di 0.60/0.48 euro, area di ritracciamento ove si potranno ripresentare correnti in acquisto per risalite a 0.72 e con obiettivi ulteriori sopra quota un euro.Restando nel settore finanziario, vi è il gruppo Bff Bank spa, dotato di notevole liquidita in eccesso - ex Banca Farmafactoring - e specializzato nella gestione e nel factoring pro-soluto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione, servizi mobiliari, pagamenti bancari e aziendali. Il Gruppo opera in Italia ed Europa (Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna). Ha ampliato la propria attività e se in passato il suo core business poggiava sostanzialmente sui ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione (ritardo regolamentato da legislazione europea con interessi di mora all’8%), ora tramite la divisione Securities Services derivante da DepoBank incamera revenues utili per continuare la distribuzione di dividendi elevati (0.8945 pagato ad ottobre2021). A chiudere la pattuglia dei titoli per il 2022 vi è Intek Group, holding quotata su Euronext Milan con partecipazioni diversificate nel settore del rame, delle energie rinnovabili e dei servizi interessante ibrido: sede in Italia è operante nei settori produzione, finanza e servizi tramite quattro sezioni: rame, energie rinnovabili, servizi e private equity. In Borsa il titolo da inizio anno guadagna l'83% (+52% nel solo mese di dicembre) e dal 2014 non riusciva a superare i 0.50 euro. Attualmente vale 0.5140 euro, in discesa da 0.55 e sta effettuando un normale ripiegamento, per poi riportarsi a 0.60 e 0.72 euro con target poi in area 0.87/0.90 euro, sostenuto dal supporto mensile a 0.30 euro.
Federica Picchi (Ansa)
Il sottosegretario di Fratelli d’Italia è stato sfiduciato per aver condiviso un post della Casa Bianca sull’eccesso di vaccinazioni nei bimbi. Più che la reazione dei compagni, stupiscono i 20 voti a favore tra azzurri e leghisti.
Al Pirellone martedì pomeriggio è andata in scena una vergognosa farsa. Per aver condiviso a settembre, nelle storie di Instagram (che dopo 24 ore spariscono), un video della Casa Bianca di pochi minuti, è stata sfiduciata la sottosegretaria allo Sport Federica Picchi, in quota Fratelli d’Italia. A far sobbalzare lorsignori consiglieri non è stato il proclama terroristico di un lupo solitario o una sequela di insulti al governo della Lombardia, bensì una riflessione del presidente americano Donald Trump sull’eccessiva somministrazione di vaccini ai bambini piccoli. Nessuno, peraltro, ha visto quel video ripostato da Picchi, come hanno confermato gli stessi eletti al Pirellone, eppure è stata montata ad arte la storia grottesca di un Consiglio regionale vilipeso e infangato.
Jannik Sinner (Ansa)
Alle Atp Finals di Torino, in programma dal 9 al 16 novembre, il campione in carica Jannik Sinner trova Zverev, Shelton e uno tra Musetti e Auger-Aliassime. Nel gruppo opposto Alcaraz e Djokovic: il duello per il numero 1 mondiale passa dall'Inalpi Arena.
Il 24enne di Sesto Pusteria, campione in carica e in corsa per chiudere l’anno da numero 1 al mondo, è stato inserito nel gruppo Bjorn Borg insieme ad Alexander Zverev, Ben Shelton e uno tra Felix Auger-Aliassime e Lorenzo Musetti. Il toscano, infatti, saprà soltanto dopo l’Atp 250 di Atene - in corso in questi giorni in Grecia - se riuscirà a strappare l’ultimo pass utile per entrare nel tabellone principale o se resterà la prima riserva.
Il simulatore a telaio basculante di Amedeo Herlitzka (nel riquadro)
Negli anni Dieci del secolo XX il fisiologo triestino Amedeo Herlitzka sperimentò a Torino le prime apparecchiature per l'addestramento dei piloti, simulando da terra le condizioni del volo.
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Gli anni Dieci del secolo XX segnarono un balzo in avanti all’alba della storia del volo. A pochi anni dal primo successo dei fratelli Wright, le macchine volanti erano diventate una sbalorditiva realtà. Erano gli anni dei circuiti aerei, dei raid, ma anche del primissimo utilizzo dell’aviazione in ambito bellico. L’Italia occupò sin da subito un posto di eccellenza nel campo, come dimostrò la guerra Italo-Turca del 1911-12 quando un pilota italiano compì il primo bombardamento aereo della storia in Libia.
Il rapido sviluppo dell’aviazione portò con sé la necessità di una crescente organizzazione, in particolare nella formazione dei piloti sul territorio italiano. Fino ai primi anni Dieci, le scuole di pilotaggio si trovavano soprattutto in Francia, patria dei principali costruttori aeronautici.
A partire dal primo decennio del nuovo secolo, l’industria dell’aviazione prese piede anche in Italia con svariate aziende che spesso costruivano su licenza estera. Torino fu il centro di riferimento anche per quanto riguardò la scuola piloti, che si formavano presso l’aeroporto di Mirafiori.
Soltanto tre anni erano passati dalla guerra Italo-Turca quando l’Italia entrò nel primo conflitto mondiale, la prima guerra tecnologica in cui l’aviazione militare ebbe un ruolo primario. La necessità di una formazione migliore per i piloti divenne pressante, anche per il dato statistico che dimostrava come la maggior parte delle perdite tra gli aviatori fossero determinate più che dal fuoco nemico da incidenti, avarie e scarsa preparazione fisica. Per ridurre i pericoli di quest’ultimo aspetto, intervenne la scienza nel ramo della fisiologia. La svolta la fornì il professore triestino Amedeo Herlitzka, docente all’Università di Torino ed allievo del grande fisiologo Angelo Mosso.
Sua fu l’idea di sviluppare un’apparecchiatura che potesse preparare fisicamente i piloti a terra, simulando le condizioni estreme del volo. Nel 1917 il governo lo incarica di fondare il Centro Psicofisiologico per la selezione attitudinale dei piloti con sede nella città sabauda. Qui nascerà il primo simulatore di volo della storia, successivamente sviluppato in una versione più avanzata. Oltre al simulatore, il fisiologo triestino ideò la campana pneumatica, un apparecchio dotato di una pompa a depressione in grado di riprodurre le condizioni atmosferiche di un volo fino a 6.000 metri di quota.
Per quanto riguardava le capacità di reazione e orientamento del pilota in condizioni estreme, Herlitzka realizzò il simulatore Blériot (dal nome della marca di apparecchi costruita a Torino su licenza francese). L’apparecchio riproduceva la carlinga del monoplano Blériot XI, dove il candidato seduto ai comandi veniva stimolato soprattutto nel centro dell’equilibrio localizzato nell’orecchio interno. Per simulare le condizioni di volo a visibilità zero l’aspirante pilota veniva bendato e sottoposto a beccheggi e imbardate come nel volo reale. All’apparecchio poteva essere applicato un pannello luminoso dove un operatore accendeva lampadine che il candidato doveva indicare nel minor tempo possibile. Il secondo simulatore, detto a telaio basculante, era ancora più realistico in quanto poteva simulare movimenti di rotazione, i più difficili da controllare, ruotando attorno al proprio asse grazie ad uno speciale binario. In seguito alla stimolazione, il pilota doveva colpire un bersaglio puntando una matita su un foglio sottostante, prova che accertava la capacità di resistenza e controllo del futuro aviatore.
I simulatori di Amedeo Herlitzka sono oggi conservati presso il Museo delle Forze Armate 1914-45 di Montecchio Maggiore (Vicenza).
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Stadio di San Siro (Imagoeconomica)
Ieri il Meazza è diventato, per 197 milioni, ufficialmente di proprietà di Milan e Inter. Una compravendita sulla quale i pm ipotizzano una turbativa d’asta: nel mirino c’è il bando, contestato da un potenziale acquirente per le tempistiche troppo strette.
Azione-reazione, come il martelletto sul ginocchio. Il riflesso rotuleo della Procura di Milano indica un’ottima salute del sistema nervoso, sembra quello di Jannik Sinner. Erano trascorsi pochi minuti dalla firma del rogito con il quale lo stadio di San Siro è passato dal Comune ai club Inter e Milan che dal quarto piano del tribunale è ufficialmente partita un’inchiesta per turbativa d’asta. Se le Montblanc di Paolo Scaroni e Beppe Marotta fossero state scariche, il siluro giudiziario sarebbe arrivato anche prima delle firme, quindi prima dell’ipotetica fattispecie di reato. Il rito ambrosiano funziona così.











