2020-12-26
I fondi e Amazon si mangiano i diritti tv del calcio
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In Italia e all'estero si entra nel vivo per l'assegnazione per il prossimo triennio con Cvc che oltre la Serie A, punta la Serie B e la Liga spagnola.Il fallimento di MediaPro nel campionato francese. In Germania si sta modificando la distribuzione delle entrate ai club.Accordo Sky-Amazon: i contenuti di PrimeVideo saranno disponibili e visibili su Sky Q.Lo speciale contiene tre articoli.L'anno che sta per cominciare porterà un vento di rivoluzione per tutto ciò che riguarda i diritti televisivi che ruotano attorno al mondo del calcio. In Italia e non solo. Nel mese di gennaio si entrerà, infatti, nel vivo per l'assegnazione per il prossimo triennio dei diritti, e lo si farà reduci da un fine 2020 in cui sono arrivate due notizie che inevitabilmente modificheranno gli equilibri, con due player nuovi pronti a entrare nel mercato. Da una parte il fondo di 21,3 miliardi di euro - il secondo più grande della storia del private equity - creato dalla società finanziaria Cvc Capital Partners che ha puntato con decisione Serie A e Serie B in Italia e Liga spagnola in Spagna; dall'altra Amazon. Il colosso dell'e-commerce di Jeff Bezos si è posto come obiettivo quello di arricchire in maniera importante l'offerta sportiva all'interno del pacchetto PrimeVideo. Risultato: nel triennio 2021/2024 trasmetterà in Italia le migliori 16 partite in onda il mercoledì sera sul totale delle 137 della Champions League più la finale di Supercoppa europea.In un'assemblea di metà dicembre le 20 società di Serie A hanno definito l'ingresso del Consorzio Cvc-Advent-Fsi nella futura MediaCo con una quota del 10%, dando così input a Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di A, di mandare avanti la negoziazione con il Consorzio per mettere a punto tutti gli aspetti della trattativa entro la prima settimana di gennaio 2021.Le prime settimane dell'anno nuovo saranno decisive per definire e mettere a punto la partnership tra la Lega calcio e la media company. A giorni è attesa, infatti, la pubblicazione del bando dei diritti tv per il mercato nazionale. Con questo bando - in scadenza il 16 gennaio 2021 - la Lega calcio punta a raggiungere l'obiettivo di 1,15 miliardi di euro, 177 milioni in più rispetto a quello del triennio precedente, quando ad aggiudicarsi i diritti furono da una parte Sky, con 780 milioni, e dall'altra Dazn, con 193 milioni, per un totale di 973 milioni. La mappa del risiko per l'assegnazione al momento è la seguente: Sky, che dovrebbe presentare un'offerta leggermente inferiore a quella di tre anni fa considerando la sentenza del Consiglio di Stato che gli impedisce di trasmettere in esclusiva sul web; Dazn, che secondo indiscrezioni punterebbe a confermare il pacchetto di tre partite ogni turno di campionato con il quale la piattaforma è entrata in gioco nel 2018; Amazon, che dopo essere entrata nel mercato italiano dalla porta della Champions League è pronta a farlo anche in Serie A, Mediaset e Tim, avrebbero intenzione di partecipare per il pacchetto digitale. Quel che è certo è che in ogni caso non potrà ripresentarsi una situazione analoga a quella del 2018 e si andrà verso un maggiore frazionamento dell'offerta sia per quanto riguarda i pacchetti, sia per le piattaforme. L'ipotesi che alla fine il bandolo della matassa si scioglierà con una trattativa privata, nel caso in cui non ci siano offerte soddisfacenti alla scadenza del bando, pare sempre più realistica.«Amazon non vede l'ora che inizi la prossima stagione della Uefa Champions League, uno dei tornei a squadre più prestigiosi del mondo. Siamo lieti di offrire ai nostri clienti in Italia le migliori partite del mercoledì sera dal 2021 in avanti» si legge sul comunicato con cui Amazon ha ufficializzato l'ingresso nel mercato italiano dei diritti tv del calcio. Una novità in Italia, non nel resto d'Europa, visto che già l'anno scorso Amazon aveva acquistato un pacchetto di 20 partite - due interi turni di campionato, il primo turno infrasettimanale del 3 dicembre 2019 e il Boxing day del 26 dicembre - della Premier League inglese e lo farà almeno fino alla stagione 2021/2022. Una scelta non casuale dal punto di vista commerciale e del marketing, considerando che per i possessori di un account Prime in tutta la Gran Bretagna le partite erano visibili senza costi aggiuntivi, in un periodo dell'anno in cui l'utilizzo della piattaforma di e-commerce aumenta vertiginosamente in vista dei regali di Natale. Il prezzo di un abbonamento ad Amazon Prime nel Regno Unito è di 79 sterline all'anno, circa 87 euro, oppure di 7,99 sterline al mese, quasi 9 euro, ma si può scegliere anche di sottoscrivere solamente il pacchetto PrimeVideo a 5,99 sterline al mese, ovvero 6,60 euro. In Italia, invece, l'abbonamento a Prime costa 36 euro all'anno (costava 19,99 nel 2018 e 9,99 euro nel 2015). Per quanto riguarda la trasmissione di eventi sportivi, Amazon è presente anche in Germania - 69 euro all'anno o 7,99 euro al mese il costo dell'abbonamento - dove ha acquistato un pacchetto per mandare in onda le partite del martedì sera della Champions League 2021/2022, il resto invece le ha Dazn. In Francia l'azienda americana ha i diritti del Roland Garros e l'abbonamento costa 49 euro all'anno. Negli Stati Uniti, invece, il prezzo è di 119 dollari annui, quasi 97 euro, e l'offerta sportiva contempla alcune partite della Nfl - la National Football League - ovvero la maggiore lega professionistica nordamericana di football americano, la cui stagione si conclude ogni anno con il Super Bowl. La più grande Internet company al mondo, con sede a Seattle, ha già fatto sapere di voler puntare anche ai diritti della Formula 1 «Sono un potenziale partner incredibilmente importante e un'opportunità per noi di espandere e far crescere la nostra attività» ha confermato Chase Carey, ad della F1 in un'intervista rilasciata al Financial Times. Nel ricco portfolio di Amazon ci sono anche altri sport come il cricket, visto che è stato firmato un accordo con la Nazionale della Nuova Zelanda, e il rugby con la trasmissione della Autumn Nations Cup.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/-diritti-tv--calcio-2649644346.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="l-esperimento-mediapro-in-francia-non-ha-funzionato" data-post-id="2649644346" data-published-at="1609001466" data-use-pagination="False"> L'esperimento MediaPro in Francia non ha funzionato Ansa Tre anni fa, prima che il bando per il triennio 2018-2021 dei diritti televisivi del calcio italiano venisse vinto da Sky e Dazn, c'era stato il forte rischio di vederlo assegnato a MediaPro. Un pericolo scampato visto quel che è successo e sta succedendo in Francia dove la principale emittente delle partite della Ligue 12, massima serie del campionato transalpino, non ha rispettato la scadenza del 5 dicembre per il pagamento della terza rata relativa ai diritti televisivi. Il gruppo spagnolo ma di proprietà cinese non ha ancora pagato nemmeno la seconda rata del contratto, equivalente a 172,3 milioni di euro. Il gruppo guidato da Jaume Roures aveva anche chiesto uno sconto vista la crisi finanziaria provocata dalla pandemia di coronavirus che ha messo in ginocchio tutto il sistema calcio francese.Il flop francese di MediaPro è dovuto al mancato raggiungimento di abbonamenti che il gruppo spagnolo si era prefissato al momento dell'ingresso in Ligue 1: si puntavano 3 milioni e 500.000 utenti, ci si è ritrovati con appena 278.000 sottoscrizioni, per un abbonamento che costa 25,90 euro al mese. MediaPro si era aggiudicata i diritti tv del calcio francese con una spesa di 814 milioni di euro a stagione per quattro anni, dal 2020 al 2024, senza però alcuna garanzia bancaria. Il presidente della Lega calcio francese, Vincent Labrune, ha tuonato all 'Equipe: «Lo sconto richiesto da Roures a stagione in corso rischia di inquinare il rapporto di fiducia con MediaPro. Sono sorpreso dalla forma e preoccupato dalla sostanza. La tempistica dell'annuncio di MediaPro è adir poco sorprendente e arriva solo poche settimane dopo il pagamento della prima rata».In Germania, invece, si va verso una revisione della distribuzione dei ricavi provenienti dalla vendita dei diritti tv. La Federcalcio tedesca ha deciso infatti che dalla prossima stagione il 50% dei diritti televisivi sia nazionali che esteri dovranno essere ripartiti equamente ai club. Un modo per venire incontro alle società di calcio e aiutarle a gestire l'impatto finanziario della pandemia. «Stiamo cercando di prendere decisioni, in tempi davvero incerti, che mirano principalmente a guidare tutti i 36 club attraverso questa crisi. Non sono tempi per soluzioni radicali, ma per soluzioni affidabili su cui basarsi per andare avanti» ha spiegato Christian Seifert, amministratore delegato del Dfl, la Deutsche Fußball Liga. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/-diritti-tv--calcio-2649644346.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="sky-e-amazon-insieme-primevideo-disponibile-su-skyq" data-post-id="2649644346" data-published-at="1609001466" data-use-pagination="False"> Sky e Amazon insieme: PrimeVideo disponibile su SkyQ Maximo Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia (Ansa) In tempi di crisi si sa, la collaborazione tra emittenti e piattaforme, è sempre più preziosa. Succede quindi che Sky e Amazon trovino un accordo che consentirà agli abbonati Sky la visione dei contenuti di PrimeVideo su Sky Q. Una partnership pluriennale valida su tutto il territorio europeo grazie alla quale gli abbonati a entrambi i servizi potranno usufruire su un unico dispositivo serie tv, film, sport e tutto quello che è in catalogo. «Questo è un regalo di Natale che facciamo in anticipo ai nostri abbonati Sky Q che quest'anno sul box troveranno ad attenderli l'app Prime Video. Senza mai uscire da Sky Q, potranno passare direttamente dall'ultima stagione di Fargo su Sky Atlantic a The Boys su Prime Video. Questo accordo inoltre, permetterà ad ancora più persone di accedere alla nostra formidabile app Now Tv attraverso i dispositivi Amazon Fire Tv» ha commentato Stephen van Rooyen, ceo di Sky per quanto riguarda il Regno Unito e il resto d'Europa. Un accordo che rende contenti tutti, come sottolinea anche Maximo Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia: «Grazie a questa partnership, Sky Q è sempre più il punto di riferimento per chi vuole avere in unico posto l'ampia scelta di contenuti targati Sky, le principali app in streaming e un'esperienza di visione semplice e coinvolgente. Tutto questo rende molto più facile ai nostri abbonati trovare i contenuti che amano di più, semplificandogli la vita».
«Il delitto di via Poma» (Sky Crime)
A 35 anni dall’omicidio di Simonetta Cesaroni, la docuserie Il delitto di via Poma su Sky Crime ripercorre il caso con testimonianze e nuovi spunti d’indagine, cercando di far luce su uno dei misteri più oscuri della cronaca italiana.
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La Uss Gravely (DDG-107), una nave da guerra lanciamissili della Marina degli Stati Uniti, arrivata al porto di Port of Spain in Trinidad e Tobago (Getty Images)