2025-03-12
Stop al libro sul woke in università
La casa editrice francese Puf annulla l’uscita del volume contro la deriva degli atenei. L’assessore verde-arcobaleno di Parigi rivendica l’involuzione ideologica della capitale.In Francia il woke ha dato un’ulteriore prova del fatto che non sopporta di essere messo in discussione. La casa editrice Puf-Publications Universitaire de France ha deciso di sospendere la pubblicazione di un volume intitolato Face à l’obscurantisme woke, coredatto da Pierre Vermeren, storico, e dai docenti di lettere Emmanuelle Hénin e Xavier-Laurent Salvador. Il volume sarebbe dovuto arrivare nelle librerie il 9 aprile prossimo. Il primo a dare la notizia è stato lo storico quotidiano della sinistra francese, Libération, che l’altro ieri ha scritto che «Puf sospende la pubblicazione di un libro anti woke dalle ossessioni trumpiste». La testata di sinistra ha anche ripreso le idee del movimento Stand up for science, che contesta i tagli agli atenei Usa voluti da Donald Trump e ha denunciato «un’offensiva oscurantista contro la scienza americana».Come ha appreso Le Figaro, in un messaggio email spedito ai tre coautori, l’editore di Puf, Paul Garapon, ha scritto che il «contesto è molto sfavorevole alla pubblicazione del volume».Dopo questa frase di circostanza, l’editore ha gettato la maschera rivelando le ragioni eminentemente ideologiche che hanno portato alla sospensione del libro sull’oscurantismo woke. Garapon ha contestato «il sostegno del progetto Périclès di Pierre-Édouard Stérin all’Observatoire de l’éthique universitaire» a cui partecipano gli autori. Va detto che Stérin è un imprenditore francese di successo, dato che è uno dei cofondatori di Smartbox e The Fork. Stérin è etichettato dalle sinistre come «cattolico tradizionalista» nonché come un sostenitore di idee di estrema destra. Invece l’Observatoire de l’éthique universitaire è una struttura indipendente degli atenei transalpini che si autotedifinisce come una realtà che si muove contro le «derive ideologiche che minano l’università».La notizia della prossima uscita del volume sul wokismo è arrivata nel mondo accademico parigino attraverso Patrick Boucheron, docente al Collège de France, che parlando ad alcuni giornalisti lo scorso 7 marzo ha detto che secondo lui «uno spazio importante dello spazio mediatico è saturato da imprenditori dell’approssimazione e dell’inesattezza che dicono che ciò le minacce attuali siano l’islamo-gauchismo o il wokismo» e che basta accendere la tv per trovare anche «degli idioti utili nelle università» che fanno il gioco delle destre e che «continuano a uscire libri», come quello di Puf.Poco meno di un mese fa, Le Figaro aveva pubblicato un’inchiesta proprio su Boucheron nella quale si presentava il docente come qualcuno «che gioca a fare il potente» e che «ha creato attorno a sé un sistema di potere e alleanze che strumentalizza». Che il woke continui a scaldare i cuori della sinistra francese non è un mistero. Tanto è vero che il candidato alle primarie dei Verdi e assessore del Comune di Parigi, David Belliard, ha dichiarato con fierezza che «Parigi è una città woke». La capitale aveva messo in scena una rappresentazione blasfema dell’Ultima cena in apertura delle olimpiadi.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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