2024-03-05
Voto su Aspides: l’asse Pd-M5s va alla deriva
Sulla missione nel Mar Rosso il campo largo si sfalda. Davanti al testo, che oggi arriva in Aula, i grillini in commissione scelgono l’astensione, Avs non partecipa e i dem dicono sì. Attaccata intanto un’altra nave, al largo dello Yemen: è affiliata a Gerusalemme.Si fa presto a dire «campo largo», se di mezzo non ci sono temi fondamentali che attengono al governo di una nazione. Ieri alla Camera, infatti, le opposizioni hanno dato la dimostrazione plastica di quanto quella tra M5s, Pd e Avs sia un’aggregazione forse utile per strappare una regione al centrodestra per il rotto della cuffia (con un voto comunque ancora sub iudice), ma che si scioglie come neve al sole sulle questioni fondamentali. Come ad esempio la politica estera e la difesa degli interessi italiani: le commissioni congiunte Esteri e Difesa di Montecitorio hanno terminato ieri l’esame della deliberazione del Consiglio dei ministri dello scorso 26 febbraio sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni militari, tra cui Aspides, la missione europea di sicurezza marittima nel Mar Rosso, svolta in collaborazione con Stati Uniti e Regno Unito. Ebbene, proprio all’indomani dell’episodio che ha visto la nave italiana Duilio abbattere un drone lanciato dai ribelli Huthi, per proteggere il transito dei mercantili nell’area, scongiurando un affondamento e probabili vittime, in Parlamento il centrosinistra è riuscito a dividersi anche su questo a colpi di distinguo.Il maggior protagonismo si è avuto dal M5s, che al momento del voto sulla relazione del documento, che oggi andrà in aula (in entrambi i rami del Parlamento), ha optato per l’astensione, motivando la scelta con delle presunte ambiguità del testo sulle finalità difensive della missione stessa. Ambiguità peraltro assenti, visto che il dispositivo parla chiaramente di una missione atta a proteggere le navi mercantili dagli attacchi provenienti dallo Yemen. Alla base - non è un segreto - c’è la scelta di marcare il territorio e le differenze dai dem sullo stesso terreno per cui Giuseppe Conte e i suoi stanno da tempo facendo i capricci sul sostegno all’Ucraina, mettendo in difficoltà di fronte al proprio elettorato pacifista un Pd a sua volta divisi tra schleiniani e riformisti più atlantisti. Il risultato è stato che in commissione il Pd e il fu Terzo polo hanno votato a favore delle missioni assieme al centrodestra, mentre i grillini sono andati per conto loro. Quanto ad Avs, nessuno ha preso parte al voto e dallo staff di Nicola Fratoianni fanno notare che il segretario di Sinistra italiana è in viaggio verso il valico di Rafah. Una spaccatura periodica, quella sulla politica estera e sulle missioni militari, che dunque potrebbe verificarsi anche oggi in aula (prima alla Camera e poi al Senato), e che non è passata inosservata: il capogruppo di Fdi a Montecitorio, Tommaso Foti, ha sottolineato che «ancora una volta i fatti dimostrano che non esiste nessun campo largo». «Stamattina», ha proseguito, «su un tema così delicato come quello del via libera delle commissioni congiunte alla relazione sulle nuove missioni internazionali Aspides e Levante, l’opposizione si è frantumata con il Pd che ha votato con la maggioranza mentre il M5s si è astenuto e Avs non ha partecipato al voto». «Altro che luna di miele», ha detto ancora Foti, «quello tra Pd e M5S dimostra di essere solo un matrimonio d’interesse, a soli fini elettorali». «Un matrimonio», ha concluso, «destinato a fallire». Severa anche Italia viva, attraverso il presidente dei deputati Davide Faraone: «Trovo incredibile», ha detto, «che il M5s e Avs trovino il modo di distinguersi anche nel voto sulle missioni nel Mar Rosso, Aspides e Levante. Non bisogna schierarsi neanche contro gli Huthi? Nemmeno su due missioni autorizzate dall’Ue con uno scopo totalmente difensivo? Che pacifismo è», ha proseguito, «quello che lascia affondare le nostre navi, mette a repentaglio la vita dei nostri soldati, divide l’Europa e fa salire alle stelle i prezzi dei nostri prodotti? La politica estera non è una bazzecola, non è la Sardegna. Spero che il Pd e quelli del cosiddetto “campo largo”, prima o poi lo capiscano». Anche al Nazareno, a dispetto del voto positivo, non manca chi è preoccupato di lasciare al M5s il favore dei filopalestinesi e rivendica comunque di aver condizionato il proprio ok alle missioni a un’intensificazione dell’iniziativa diplomatica. La missione Aspides prevede una difesa integrata nell’area del Mar Rosso e dell’Oceano indiano Nord occidentale, mentre la missione Levante è per favorire l’arrivo degli interventi umanitari a favore della popolazione della Striscia di Gaza. Intanto, gli attacchi dei ribelli Huthi non si arrestano: ieri al largo dello Yemen è stata colpita una nave portacontainer battente bandiera liberiana, ma gestita da una compagnia israeliana, che era in transito da Singapore a Gibuti. Inoltre, secondo la società di telecomunicazioni di Hong Kong Hgc global communications, i danni arrecati dagli attacchi ai cavi sottomarini hanno «tagliato» il 25% delle comunicazioni nell’area mediorientale. A questo proposito, un’analisi illustrata dall’ammiraglio ed ex capo di Stato Magiore della Marina, Sergio Biraghi, per il Centro studi Giuseppe Bono, evidenzia che i problemi maggiori legati alla crisi nel Mar Rosso sono proprio gli attacchi informatici ai sistemi di tecnologia operativa del settore marittimo e gli attacchi alle numerose e importanti comunicazioni Internet presenti in zona.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.