2023-10-20
«Gestione clientelare del Comune: il Viminale rimuova il sindaco hot»
Pietro Tidei (Imagoeconomica)
Interrogazione di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fdi, per chiedere di togliere la poltrona a Pietro Tidei: «Conduzione maldestra e presumo illegale degli affari pubblici». Lui replica: «Soltanto parole e promesse».Pietro Tidei, il sindaco hot di Santa Marinella, è a rischio di rimozione? Pare proprio di sì, visto che ieri il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella quale chiede al titolare del Viminale se non sia «opportuno avvalersi dell’articolo 142 del Testo unico enti locali che prevede la rimozione del sindaco laddove commetta atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge». Per il deputato di Fratelli d’Italia «i fatti occorsi nel Comune di Santa Marinella in provincia di Roma, che vedono coinvolto il sindaco Pietro Tidei in una gestione clientelare delle relazioni pubbliche sono estremamente gravi e di solare evidenza». Nelle scorse settimane La Verità ha rivelato che, oltre agli incontri intimi di Tidei, le indagini della Procura di Civitavecchia avevano immortalato nei video agli atti di un’inchiesta per una presunta corruzione che vede il sindaco parte lesa, un modus operandi disinvolto del primo cittadino. Tidei, infatti, avrebbe spaziato tra richieste di concorsi per assumere una persona, raccomandazioni per nipoti di ex amici e ingerenze in procedure di gara dall’esito poco gradito. Episodi raccontati dalla Verità anche attraverso la pubblicazione dei video che documentavano integralmente i fatti, che Rampelli valuta così: «Le frasi, i discorsi, i ragionamenti del sindaco tolgono qualsiasi dubbio anche al più autentico garantista, quale sono. Il sindaco pro tempore Tidei, politico di lunghissimo corso e consolidato uomo di potere sembrerebbe aver tenuto un comportamento spregiudicato, trasformato il Comune in un ufficio di collocamento ad personam al di fuori di ogni sistema concorsuale e di trasparenza amministrativa». Specificando poi che le sue «non sono opinioni personali ma fatti rivelati dallo stesso Tidei con una tracotanza, rilevata nelle varie conversazioni, che mortifica e lascia basiti i cittadini onesti». Ad esempio, nei filmati acquisiti dalla Procura di Civitavecchia e consegnati a uno degli imputati nel procedimento per corruzione, Roberto Angeletti, è Tidei stesso a vantarsi: «Io ne ho assunti 4.000, non è che ne ho assunto uno: 4.000!». Mentre per il nipote di un amico e «compagno» socialista venuto a mancare, aveva provato a organizzare un concorso su misura per operatori del verde. Ma anche per il candidato factotum da destinare alla cura dei suoi possedimenti e delle sue dieci pecore aveva dichiarato: «Mo’ a questo gli faccio un concorso». Un altro esempio della gestione di Tidei risale al 3 marzo del 2022. Appena un giorno dopo l’aggiudicazione della gara per la gestione durante la stagione estiva dello stabilimento La perla del Tirreno. Emanuele Minghella, all’epoca assessore alle Attività produttive e allo sviluppo economico di Santa Marinella, si era precipitato dal sindaco di Tidei. I due erano chiusi, al buio, nel salottino che il primo cittadino usa per gli incontri riservati a parlare del bando. «Quando ci siamo visti da tuo nipote (inc) avevamo detto che facevamo un’offerta economica e un’offerta tecnica». «Invece» aveva proseguito Minghella «lui ha fatto solo economica. A loro li ha fatti lavora’ sull’offerta tecnica, gli ha fatto fa’ un progetto di 70.000 euro per la messa in sicurezza della passeggiata. E invece poi ha valutato solo la parte economica». «Lui» è Ermanno Mencarelli, responsabile unico della procedura (Rup), che Tidei convoca immediatamente nella stanza. Alla segretaria dice: «Fai venire Mencarelli, ma di corsa», dicendo con il suo interlocutore che quello che è successo è «gravissimo». Poi Minghella parla di una delle società che hanno partecipato alla gara, senza però vincere: «Gli hanno fatto vede’ pure il progetto in mano, loro erano tranquilli, perché dicono “io offro questo, più 70.000 (del progetto, ndr) arrivo a 350.000 euro”». Episodi che gli altri giornali, impegnati con gli incontri intimi che il primo cittadino intratteneva nelle stanze del Comune, hanno ignorato. Forse anche per questo ieri Rampelli ha lanciato una frecciata a chi, invece di affrontare l’aspetto politico dei comportamenti di Tidei, ha trasformato la vicenda in un banale episodio boccaccesco: «Non sono interessato ai gossip personali che campeggiano sulle testate giornalistiche di mezza Italia, pensavo ieri e confermo oggi che ognuno è libero di fare della propria vita privata ciò che desidera, ma questa norma di civiltà non può giustificare o minimizzare il vero scandalo della gestione maldestra e presumo illegale degli affari pubblici». Tidei ha replicato senza smentire: «Lei parla di “mala-gestio” riferendosi a conversazioni registrate dalla Procura e finite sui giornali per errore perché non facevano parte di nessuna indagine. Nessuno degli episodi da lei citati si è verificato e le parole sono rimaste parole, le promesse ugualmente solo promesse».