2021-02-28
Vietato espellere immigrati con figli. E intanto gli sbarchi raddoppiano
In due mesi sono approdati in Italia in 4.536, nel 2020 furono 2.359. La Cassazione stabilisce la protezione umanitaria per chi ha minori a carico. Così si rischia di dover ospitare chiunque si imbarchi con un bambino. A leggere le indiscrezioni riportate ieri da Repubblica, qualche brividino lungo la schiena si avvertiva. A quanto pare la nuova strategia di Viminale e Palazzo Chigi per gestire l'immigrazione consisterebbe nel «lasciare fuori» non gli stranieri bensì «i partiti». Luciana Lamorgese sarebbe disposta a tutto pur di impedire alla Lega di portare modifiche alla linea tenuta fin qui. L'idea sarebbe quella di provare (di nuovo) a giocarsela in Europa. Dunque via libera alle navi cariche di migranti ma, al contempo, immediata richiesta all'Ue di ricollocare gli aspiranti profughi. Chissà, magari con Mario Draghi come interlocutore gli altri Stati cambieranno atteggiamento e si decideranno a condividere la patata rovente. Finora, però, le speranze europee sono state mal riposte, o peggio. Intanto che aspettiamo di capire quale sarà, concretamente, la linea del governo sugli sbarchi, continuano ad arrivare notizie non esattamente positive. Nei primi due mesi del 2021 i migranti approdati sulle coste italiane sono circa il doppio di quelli arrivati nello stesso periodo del 2020. In totale parliamo di 4.536 persone rispetto alle 2.359 di un anno fa, che già rappresentavano un gigantesco aumento (a gennaio e febbraio del 2019 sbarcarono soltanto in 262). I numeri più elevati, purtroppo, sono stati registrati proprio a febbraio: 3.497 stranieri giunti qui irregolarmente. Si tratta per lo più di tunisini (560), seguiti da ivoriani (470) e bengalesi (364). Questi dati ci dicono due cose. La prima è che i patti stretti con il governo tunisino dai nostri ministri Lamorgese e Di Maio non hanno portato grandi risultati (eppure sono ancora entrambi al loro posto). La seconda è che, più la stagione si fa mite, più gli sbarchi aumentano. Significa che nei prossimi mesi potremmo trovarci ancora una volta alle prese con un bel viavai nel Mediterraneo. Ecco, se il piano è quello di non fermare Ong e simili, diciamo che forse è il caso di pensarci bene. Nel momento in cui gli italiani si trovano a fronteggiare nuove chiusure e c'è addirittura chi invoca il «lockdown totale», non si capisce perché la zona rossa non dovrebbe valere anche per chi arriva tramite barcone. Tanto più che sono le stesse Onlus a segnalare come, nei centri di accoglienza, la situazione virus sia leggermente migliorata ma ancora critica. Tanto che si sprecano le richieste di vaccinare subito gli ospiti delle strutture di accoglienza onde evitare disastri. A questo quadro già poco incoraggiante va aggiunta una notizia giunta nelle ultime ore dalla Cassazione. La corte si è trovata a esaminare il caso di una donna libica, irregolare, che nel 2017 è diventata mamma di due figli (nati entrambi in Italia, a Brescia). La donna fece richiesta di protezione internazionale, ma il Viminale la respinse. Così si rivolse al tribunale, ma nuovamente fu rimbalzata. Per i giudici, la signora - anche se madre - era «senza particolari problematiche personali e familiari». La donna, però, non si è data per vinta e il suo caso è arrivato fino alla Cassazione, la quale ha stabilito che la signora deve ottenere la protezione internazionale perché madre di due figli minorenni. Gli ermellini, infatti, hanno smentito il tribunale decretando che i due figli «sono proprio una delle problematiche personali e familiari che il giudice doveva considerare».Per la corte, «la presenza della prole minore in Italia si risolve in una condizione familiare idonea a dimostrare da un lato una peculiare fragilità, tanto dei singoli componenti della famiglia che di quest'ultima nel suo complesso. E dall'altro lato uno specifico profilo di radicamento del nucleo sul territorio nazionale, in dipendenza dell'inserimento dei figli nei percorsi sociali e scolastici esistenti in Italia, e quindi della loro naturale tendenza ad assimilare i valori e i concetti fondativi della società italiana».Che si tratti di una sentenza molto pesante è facile capirlo. In pratica, la Cassazione ha deciso che i migranti irregolari con figli minori a carico hanno diritto al permesso di soggiorno. Vi immaginate le conseguenze? Se avere figli piccoli basta a essere considerati idonei alla protezione, allora ai migranti sarebbe sufficiente salire su un barcone assieme a un minorenne per ottenere ospitalità in casa nostra. Non servirebbe nemmeno avere con sé un figlio: basterebbe un bimbo senza documenti da presentare come tale. Certo, è difficile restare indifferenti di fronte a una madre in difficoltà, come no. Ma questa sentenza rischia di costituire un fattore di attrazione ulteriore per gli aspiranti profughi. Se poi continueremo a far entrare chiunque, la possibilità che l'invasione ricominci in grande stile si fa decisamente concreta.
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