2023-12-17
Portaborse dem gira film porno gay nelle aule del Senato a Washington
Il senatore dem Ben Cardin. A sinistra, un frame del video hard girato da un membro del suo staff (Getty Images)
Scandalo negli Usa dopo la diffusione online del video. L’uomo è stato licenziato.L’ultimo scandalo negli Stati Uniti è un video porno gay. Qualcosa che di questi tempi non risulta più molto strano, ma c’è un piccolo particolare: è stato girato a Washington, nelle aule del Senato. Il filmato è stato pubblicato in esclusiva dal Daily Caller, che racconta di aver visionato la chat in cui è girato, un gruppo privato per omosessuali in politica. Uno dei due soggetti coinvolti pare essere un membro dello staff del senatore democratico Ben Cardin.Quando le persone, prese da un momento di frustrazione, appellano con espressioni non esattamente felici - sbagliando - i Palazzi della politica, sicuramente non intendono il significato letterale delle loro parole. Sono delle metafore, per quanto di cattivo gusto. E infatti sono rimasti tutti attoniti nel vedere le aule del Senato trasformate in un set per porno gay, cosa che va parecchio oltre l’immaginazione anche dei più accaniti cantori dell’antipolitica. Una fonte del Daily Caller ha identificato l’aula con la sala Hart 216, conosciuta come l’aula della giustizia, e uno dei soggetti coinvolti sarebbe l’assistente legislativo del senatore dem Ben Cardin, Aidan Maese-Czeropski. Il filmato ritrae due uomini nel pieno dell’atto sessuale, in cui uno dei due è nudo e chinato sopra il desco dietro cui i senatori generalmente si siedono per la conduzione degli affari ufficiali e per l’interrogazione dei testimoni. Il video, registrato dalla prospettiva dell’altro uomo, include una breve panoramica del sigillo del Senato sulla parete.L’assistente in questione sarebbe lo stesso che secondo alcuni avrebbe gridato «Free Palestine», nei giorni scorsi, in faccia al membro della camera dei rappresentati Max Miller, ebreo del Partito repubblicano. Questo ha suscitato ulteriori reazioni, come quella su X di un altro rappresentate repubblicano, Mike Collins: «Lo staff di Cardin fuori controllo. Girare un film porno al lavoro e urlare “Free Palestine” a un congressista ebreo?», ha scritto sull’ex Twitter. Per poi aggiungere ironicamente: «Ho una domanda: quanto durerebbe il filmmaker di Cardin in una Palestina libera?». Aidan Maese-Czeropski, che ha partecipato anche a uno spot elettorale di Joe Biden per le elezioni del 2020, ha riposto alle accuse su Linkedin: «È stato un periodo difficile per me, perché sono stato attaccato per chi amo al fine di perseguire un’agenda politica. Sebbene alcune delle mie azioni passate abbiano dimostrato un giudizio scadente, amo il mio lavoro e non mancherei mai di rispetto al mio luogo di lavoro. Qualsiasi tentativo di caratterizzare diversamente le mie azioni è inventato, ed esplorerò quali opzioni legali ho a disposizione». Nel frattempo, però, il senatore Cardin l’ha rimosso dall’incarico con un comunicato ufficiale in cui rifiuta ogni altro commento sulla faccenda, ritenuta «personale». Viene da domandarsi come possa tutto ciò essere «caratterizzato» in maniera diversa da come appare. Per qualcuno è normale agire così? Attendiamo le reazioni dei dem, che potrebbero proporre al loro adepto un bel corso di educazione affettiva.
(Totaleu)
Lo ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci durante un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles.