2023-12-12
Viaggio tra le città che hanno dato i natali agli artisti più famosi
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Arles, città natale di Vincent van Gogh (iStock)
Da Vincent van Gogh a Salvador Dalí, l’Europa è il continente perfetto per questo tipo di esplorazione: non c’è Paese che non abbia sfornato almeno un artista divenuto poi celebre in tutto il mondo. La nostra selezione tiene conto sì della fama, ma anche e soprattutto della bellezza delle opere prodotte da tali artisti e dai luoghi che li rappresentano.Uno dei maggiori piaceri legati al viaggiare consiste nell’andare a vedere con i propri occhi i luoghi che hanno dato i natali agli artisti che più amiamo oppure che ne siano diventati le seconde patrie. Si tratta di un modo duplice di andare in giro per paesi e città: da un lato la gioia della novità, dall’altro i collegamenti che uniscono quel luogo o quell’angolo a un dipinto, una canzone o un libro.L’Europa è il continente perfetto per questo tipo di esplorazione: non c’è Paese che non abbia sfornato almeno un artista divenuto poi celebre in tutto il mondo. La nostra selezione tiene conto sì della fama, ma anche e soprattutto della bellezza delle opere prodotte da tali artisti e dai luoghi che li rappresentano. La città di Arles vista dall'alto (iStock)Arles (Francia): Van GoghIl geniale pittore nacque a Zundert, nei Paesi Bassi, ma sono diversi i luoghi che ne ricordano la grandezza e i tormenti. Uno su tutti: Arles, in Provenza. È qui (nella famosa “casa gialla”) che visse tra il 1888 e il 1889 ed è qui che produsse circa 300 tra disegni e dipinti. Arles fu, insomma, un’immensa fonte di ispirazione per Van Gogh.Non solo arte: Arles fu anche il luogo della disperazione che lo afflisse. È nella città di romana memoria, infatti, che si tagliò il lobo dell’orecchio sinistro e litigò ripetutamente e furiosamente con l’amico e collega Gauguin. A stupire, ancora oggi, è la produzione di alcune delle opere più poetiche da parte di un artista che stava per perdere definitivamente il proprio assetto mentale.Andare sulle tracce di Van Gogh non è difficile: si tratta di un percorso fattibile anche a piedi, alla ricerca dei luoghi che maggiormente lo ispirarono. A partire dal Cafè Van Gogh (o Cafè la Nuit), nella Place de Forum, dove il pittore olandese soleva recarsi e divenuto poi il celeberrimo dipinto “Terrazza del caffè”. Oggi questo caffè è uno dei luoghi più fotografati di Arles.In Place Lamartine, invece, si trova la “casa gialla”, che ormai gialla non è più. Da qui “uscì” la serie “La camera di Vincent ad Arles”, i cui colori allegri mai farebbero presagire gravi turbamenti esistenziali.È possibile scaricare il pdf con il circuito Van Gogh per scoprire tutte le tappe legate all’artista.DormireHôtel de l'Amphithéâtre, rue Diderot 5-7: l’edificio seicentesco in cui si trova rende questo albergo, a due passi dall’anfiteatro romano, una dimora d’altri tempi;Hôtel La Muette, Rue Des Suisses 15: antica dimora arredata in stile provenzale e situata in pieno centro storico.MangiareLa Gueule du Loup, Rue des Arènes 39: ristorante molto accogliente in cui provare la tagliata di toro accompagnata da funghi e salsa alle erbe.Le Galoubet, Rue du Dr Fanton 18: ristorante gourmet dall’antipasto ai dolci (imperdibile il Paris-Brest). Arezzo, il monumento dedicato a Francesco Petrarca (iStock)Arezzo: Francesco PetrarcaL’Italia è lo scrigno degli scrigni quanto a città d’arte. Una di queste è Arezzo, dove nel 1304 nacque il grande poeta Petrarca. È a lui, oltre che a Dante e al Boccaccio, che dobbiamo la nostra lingua così come la conosciamo. Come rendergli maggiormente onore, se non recandosi nella cittadina toscana?Ad Arezzo (precisamente in Via dell’Orto 28), infatti, si trova la casa natale del grande letterato. È tra le trecentesche stanze che mosse i suoi primi passi ed è qui che oggi possiamo respirare la poesia che lo circondò. Oggi la dimora è un museo, oltre che la sede dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze, che ne celebra la grandezza. La casa-museo è aperta dalle 10:30 alle 17:30. Dal 26 dicembre al 7 gennaio tutti i giorni e non solo il sabato, la domenica e i festivi. L’ingresso ammonta a € 4,00.Di fronte alla casa si trova anche l’imponente Monumento a Francesco Petrarca, interamente in marmo bianco. Un’ottima occasione per passeggiare nel parco in cui si trova (Il Prato) che, con la sua Fortezza Medicea, domina dall’alto la città.DormireCuprena, Località Marcena 59: splendido agriturismo situato nella campagna aretina. Offre anche una spa. BioBenessere Eco -B&B – Adults only, via Nazario Sauro 18: stanze moderne e colazione di qualità in ottima posizione.MangiareAntica Osteria L’Agania, via Giuseppe Mazzini 10: cucina tipica, che propone paste fresche come i pici e le pappardelle condite alla toscana (da provare l’aglione);Ristorante La Griglia, via Vittorio Veneto 168: come suggerisce il nome, il vero must è la carne, soprattutto il costoliccio con patate. Figures, il teatro-museo dedicato a Salvador Dalí (iStock)Figueres (Spagna): Salvador DalíSi trova a nord-est, poco lontano dal confine francese di Portbou-Cerbère. È nella città spagnola che nacque una delle figure più affascinanti del ‘900 europeo e mondiale: il surrealista Salvador Dalí.Qui l’artista concepì un progetto grandioso che si può ammirare ancora oggi: il Teatro-Museo Dalí, dov’è anche sepolto. Si tratta dell’oggetto surrealista più grande del mondo, interessante a partire dalla sua struttura e non solo per le oltre 1500 opere presenti al suo interno.La sala principale è dominata da una cupola geodetica, che nell’intento dell’artista spagnolo serviva a contenere altri mondi, sulla cui esistenza non nutriva alcun dubbio. E proprio al centro della sala campeggia la tomba del poliedrico autore.Una delle innumerevoli particolarità di questo luogo consiste nelle gigantesche uova che ne decorano la sommità. Per qualunque informazione, basta scrivere a tmgrups@fundaciodali.org.Un luogo che tutto fa, tranne che lasciare indifferenti.DormireHotel Duran, Lasauca 5: per rimanere in tema. L’hotel, infatti, sorge a poca distanza dalla casa-museo di Dalí e da lui era frequentato, soprattutto per il ristorante interno;Hotel Pirineos, Avenida Salvador Dali 68: nel centro di Figueres, propone anche piatti tipici della regione dell’Empordà.MangiareLa Taverna del Barri Vell, Carrer dels Tints 7: piatti che innovano la cucina tradizionale, come la zuppa di melone al cocco;L'Entrepa de Figueres L., Carrer Sant Pau: da provare la Sopa De Ceba e Pollastre (zuppa di cipolle e pollo).
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.