2019-08-16
La vanità vince nei viaggi: per molti il lusso è una foto Instagram
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Sempre più italiani viaggiano scegliendo esperienze e strutture di lusso. Resort a cinque stelle, hotel storici, mete inesplorate: esclusività è la parola d'ordine. Anche per i più giovani che, quando spendono, lo fanno in strutture eco friendly e luoghi accattivanti per i post sui social network. Lo speciale contiene gallery fotografiche.Un tempo, quando si parlava di viaggi di lusso, ci si immaginava un volo in prima classe, coppe di champagne ghiacciate, maggiordomi in guanti bianchi e livrea e hotel con la rubinetteria in oro massiccio. Eppure, quello che era considerato «cinque stelle» fino ai primi anni del 2000, con l'avvento dei social network e soprattutto di Instagram è diventato «ovvio e scontato» per molti. Il lusso nel settore dei viaggi oggi è un sistema difficile, frammentato. Quello che per qualcuno è ancora simbolo di estrema ricchezza, per altri è cosa ovvia, scontata, già vista. Al punto che il nuovo lusso, per molti, è isolarsi in boschi sperduti o immergersi completamente nella cultura del luogo che si sta visitando. Tra i settori in ascesa vi è quello del «vanity-driven luxury», letteralmente il lusso spinto dalla vanità. Questo trend interessa soprattutto la generazione dei millennial che condivide, in modo quasi compulsivo, ogni istante della giornata sui social network. Una ricerca effettuata da Generation Travel ha confermato questa nuova moda sottolineando come il 72% dei giovani tra i 24 e i 35 anni decida di acquistare pacchetti vacanze di lusso solo perché «renderebbero bene sui social». Questo spinge oltre il 60% dei millennials high-spender a sborsare fino a 500 euro a notte per una stanza in hotel o oltre 4.000 euro per una settimana di vacanza. Con gite in yacht e cene stellate escluse. Un altro settore è quello dell'«ethical luxury» che spinge a spendere di più per vivere esperienze green e vicine all'ambiente. Circa l'80% dei viaggiatori nella fascia d'età 40-55 preferisce spendere cifre a tre o quattro zeri per immersi in un lusso esclusivo, nascosto, all'apparenza povero. A emergere in questo caso sono i boutique eco-hotel, con una manciata di stanze e la sostenibilità come parola d'ordine, o resort etici in cui yoga, meditazione e piatti a km0 la fanno da padrone. Per chi ama il lusso senza tempo, The Leading Hotels of the World da anni aggiorna costantemente il suo portfolio di strutture. Appartenere al gruppo LHW significa offrire standard elevati di accoglienza, buon cibo, esperienze uniche in contesti e aree geografiche in qualche modo uniche. Oggi, The Leading Hotels of the World, fondata nel 1928 da un gruppo di albergatori europei, è la più ampia collezione internazionale di alberghi indipendenti di lusso con oltre 400 hotel in più di 80 Paesi. «Ci aspettiamo un altro anno straordinario, seguendo le orme di un 2018 molto positivo in cui Leading Hotels ha accolto più di 50 alberghi nel suo portfolio »ha annunciato Deniz Omurgonulsen, vice presidente membership del gruppo «Le affiliazioni del 2019 dimostrano una crescita notevole in paesi come Spagna, Giappone, Stati Uniti e Maldive. Le 21 nuove aperture e le numerose ristrutturazioni offriranno ai viaggiatori dei soggiorni esclusivi sia in destinazioni conosciute che in quelle emergenti. Complessivamente, gli alberghi vantano un design innovativo ed elegante, amenities curate nei minimi dettagli, esperienze locali e un servizio attento per garantire il massimo comfort».