Il materialismo della nostra epoca rischia di oscurare il segreto delle grandi interpretazioni. Che non è tecnico, ma spirituale.Quanti musicisti ed interpreti diversi con i loro meravigliosi suoni abbiamo oggi il privilegio (e direi la fortuna) di poter ascoltare, beneficiando di una tecnologia che ci mette a disposizione migliaia di incisioni. Mentre nei secoli scorsi i musicisti avevano occasione di ascoltare i loro contemporanei poche volte in tutta la loro vita, oggi possiamo ispirarci con le più grandi testimonianze musicali in qualunque momento della giornata. Questa miniera inesauribile a cui possiamo attingere, allarga orizzonti mentali indispensabili per il proprio arricchimento artistico.Quando ascolto le incisioni discografiche di interpreti quali Fritz Kreisler, George Enescu, Alfred Cortot, Pablo Casals, Wilhelm Furtwängler, avverto, anche con i fruscii e le imperfezioni tecniche dell'audio, un elemento magico ed imprevedibile, che non può essere espresso a parole e che testimonia il loro modo di intendere la musica. Bisogna però dire che, come è vero che lo stile e la moda interpretativa variano nel tempo, così l'interprete, crescendo attraverso esperienze di vita, diviene oggetto di mutamenti profondi; e di conseguenza cambia anche i parametri interpretativi. Per esempio, mi sono trovato ad ascoltare alcune mie registrazioni del passato, in particolare del Concerto per violino e orchestra di Beethoven, constatando con sorpresa che il fraseggio, la scelta dei tempi, le dinamiche ed altri particolari espressivi non corrispondono al mio attuale pensiero interpretativo del capolavoro beethoveniano. Non siamo mai uguali a noi stessi: oggi non siamo ciò che eravamo ieri e domani non saremo ciò che siamo oggi. Nell'uomo è insita la capacità di mutamento continuo.Occorre riconoscere che i grandi interpreti hanno avuto visioni musicali che si pongono fuori dal tempo e che sono sciolte da ogni vincolo. A questo proposito, penso sempre all'esecuzione delle Suites per violoncello solo di Bach da parte di Casals. Mentre, di recente, ho ascoltato un'interpretazione molto ispirata di Isaac Stern di una trascrizione per violino della Danza degli spiriti beati dall'Orfeo ed Euridice di Gluck. Sono rimasto ammutolito: il suono del violino era come trasformato; sarebbe stato difficile identificare lo strumento. Un interprete in stato di grazia, un suono che si separa dal mondo e si eleva verso il cielo… Ecco quello che i tedeschi definiscono heiliger Ton. Come dice Baudelaire nella poesia I fari, i grandi interpreti sono come dei profeti che illuminano e rischiarano il cammino per le successive generazioni, non per copiare ma per assimilare lo spirito della loro creatività. I suoi versi sembrano però giungere inascoltati, se, in una epoca come la nostra dove si privilegia soprattutto il materialismo, si desidera considerare solo l'aspetto tecnico come un punto di arrivo anziché di partenza. Sembra che non interessino più le parole immaginazione, espressività, spiritualità. È come se si volesse chiudere con le esperienze passate anziché arricchirsi con esse.E mi chiedo: se l'anima impigrita dei nostri tempi vorrà fermarsi ad una prima e superficiale lettura, cosa ne sarà dell'arte?
Il laboratorio della storica Moleria Locchi. Nel riquadro, Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci
La casa fiorentina del lusso rileva il laboratorio ottocentesco. E continua con i reportage grazie a «Fashional geographic».
Il regista Stefano Sollima (Ansa)
Sollima, autore di una serie sull’omicida, ha accostato la strage delle coppiette allo scandalo di Phica.net. Il comune denominatore, ovviamente, sarebbe la cultura maschilista. Una mistificazione lunare, utile però a garantirsi la benevolenza dei salotti «giusti».
Robert F.Kennedy Jr. durante l'udienza del 4 settembre al Senato degli Stati Uniti (Ansa)
- Il segretario alla Salute è stato bersagliato dai dem in Aula, ma con le sue repliche ha messo tutti a tacere. Il vice di Trump: «Mutilate i bambini per arricchire le case farmaceutiche. Siete pieni di m... e lo san tutti».
- Padre Pompei è stato sospeso a divinis dal vescovo di Latina, che gli aveva intimato di non pubblicare più video su Internet. La replica: «Io seguo il vero magistero».