2024-04-26
Vannacci candidato, ora è ufficiale. Salvini punta tutto sul generale
Matteo Salvini e, sullo sfondo, Roberto Vannacci (Ansa)
Dopo mesi di indiscrezioni, annunciata la presenza del militare nelle liste della Lega alle Europee. L’autore de «Il mondo al contrario»: «Manterrò la mia identità». Ma nel partito c’è chi rumoreggia.Nella giornata del 25 aprile Matteo Salvini ha deposto una corona in largo Caduti per la Patria a Milano. Commentando i disordini di ieri, ha detto: «Vedo da Roma delle immagini vergognose e scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco io spero che un giorno il 25 aprile, in un giorno non troppo lontano, sia una giornata di unità nazionale». Il leader leghista ha precisato di aver «sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo. Il nostro è un governo antifascista? È un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente. Ma poi, qualcuno ha nostalgia del fascismo? No, spero di no…».Poi Salvini ha «liberato» il generale Roberto Vannacci dai dubbi sulla sua candidatura con la Lega alle prossime elezioni europee. «Sono contento che il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie insieme alla Lega. Sono contento che in tutti i collegi elettorali, nelle liste della Lega gli italiani potranno trovare il nome di Vannacci», ha annunciato ieri a Milano il numero uno del Carroccio durante la presentazione della sua ultima fatica letteraria, dal titolo Controvento. «Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega», gli ha risposto a stretto giro di posta Vannacci, confermando il suo impegno politico. Erano mesi che si discuteva fuori e dentro la Lega sulla opportunità di candidare il generale diventato famoso lo scorso anno dopo la pubblicazione del libro Il mondo al contrario. Il boom di vendite di questo volume di 300 pagine ha proiettato il militare nell’agone politico italiano, tra entusiasmo e polemiche, anche all’interno della Lega. «Chi ha le energie, la forza e volontà di partecipare a progetto di rinnovamento dell’Europa e sta con noi lo dobbiamo portare avanti. Io credo che abbiamo bisogno di persone che possano portare energia e voti in un momento storico in cui dobbiamo andare a cambiare l’Europa», spiegava ieri che Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità. Ma nemmeno due settimane fa era stato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio a prendere le distanze dalla scelta di candidarlo. «Se Vannacci sarà candidato nella mia circoscrizione non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio», aveva spiegato. E anche ieri in mattinata il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari ha ribadito in un’intervista allo Spiffero di Torino di essere antifascista. «Il nostro partito è nato antifascista, Umberto Bossi lo ha sempre rivendicato. Le stesse radici che poggiano sull’autonomia sono ciò di cui più lontano vi possa essere dal fascismo». Parole di certo in controtendenza rispetto a quelle di Vannacci, che anche ieri ha tenuto a ribadire come sia inutile parlare di «antifascismo». Nonostante i malumori e i punti di vista differenti, però, Vannacci sarà presente in tutte le circoscrizioni. Ci sono voluti quindi un po’ di mesi per prendere una decisione definitiva. E la speranza, dentro via Bellerio, è che Vannacci possa essere un ago della bilancia per portare la Lega almeno al 10% (ora i sondaggi si aggirano intorno al 7). Insomma, il capo di Stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri, già comandante in Afghanistan e impegnato in Iraq, dovrebbe valere almeno 3 punti che potrebbero permettere a Salvini di superare Forza Italia, in questo momento data più forte nei sondaggi. Il problema è se le cose non dovessero andare come previsto e arrivasse un flop elettorale: a quel punto nella Lega i malumori potrebbero aumentare, con l’incognita di un congresso che dovrebbe svolgersi a settembre, dove potrebbe esserci anche un candidato della corrente del vecchio leader Umberto Bossi. Ma al momento sono solo ipotesi. Salvini è più che convinto di candidare il generale Vannacci. Ne ha parlato anche dentro il suo libro Controvento anticipando la candidatura. «Nei mesi scorsi, un generale dell’esercito come Roberto Vannacci è stato travolto da fango e critiche per il suo libro, Il mondo al contrario, in cui esprimeva opinioni sgradite al conformismo del politicamente corretto. Il militare è stato infangato, linciato, dileggiato», si legge nelle 272 pagine per 23 capitoli, con un inserto con fotografie inedite e a colori, già andato in ristampa visto il trend di ordini su Amazon. «E pazienza se il suo libro ha venduto più di autori chic che poi danno lezioni sui giornali e in tv», scrive Salvini. «Aggiungo, per chiarezza: non condivido tutte le riflessioni di Vannacci, ma difendo strenuamente il diritto di esprimere delle idee. Anzi, la comune battaglia a difesa dell’Italia, della sicurezza e delle libertà ci ha portato a condividere, per i prossimi anni, l’impegno a cambiare questa Europa con la candidatura nelle liste della Lega. Si tratta di un uomo dello Stato che ha difeso gli interessi nazionali in decine di missioni all’estero, dalla Somalia all’Afghanistan, dal Ruanda all’Iraq, dai Balcani alla Libia, salvando vite umane». Nel libro Salvini ricorda i motivi della sua adesione alla Lega, spendendo parole d’affetto per Roberto Maroni, Silvio Berlusconi, Maria Giovanna Maglie. Evidenzia i meriti di Bossi. Ma in particolare si sofferma su Giorgia Meloni. «Condividiamo la stessa determinazione a imprimere una svolta nel segno della prosperità per l’Italia e per gli italiani. Il nostro rapporto è saldo, costruito su solide basi di collaborazione che affondano le radici nelle nostre storie personali e politiche».
Emmanuel Macron e Pedro Sánchez (Getty Images)
Giorgia Meloni e Donald Trump (Getty Images)
Paolo Mazzoleni e Stefano Lo Russo (Ansa)