2024-12-01
Usmanov fa cinquina a capo della Fie
L’uzbeko confermato per la quinta volta al vertice della Federazione internazionale della scherma. La sua candidatura era sostenuta da 103 Paesi, ma i voti sono stati 120.Inviata a Tashkent Quinto mandato per l’uzbeko Alisher Usmanov alla guida della Fie, la Federazione internazionale della scherma. Una vittoria annunciata (120 voti a favore sulle 146 federazioni che hanno partecipato alle elezioni), visto che la sua candidatura era stata sostenuta da 103 Paesi, ma che ha anche un significato politico: Usmanov, infatti, si era auto sospeso nel 2022 dopo essere stato colpito da sanzioni legate alla guerra in Ucraina, in quanto accusato di essere troppo vicino al Cremlino. Il suo incarico era quindi stato ricoperto dal presidente ad interim Emmanuel Katsiadakis. A sfidare l’uzbeko è stato lo svedese Otto Drakenberg, che però ha subito una sconfitta schiacciante. Non solo non è riuscito a recuperare terreno, ma Usmanov ha ottenuto il sì anche di Paesi che non avevano sottoscritto la sua candidatura, come l’Italia. Il presidente Fis Paolo Azzi ha spiegato a Pianeta Scherma le sue ragioni: «Lo voteremo perché non siamo interessati ad appoggiare una candidatura di pura testimonianza, né a perseguire una politica di contrapposizione, che, nella situazione data, rischierebbe di isolarci e renderci irrilevanti». La scherma è un fiore all’occhiello dello sport tricolore: alle Olimpiadi di Parigi abbiamo conquistato un oro, tre argenti e un bronzo e nella storia dei Giochi abbiamo portato a casa 50 ori. Ma sono in arrivo nuove sfide: «Dopo Los Angeles», ha ricordato Azzi, «l’intero assetto degli sport olimpici sarà rimesso in discussione e la scherma sarà chiamata a difendere il suo spazio dalla pressione di nuove discipline mediaticamente ed economicamente forti».A questo proposito, proprio grazie al lavoro di Usmanov la scherma nel 2021, ai Giochi di Tokyo, è passata da 10 a 12 medaglie. Alla testa della Fie per la prima volta nel 2008, è stato poi rieletto nel 2012, nel 2016 e nel 2021. Ai tempi dell’Urss faceva parte delle nazionali di scherma giovanile e adulta dell’Uzbekistan e possiede il titolo di maestro dello sport. Nel tempo ha apportato molte innovazioni, come l’adozione di schermi a Led multimediali e di sensori senza fili per rendere più coinvolgenti gli incontri, e ha lanciato programmi per sostenere economicamente le federazioni meno ricche. Lui stesso ha donato alla Fie oltre 87 milioni di dollari dei suoi fondi personali. «Mi impegno a garantire un futuro promettente per la scherma, promuovendone uno sviluppo dinamico. Farò tutto il possibile per realizzare questo obiettivo, nonostante i recenti tentativi di denigrare e calunniare il nostro amato sport, trasformandolo in un’arena di conflitti che nulla hanno a che fare con i valori sportivi. Come noto, sono attualmente soggetto a restrizioni che considero ingiustificate e che sto contestando nelle sedi opportune. A tal riguardo, ribadisco di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della Fie e confermo il mio impegno a intraprendere ogni azione necessaria affinché tali provvedimenti, privi di fondamento giuridico, non abbiano alcun impatto sulle attività e sull’integrità della Federazione. Sono fermamente convinto che la scherma stia per entrare in una nuova era di prosperità e di successi brillanti. Sono altresì certo che questo sport, con la sua tradizione e il suo fascino universale, meriti di assicurarsi un posto sul podio tra le discipline olimpiche più seguite. Un traguardo pienamente raggiungibile nei prossimi anni».Usmanov ha iniziato a costruire la sua fortuna prima della caduta dell’Urss grazie alla produzione di sacchetti di plastica per poi fondare Usm, una holding privata russa attiva nei settori metallurgia, estrazione, telecomunicazioni, tecnologia e It. Forte il suo legame con l’Italia, dove ha effettuato numerose donazioni per il restauro di monumenti e opere d’arte, fra cui la navata della Basilica Ulpia e il colonnato del Foro di Traiano a Roma. Tanto da essere insignito della cittadinanza onoraria di Arzachena, in Sardegna, e da essere nominato da Sergio Mattarella commendatore dell’ordine al merito della Repubblica.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.