2023-03-13
Usa 2024: sale la tensione tra Biden e DeSantis (mentre spunta l'ipotesi Carlson)
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Nessuno dei due si è ancora ufficialmente candidato alla presidenza per il 2024. Ma la tensione tra Joe Biden e Ron DeSantis è già piuttosto alta. E intanto inizia a fare capolino il nome di Tucker Carlson. Venerdì scorso, la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, è andata all’attacco del governatore della Florida. “Quando i repubblicani - repubblicani estremisti, questi repubblicani Maga- non sono d'accordo con un problema o con una politica, non portano avanti qualcosa che possa produrre un dibattito in buona fede. Parlano di woke. Ma questa non è in realtà una politica”, ha dichiarato. La Jean-Pierre ha quindi lasciato intendere che le iniziative di DeSantis non sarebbero dettate dalla “protezione delle libertà” né “da un dibattito in buona fede su come possiamo far avanzare il Paese”, tacciando inoltre il governatore di fomentare odio. “Ecco le politiche della Florida che la Jean-Pierre etichetta come 'spregevoli': niente porno nelle scuole, preservare l'innocenza dei bambini [e] mantenere l'istruzione pubblica libera da contenuti sessuali, ideologia gender radicale e discriminazione razziale”, ha replicato il portavoce di DeSantis, Bryan Griffin. Ora, che tra il governatore e il presidente non si registrino dei rapporti politici idilliaci, non è esattamente una novità. Tuttavia, è chiaro che l’asticella dello scontro si sta alzando. Questo vuol dire che, in previsione di una eventuale ricandidatura, Biden vede in DeSantis uno dei suoi (potenziali) avversari più pericolosi. D’altronde, non è un mistero che il governatore della Florida stia conducendo già ora una campagna elettorale ufficiosa (che potrebbe formalizzarsi tra la primavera e l’estate di quest’anno). DeSantis punta in particolare a rafforzare la propria immagine di campione del conservatorismo statunitense contro le politiche progressiste dell’attuale amministrazione americana. Punta inoltre a proporre per l’intero Paese il sistema da lui creato in Florida soprattutto sotto il profilo socioeconomico. Nel momento in cui le incognite sul futuro politico di Donald Trump restano numerose, il governatore risulta per ora il candidato repubblicano potenzialmente più solido. È quindi in questo senso che la Casa Bianca ha deciso di bersagliarlo. Anche perché, secondo i beninformati, pare proprio che Rupert Murdoch abbia intenzione di appoggiare DeSantis. Il vecchio magnate ha rotto i rapporti con Trump e, attraverso un recente editoriale del Wall Street Journal, ha di fatto già scaricato Nikki Haley. Se (come sembra) dovesse candidarsi, il governatore della Florida potrebbe quindi contare sulla potenza di fuoco mediatica di Murdoch. Un Murdoch che tuttavia potrebbe forse puntare contemporaneamente su un’altra figura: Tucker Carlson. Attenzione: si tratta soltanto di una mera ipotesi. Tuttavia vale la pena considerare alcuni fattori. Carlson ha recentemente mandato in onda su Fox News, la rete di Murdoch, le nuove immagini relativa all’irruzione in Campidoglio. Materiale politicamente pesantissimo che, a prima vista, sembrerebbe rivelarsi un assist proprio a Trump. E allora la domanda è ovvia: per quale motivo Murdoch avrebbe intenzione di tirare la volata all’odiato ex presidente repubblicano? Forse la risposta è che, in realtà, la volata vuole tirarla proprio a Carlson, il quale potrebbe decidere di cavalcare la contronarrazione sul 6 gennaio in vista di una discesa in campo. Era d'altronde luglio 2020, quando Politico riferì che il noto giornalista avrebbe potuto candidarsi nel 2024. È pur vero che il diretto interessato ha smentito una simile intenzione l’estate scorsa. Non si sa però quanto sinceramente.