2019-11-23
Uniformi e intolleranti come i regimi. Sardine è davvero il nome più giusto
Questo pesce non esiste fuori dal banco, è una specie che non lascia spazio alla libertà.Se siete un fotografo subacqueo, le sardine sono bellissime. In ogni immersione fatta con una macchina fotografica, incontrarle è una festa. Questi banchi di pesci tutti uguali, che nuotano sempre tutti insieme, senza che nessuno sgarri mai nemmeno di mezzo metro, sono fotogenici proprio per la loro uniformità, per la mancanza dell'io, per la mancanza di pensiero autonomo. È impensabile per una sardina esistere fuori dal banco, è impensabile nuotare in una direzione diversa da quella del banco, andarsene per conto suo a cercare un pezzo di mare magari più bello e più ricco. Non esiste il pensiero individuale, non esiste il pronome «io», come non esiste nelle dittature. La dittatura è basata sul «noi». «Dio è con noi», era il motto della Wehrmacht. «Noi», questo unico pronome campeggiava su uno dei manifesti di arruolamento delle Ss. Il «noi» era racchiuso nel Partito, il nuovo Dio che ha sostituito Gesù Cristo nel comunismo reale, che è quello che ha fatto decine di milioni di morti, di cui non importa un fico a nessuno, perché contrariamente alle sardine questi sono poco fotogenici. Si chiama comunismo reale perché è l'unico che sia mai esistito. Il comunismo che non ha ammazzato nessuno è appunto irreale, corre insieme all'unicorno, vola insieme all'ippogrifo. L'unità di misura delle sardine è il banco. Una sardina isolata è il frammento del banco. Negli esseri umani liberi l'unità di misura è l'individuo. È il gruppo a essere costituito da un insieme di individui, ognuno diverso dagli altri, che non si muovono tutti insieme. Nelle dittature è il gruppo, il Partito, il Reich, a essere l'unità di misura, e l'individuo ne è solo un frammento, anonimo, sostituibile, sacrificabile come una sardina in un banco di sardine, e come una sardina in un banco di sardine non ha vita propria, non si assume la responsabilità di nulla, ha una libertà di movimento ridotta ad alcuni millimetri, una libertà di pensiero ridotta a un punto. Veramente esiste un gruppo che ha pensato di chiamarsi le sardine? Dei geni. L'idea l'hanno trovata da soli o hanno speso quattrini da un esperto di marketing? Si dichiarano un movimento non politico, ma scrivono questo: «Cari populisti, (…) grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare». «Cari populisti» è un'affermazione assolutamente politica. Le sardine sono un movimento antipopulista, e questa è una posizione squisitamente politica.Poi arriva la parte agghiacciante. I loro padri e i loro nonni ci hanno conquistato il diritto di parola? Davvero? E quando è successo? Questi sono tutti figli e nipoti dei soldati angloamericani e della brigata ebraica? (C'erano anche i francesi, ma preferiamo dimenticarceli: le atroci violenze sulle donne da parte delle truppe marocchine hanno disonorato l'esercito e la nazione francese). Oppure sui loro libricini di storia c'è scritto che il nazifascismo è crollato per una bella rivolta popolare fatta cantando e sventolando bandiere? Ci sono stati partigiani eroici che hanno combattuto con gli angloamericani, la divisione Osoppo me la porto nel cuore, e sono stati la ciliegina sulla torta, la torta è stata l'armata angloamericana. E per chi non sapesse cosa è stata e come è stata trucidata la divisione Osoppo ricordo che è stata massacrata dai partigiani rossi. Scrisse George Orwell che nella guerra civile spagnola il numero di combattenti socialisti uccisi dagli stalinisti fu superiore al numero dei combattenti socialisti uccisi dai franchisti. Passiamo alla seconda parte della frase: «Avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare». Quelli che vogliono ascoltarvi quindi, dovranno essere rieducati, occorrerà levare loro qualsiasi libertà e ridurli a sardine: pesci identici che nuotano tutti insieme. Senza ironia, sul serio: ora che ci penso il nome sardine per voi è perfetto.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)