Una follia lunga tre anni raccontata da un medico sempre controcorrente
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Hanno sospeso le cure, chiuso in casa gli italiani impedendo loro di uscire e invitandoli a cantare sui balconi. Il viaggio dentro l’incubo parte da gennaio 2020. Anzi, da prima.
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».