2024-10-05
L’Ue straccia i contratti dei calciatori. La sentenza Diarra è una rivoluzione
Il centrocampista Lassana Diarra (Ansa)
La Corte europea permetterà ai giocatori di cambiare maglia in ogni momento.Lassana Diarra è il nuovo Jean-Marc Bosman. Non si tratta di un paragone tecnico, anche perché il percorso sportivo del francese, passato per Chelsea, Arsenal, Real Madrid, Marsiglia e Psg non è minimamente accostabile all’anonima carriera del mediocre centrocampista belga degli anni Novanta. Entrambi i calciatori, però, saranno ricordati dai posteri soprattutto per le sentenze legate al loro nome. Quella del 1995 equiparò i calciatori agli altri lavoratori europei, lasciandoli liberi, alla scadenza del contratto, di accordarsi gratuitamente con qualsiasi club volessero. Quella del 2024 potrebbe rappresentare la fine dei cartellini. Ma andiamo con ordine. Era il 2015 quando Diarra (che avrebbe comunque smesso di giocare quattro anni dopo) rompeva il suo contratto con il Lokomotiv Mosca. Il club russo chiese al giocatore 20 milioni di euro, ritenendo la rescissione del contratto immotivata. Diarra ha tuttavia ritenuto che a quel punto la sua ricerca di un nuovo club fosse ostacolata dalle norme Fifa, secondo le quali qualsiasi nuova squadra sarebbe stata responsabile congiuntamente con lui per il pagamento del risarcimento al Lokomotiv. La questione è finita davanti ai giudici della Corte di giustizia dell’Unione europea, che ieri hanno dato ragione al giocatore. Per la Corte europea, il regolamento Fifa che impone il pagamento solidale da parte di un altro club è considerato «sproporzionato» e il divieto di registrare così un nuovo giocatore svincolatosi unilateralmente «non regolamentare». La Fifa ha subito commentato con una nota interlocutoria: «La Fifa ha preso atto della sentenza emessa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in relazione al caso del giocatore Lassana Diarra. La Fifa è soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata dalla sentenza odierna. La sentenza mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del Regolamento Fifa sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare. La Fifa analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente». Nonostante il profilo basso del massimo organo calcistico, l’effetto di questo pronunciamento può essere potenzialmente esplosivo. Prendiamo un colpo a caso fra i più dispendiosi dell’ultima sessione di mercato: Julian Alvarez è passato dal Manchester City all’Atletico Madrid per 75 milioni di euro, siglando con gli spagnoli un contratto di 6 anni. Ora, con le nuove regole, l’argentino potrebbe cercare una nuova squadra in qualsiasi momento, lasciando i colchoneros, che hanno appena investito fiori di milioni per lui, con un palmo di naso. Questa, almeno, è l’ipotesi peggiore, anche se, come spesso capita, le cose sono più complicate. Ha scritto su X l’avvocato Felice Raimondo, esperto degli aspetti giuridico/economici del calcio: «Non vi è stato alcun “tana libera tutti”, cioè non è che d’ora in poi i giocatori potranno stracciare i contratti e fare quello che pare a loro. La Cgue ha detto una cosa diversa, ossia che i regolamenti Fifa, nei casi di interruzioni contrattuali senza giusta causa, non possono impedire a priori il trasferimento del giocatore […]. Questo vuol dire che nei casi di interruzione contrattuale senza giusta causa, il calciatore sarà libero di andare dove vuole. Ma... la società che perde il giocatore resta libera di far causa sia al giocatore che al club che lo acquista. […] Sarà poi ovviamente compito dei Tribunali della Fifa (e del Tas, nel caso) stabilire le responsabilità e quantificare i danni. Libera circolazione non vuol dire giungla».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.