2025-02-14
Fin qui stanziati quasi 145 miliardi. E il prossimo conto sarà da 3.000
Volodymyr Zelensky (Ansa)
In Ucraina aiuti finanziari e umanitari record. Ben più costoso sarà garantire la sicurezza di Kiev.Con il quarto anno di guerra in Ucraina e i recenti sviluppi dell’amministrazione Trump per arrivare a un piano di pace, diventa inevitabile tirare le somme sul denaro stanziato dall’Ue per Kiev e su quello che potrebbe succedere, alla luce delle dichiarazioni dell’establishment americano. Dati alla mano, forniti dalla stessa delegazione Ue negli Stati Uniti, dall’inizio della guerra a gennaio 2025, l’Unione europea e gli Stati membri hanno stanziato 145 miliardi di dollari in assistenza «finanziaria, militare, umanitaria e per i rifugiati». Questa somma include 73 miliardi stanziati per il supporto finanziario e l’assistenza umanitaria che consentirebbero a Kiev di garantire i servizi pubblici, tra cui ospedali e scuole, oltre ad assicurare il pagamento di stipendi e pensioni. Al sostegno delle forze armate ucraine sono stati invece destinati oltre 52 miliardi, che comprendono: carri armati Leopard, caccia, sistemi di difesa aerea, munizioni, ma anche addestramento militare e attività di sminamento. Mentre per assistere i rifugiati ucraini sono stati stanziati fino a 18 miliardi di dollari del budget Ue, con quasi otto milioni di rifugiati che sono stati registrati all’interno dei confini europei. E più di 2 miliardi sono stati sborsati per rafforzare le cosiddette Eu solidarity lanes, ovvero i corridoi di solidarietà per permettere all’Ucraina di continuare a esportare il proprio cibo, grano incluso. Oltre ai 145 miliardi di dollari, nel febbraio 2024 gli Stati membri hanno concordato l’importo di 54 miliardi entro il 2027, da erogare tramite sovvenzioni e prestiti, per l’Ukraine facility, con lo scopo di sostenere la ripresa e la ricostruzione del Paese. Mentre lo scorso ottobre i membri del G7 e l’Ue hanno annunciato l’accordo sull’erogazione di prestiti pari a 50 miliardi a Kiev, derivanti dagli asset russi congelati. E il denaro stanziato dall’Unione europea in questi tre anni di guerra potrebbe aumentare, non solo nel caso in cui la guerra dovesse continuare, ma anche se finisse: con il piano di pace di Donald Trump, l’Ue potrebbe dover sborsare ben 3.000 miliardi di dollari. Questa è la cifra stimata da Bloomberg economics per la protezione dell’Ucraina e dell’intero continente europeo.La telefonata di Trump al presidente russo Vladimir Putin, di cui pare che gli alleati europei non fossero stati informati, e le dichiarazioni del segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, a Bruxelles, mettono in luce come l’Ue non possa continuare ad appoggiarsi agli Stati Uniti. Hegseth, oltre ad aver sottolineato come sia irrealistica l’entrata dell’Ucraina nella Nato, così come il ritorno ai confini pre 2014, ha spiegato bene che per gli Stati Uniti «la sicurezza dell’Europa non è più una priorità». E affinché la Nato prosperi, «gli alleati europei devono scendere in campo e assumersi la responsabilità della sicurezza del continente».Con gli Usa che si svincolano, diventa quindi importante per l’Europa dotarsi di un sistema di deterrenza credibile e per farlo ci vogliono soldi. Inoltre, gli Usa hanno già chiarito che non hanno alcuna intenzione di inviare delle truppe di peacekeeping. Dunque, qualora il piano che piace a Emmanuel Macron procedesse, secondo Bloomberg, l’invio di circa 40.000 uomini costerebbe 30 miliardi di dollari in dieci anni. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già dichiarato che di unità ne servirebbero almeno 100.000. Sempre nei confini ucraini, la ricostruzione dell’esercito potrebbe costare circa 175 miliardi di dollari nell’arco di un decennio, mentre il ripristino delle infrastrutture ammonterebbe a 230 miliardi. Ma la maggior parte del denaro serve proprio per potenziare le forze militari europee e per aumentare la spesa per la difesa al 3,5% del Pil. E nell’ottica di rafforzare il confine europeo orientale, parte dei fondi serve ovviamente anche per finanziare i sistemi missilistici e di difesa aerea.