2021-10-16
Tutto il mondo guarda all’«obbligo più duro». La nostra democrazia è sotto osservazione
Il «New York Times» si interroga sulla tenuta di uno dei Paesi chiave dell’Occidente. La stampa europea teme per l’economiaI riflettori della stampa internazionale sono puntati sull’Italia, dopo che ieri nel nostro Paese è entrato in vigore l’obbligo del green pass per i lavoratori. Numerose testate di varie aree del mondo hanno sottolineato l’eccezionalità del provvedimento, evidenziandone inoltre i rischi in termini di tensioni sociali e difficoltà organizzative. Grande attenzione è arrivata in primis dagli Stati Uniti. Sulla durezza del provvedimento italiano si è espresso innanzitutto il Washington Post, che ha pubblicato ieri un articolo dal titolo: «L’Italia inizia a far rispettare uno degli obblighi di vaccino sul posto di lavoro più severi al mondo, rischiando un contraccolpo». La testata ha quindi messo in luce le tensioni sociali e i potenziali problemi economici legati a questo provvedimento, sottolineando inoltre che «altre democrazie occidentali hanno adottato misure di portata minore». L’eccezionalità della misura è stata rimarcata anche dal New York Times, secondo cui «l’Italia ha imposto i più severi requisiti sui vaccini in Europa», parlando inoltre di «prima volta per una democrazia occidentale». Del resto, nel pomeriggio italiano di ieri, il noto sito statunitense Drudge Report titolava in homepage: «Disordini in Italia sulle regole per il Covid». Tutto questo, mentre, lo scorso 12 ottobre, Cbs News definiva il green pass italiano come «l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 più duro al mondo». Dal canto suo, il Wall Street Journal ha parlato del nostro lasciapassare verde come di «uno dei regimi anti Covid-19 più duri del mondo occidentale». Il quotidiano ha quindi messo in evidenza non solo le fibrillazioni sociali dovute alla misura, ma anche le numerose incognite legate alla sua introduzione. «Il provvedimento ha preso il via tra le domande irrisolte su come verrà applicato e se l’Italia avrà kit di test sufficienti per soddisfare l’aumento previsto della domanda da parte di milioni di persone non vaccinate, che vogliono garantire l’accesso al proprio posto di lavoro», si legge. «L’Italia», ha proseguito il giornale, «non ha visto un aumento del tasso di vaccinazione da quando il governo ha annunciato la nuova politica un mese fa, portando alcuni funzionari della sanità pubblica a concludere che coloro che sono restii o si oppongono ai vaccini Covid-19 potrebbero diventare ancora più restii». In tutto questo, la Cnn ha puntato i riflettori sulle proteste contro il lasciapassare verde. «Le manifestazioni più grandi si sono svolte nel principale porto Nordorientale di Trieste, dove i gruppi sindacali avevano minacciato di bloccare le operazioni», ha scritto ieri il sito dell’emittente, riferendo inoltre delle proteste avvenute a Genova e a Roma. Notevole attenzione al nostro green pass si è poi registrata anche da parte della stampa britannica. «L’Italia si sta preparando per ulteriori disordini e caos nel mercato del lavoro, poiché l’obbligo di vaccinazione più rigoroso in Europa entrerà in vigore venerdì», aveva scritto il Guardian l’altro ieri. «Vari settori», aveva proseguito la testata, «prevedono carenze di personale a partire da venerdì, poiché i lavoratori scioperano o semplicemente scelgono di rimanere a casa». Sulle difficoltà in arrivo, tra tensioni sociali e proteste, si è concentrato ieri anche il Financial Times. «Il governo italiano ritiene che le misure più severe indurranno circa 3,8 milioni di lavoratori italiani non vaccinati a ricevere un vaccino. Tuttavia la mossa è stata accolta con una feroce resistenza da parte di un piccolo ma rumoroso numero di manifestanti che sostengono che le regole violino i loro diritti», ha scritto. In Germania, riferendosi alla durezza del provvedimento italiano, la Süddeutsche Zeitung, ha evidenziato che «nessun altro Paese in Europa si è spinto così lontano». Il sito della stessa testata, nella sezione dedicata alla discussione con i lettori, si è inoltre chiesto ieri: «Niente stipendi senza green pass: l’Italia sta facendo bene?». Deutsche Welle, dal canto suo, ha definito la misura italiana come «la più severa a livello mondiale». Sulle fibrillazioni e le difficoltà organizzative si è pronunciato anche Politico.eu, che ha scritto: «Con l’85% della produzione in Italia che si sposta su camion, Coldiretti ha espresso preoccupazione per la carenza di forniture ai ristoranti e per gli acquirenti che si preparano agli scaffali vuoti dei supermercati, in particolare in riferimento a latte, frutta e verdura». In tutto questo, il quotidiano francese Le Parisien si è chiesto ieri se, a causa delle tensioni per il green pass, «l’Italia vedrà la propria economia scossa». Delle ripercussioni negative sull’economia ha parlato anche Liberation, secondo cui il green pass «potrebbe paralizzare l’attività del Paese». Tutto questo, mentre il quotidiano iberico La Vanguardia si è posto una domanda: «Può la Spagna obbligare a vaccinare come in Italia?». Lo stesso giornale, in un altro articolo, ha evidenziato che proprio l’Italia è «il primo grande Paese europeo a richiedere un vaccino per lavorare». El Mundo si è invece specialmente concentrato sulle manifestazioni di protesta: un elemento, questo, che è stato evidenziato anche dal quotidiano olandese De Volkskrant.
Caterina Interlandi, presidente vicario del tribunale di Tempio Pausania (Imagoeconomica)
Julius Evola negli anni Venti (Fondazione Evola)