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Guida alla sneaker e come indossarle con l'abito da sera

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Guida alla sneaker e come indossarle con l'abito da sera
  • Le indossano proprio tutti, dalle modelle Bella Hadid e Kendall Jenner alle influencer di tutto il mondo. Sono le sneaker, conosciute dai più come «le scarpe da ginnastica». Divenute un fenomeno della moda globale, i grandi marchi che le snobbavano ora fanno a gara per averle nelle loro collezioni. Le più vendute? Le Balenciaga Triple S, sold out ovunque.
  • Running, tennis, calcio: Lotto si conferma leader nel settore e porta le sue scarpe in oltre 100 Paesi. Il segreto dell'azienda è andare oltre allo sport con approcci e stili che anticipano gusti e tendenze in evoluzione.
  • Alla conquista dell'Oriente. Atlantic Star porta le sue stelle fino a Osaka, in Giappone. L'azienda prevede per il 2018 un fatturato globale di 17 milioni di euro, affermandosi come uno dei marchi di maggiore successo nella fascia premium del mercato.
  • Suola importante, multicolor, perfette sia per l'uomo che per la donna, da indossare con i jeans, la tuta, ma anche con gli abiti da sera. Guida alle cinque sneaker di lusso più ricercate al mondo.
  • Se l'high end continua ad alzare i prezzi, l'high street si mantiene stabile e anzi a volte il costo medio del prodotto si abbassa. Questo non significa minore qualità o richiesta. Lo sa bene Nike che per il ventesimo anniversario del modello cult anni Novanta «Silver» è tornato a produrre l'iconica calzatura collezionando tutto esaurito in tutto il mondo.

Lo speciale contiene cinque articoli e una gallery fotografica.

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«Ringraziamo Israele per l’intervento a difesa dei drusi siriani»
Muwaffaq Tarif, lo sceicco leader religioso della comunità drusa israeliana

Muwaffaq Tarif, leader dei drusi israeliani, parla dei legami transnazionali della comunità, della lealtà agli Stati in cui vivono e ringrazia Israele per l’intervento militare a protezione dei drusi in Siria.

I drusi sono una comunità etno-religiosa distribuita in tutto il Medio Oriente fra Siria, Libano, Israele e anche Giordania. Vivono spesso in villaggi rurali e tendono a concentrarsi nelle aree di confine e nonostante il loro forte legame transnazionale sono cittadini leali delle nazioni che li ospitano.

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Food Talk | Pignataro e la cucina italiana patrimonio Unesco - prima parte

Con Luciano Pignataro commentiamo l'iscrizione della nostra grande tradizione gastronomica nel patrimonio immateriale dell'umanità

Traffico migranti, il report Europol: violenza, Ia e reti globali dietro il business
iStock
Il nuovo rapporto Europol dipinge un quadro inquietante del traffico di migranti in Europa: reti criminali globali sempre più frammentate e tecnologiche, violenze estreme, sfruttamento sistematico e uso di intelligenza artificiale per gestire i flussi e massimizzare i profitti. Nonostante l’aumento dei controlli, le organizzazioni si adattano rapidamente, mentre le vittime - soprattutto donne - continuano a subire soprusi lungo rotte complesse e costose.
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«Inno di Mameli», si cambia: sparisce il «sì»
Sergio Mattarella (Ansa)
Svolta filologica grazie a un decreto del Colle: chiesta diligente osservanza all’esercito.

«Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò». Punto, fine. Pausa con corona. Rompete le righe, ma soprattutto mordetevi la lingua se siete tra quelli - quasi tutti - abituati a urlare «sì!» al termine del Canto degli italiani (poesia di Goffredo Mameli, musica di Michele Novaro, correva l’anno 1847). Lo stabilisce un decreto del 15 marzo scorso firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, adottato su proposta del premier, Giorgia Meloni (leader - per restare in tema - di Fratelli d’Italia), poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2025. Una scelta filologicamente ineccepibile quella del Quirinale, dato che nel testo primigenio del Mameli (1827-1849) di questa entusiastica ma superflua esclamazione non c’è traccia. Fu il compositore Novaro (1818-1885) - genovese come il suo socio - ad aggiungerla per concludere il brano (adottato ufficialmente dal nostro Paese come inno nazionale solo nel 2017) «in un grido supremo, il quale è un giuramento e un grido di guerra».

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