2021-07-19
Tutti pazzi per il picnic. Lo sceglie un italiano su due
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Secondo Sanbitter, è addirittura diventato il nuovo aperitivo. Anche il rito più amato dagli italiani si è allontanato dal bar alla riscoperta della natura. Su Pinterest, le ricerche sono aumentate del 280%. Cinque località meravigliose e scorci mozzafiato per immergersi nel verde, ma senza allontanarsi troppo dalla città. Per un pranzo tra amici, in famiglia o per una giornata romantica, Festina Lente ha ideato la soluzione perfetta.Cosaporto.it, il portale di delivery che tra i suoi nomi vanta anche Carlo Cracco, offre un servizio unico, adatto a ogni occasione. Lo speciale contiene quattro articoli e gallery fotografiche.Il ritrovato amore degli italiani per il picnic aveva attirato l'attenzione di Coldiretti già ad aprile. Secondo l'associazione, quasi un italiano su due avrebbe infatti deciso di festeggiare le ricorrenze degli ultimi mesi facendo un picnic all'aria aperta. Secondo Sanbitter, il picnic sarebbe addirittura diventato il nuovo aperitivo. Uno studio condotto con metodologia Woa - ovvero attraverso il monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community di lifestyle internazionali - avrebbe infatti evidenziato come la pandemia abbia portato il rito più amato dagli italiani lontano dai bar a favore di giardini e spazi verdi. L'aperitivo si reinventa così, traslocando su un prato e diventando «aperigreen», così viene chiamata la nuova tendenza di incontrare gli amici per un brindisi immersi nel verde. Le ricerche su Pinterest per le «ricette da picnic» sono aumentate del 280% a dimostrazione di come le persone siano propense a passare sempre più tempo a contatto con la natura, dopo un lungo anno di permanenza casalinga. Tra cous cous (+250% di ricerche), riso freddo (120%) e ricette vegetariane facili da imparare, non si possono però dimenticare i salumi, o meglio ancora il classico panino. Lo racconta anche la food blogger Marta Tovaglieri, che per Gribaudo ha scritto un libro intitolato proprio Panini Golosi. «Quando penso al pic nic prima di tutto mi viene in mente un panino al salame, il mio preferito. Non ne posso fare a meno. Per la scelta del salame, ciascuno ha il suo preferito. Ai miei pic nic non manca mai il panino con i cacciatorini, li adoro. In generale i paninetti non possono mancare: suggerisco anche pane nero con lardo e miele, un grande sfizio»Ma come si può organizzare il picnic perfetto? Basta rispettare dieci semplici regole, stilate dal club del picnic di Tokyo. La prima regola evidenzia che il picnic è prima di tutto un'attività sociale, un'occasione per incontrarsi, e che, ovviamente, bisogna trovare posto e momento perfetti. Bisogna poi dare grande attenzione a piatti e bicchieri. La plastica è pratica, ma fino a un certo punto, meglio usare stoviglie vere. E mai pestare la tovaglia, regina assoluto del picnic. Ricordatevi di portare fazzoletti e tovaglioli in abbondanza, ma procuratevi anche un sacchetto in cui raccoglierli perché non bisogna mai lasciare spazzatura dietro di sé. Anche se siete grandi fan di salse e salsine, fate una selezione intelligente. Preparatene poche e semplici e mixatele a casa per comodità. Acqua, bibite e spremute sono perfette, ma se volete preparare un cocktail speciale - o se non potete fare a meno del classico caffè - ricordatevi di prepararli in anticipo e infilarli in un termos ben sigillato. Per il menù, le verdure sono perfette. Sia grigliate che crude da magiare in pinzimonio. E poi, con una buona insalata mista non si sbaglia mai. Parlando di insalate, come suggerito da Pinterest, pasta e riso freddo sono l'ideale, così come l'insalata di pollo, quella greca con feta e olive o quella di pollo. Sbizzarritevi con i sandwich. Prosciutti e formaggi sono perfetti e ce ne sono davvero per tutti i gusti.Per terminare, il dessert deve essere semplice e facile da trasportare. Biscotti o crostate possono essere una dolce conclusione a una bellissima giornata passata all'aperto.
Mahmoud Abu Mazen (Getty Images)
(Guardia di Finanza)
I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto delle indebite erogazioni di risorse pubbliche, hanno individuato tre società controllate da imprenditori spagnoli che hanno richiesto e ottenuto indebitamente oltre 5 milioni di euro di incentivi per la produzione di energia solare da fonti rinnovabili.
L’indagine, condotta dalla Compagnia di Gallarate, è stata avviata attraverso l’analisi delle società operanti nel settore dell’energia elettrica all’interno della circoscrizione del Reparto, che ha scoperto la presenza di numerose imprese con capitale sociale esiguo ma proprietarie di importanti impianti fotovoltaici situati principalmente nelle regioni del Centro e Sud Italia, amministrate da soggetti stranieri domiciliati ma non effettivamente residenti sul territorio nazionale.
Sulla base di tali elementi sono state esaminate le posizioni delle società anche mediante l’esame dei conti correnti bancari. Dall’esito degli accertamenti, è emerso un flusso finanziario in entrata proveniente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ente pubblico responsabile dell’erogazione degli incentivi alla produzione di energia elettrica. Tuttavia, le somme erogate venivano immediatamente trasferite tramite bonifici verso l’estero, in particolare verso la Spagna, senza alcuna giustificazione commerciale plausibile.
In seguito sono state esaminate le modalità di autorizzazione, costruzione e incentivazione dei parchi fotovoltaici realizzati dalle società, con la complicità di un soggetto italiano da cui è emerso che le stesse avevano richiesto ad un Comune marchigiano tre diverse autorizzazioni, dichiarando falsamente l’installazione di tre piccoli impianti fotovoltaici. Tale artificio ha consentito di ottenere dal GSE maggiori incentivi. In questi casi, infatti, il Gestore pubblico concede incentivi superiori ai piccoli produttori di energia per compensare i maggiori costi sostenuti rispetto agli impianti di maggiore dimensione, i quali sono inoltre obbligati a ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Provincia. In realtà, nel caso oggetto d’indagine, si trattava di un unico impianto fotovoltaico collegato alla stessa centralina elettrica e protetto da un’unica recinzione.
La situazione è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Roma, competente per i reati relativi all’indebita erogazione di incentivi pubblici, per richiedere il sequestro urgente delle somme illecitamente riscosse, considerati anche gli ingenti trasferimenti verso l’estero. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha disposto il blocco dei conti correnti utilizzati per l’accredito delle somme da parte del GSE e il vincolo su tutti i beni nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza di oltre 5 milioni di euro.
L’attività della Guardia di Finanza è stata svolta a tutela del corretto impiego dei fondi pubblici al fine di aiutare la crescita produttiva e occupazionale. In particolare, l’intervento ispettivo ha permesso un risparmio pari a ulteriori circa 3 milioni di euro che sarebbero stati erogati dal GSE fino al 2031 alle imprese oggetto d’indagine.
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Viktor Orbán e Giorgia Meloni a Roma (Ansa)
Giorgia Meloni (Getty Images)