Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l'omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi (Ansa)
Uscito vincitore dalla crisi siriana, Recep Tayyip Erdogan continua a rafforzare i legami con Il Cairo. E non è detto che per Mosca sia una buona notizia.
Uscito vincitore dalla crisi siriana, Recep Tayyip Erdogan continua a rafforzare i legami con Il Cairo. E non è detto che per Mosca sia una buona notizia.
L’intellettuale di origine ebraica, consigliera (e amante) di Mussolini, viene ritratta oggi come una specie di ninfomane senza spessore. La sua vera storia, tuttavia, è ben diversa.