2020-03-29
Trump pianifica la quarantena di New York
Incubo Wuhan a Manhattan, il presidente ordina a General motors di produrre ventilatori e richiama oltre un milione di riservisti. Attacchi in Cina agli abitanti di Hubei, ormai trattati come «untori». Il Regno Unito fissa l'obiettivo: «Stare sotto i 20.000 decessi».Continua inesorabile l'incremento dei contagi da coronavirus. Secondo la Johns Hopkins university, a livello internazionale si registrano oltre 618.000 casi, a fronte di quasi 29.000 decessi.In particolare, la situazione sta peggiorando negli Stati Uniti, dove i contagi (i più numerosi al mondo) sono arrivati a quota 105.000 e le vittime a 1.814. Tramite il Defense production act, Donald Trump ha intimato a General motors di produrre rapidamente dei respiratori. Inoltre, l'inquilino della Casa Bianca ha siglato un ordine esecutivo che autorizza il Pentagono a richiamare circa un milione di riservisti di esercito, marina, forze aeree e Guardia costiera per il contrasto alla pandemia. Forte preoccupazione si registra nello Stato di New York che continua a risultare l'area più colpita del Paese. Per questo, il governatore, Andrew Cuomo, ha rimandato ieri le primarie locali a giugno. Secondo il New York Times, se la diffusione del virus proseguirà a questo ritmo, la Grande Mela rischia di diventare un focolaio peggiore di Wuhan e della Lombardia: non a caso saranno realizzati in città dall'esercito quattro ospedali da campo, mentre Trump ha ipotizzato una quarantena di due settimane per l'area. In tutto questo, sarà inviata a New York una nave ospedale, mentre un'altra è attraccata ieri a Los Angeles.La Cina - con i suoi quasi 82.000 casi - è adesso al terzo posto per numero di contagi, dietro a Italia e Stati Uniti. Si sono registrati 54 nuovi casi, ma si tratta di soggetti tornati recentemente dall'estero. Ciononostante la tensione resta alta. Venerdì è infatti scoppiata una rissa tra alcune decine di persone sul ponte che collega le province di Hubei e Jiangxi: Hubei - dove ieri sono riaperti gli aeroporti per le sole tratte domestiche - accusa i vicini di discriminazione, mentre Jiangxi teme i contagi e invoca posti di blocco. Il caso mette in luce come la pandemia stia gettando nell'esasperazione ampie parti della popolazione cinese. Un problema che, al di là dell'ordine pubblico, potrebbe presto determinare delle conseguenze anche sul piano politico.In Europa il numero complessivo delle vittime ha intanto superato le 20.000 unità. La situazione peggiora innanzitutto in Spagna, dove - nel giro di 24 ore - si sono verificati 832 nuovi decessi: si tratta del dato più alto registratosi dall'inizio dell'epidemia. Il totale delle morti ha superato le 5.600 unità, mentre i contagi complessivi sono oltre 72.000 (8.000 nuovi casi nello spazio di una giornata). Le autorità sanitarie locali mostrano tuttavia cauto ottimismo sulla possibilità che il picco possa verificarsi a breve. Verranno frattanto distribuite 1,5 milioni di mascherine e circa 4.000 persone parteciperanno a programmi di sperimentazione per il trattamento medico da coronavirus.Anche nel Regno Unito il quadro appare fosco. Il numero totale dei contagi sfiora ormai quota 15.000 (260 in un solo giorno), mentre quello delle vittime ha superato la soglia dei 1.000: in particolare, è Londra l'area maggiormente colpita, registrando - secondo la Bbc - circa un terzo dei decessi più recenti. Il direttore medico del Sistema sanitario nazionale, Stephen Powis, ha dichiarato che l'obiettivo è mantenere il numero dei morti sotto i 20.000. Il premier britannico, Boris Johnson, attualmente positivo al virus, ha twittato ieri: «Batteremo (il morbo, ndr). E lo batteremo insieme». La rivista medica Lancet, ciononostante, ha criticato Downing street nella gestione della pandemia, accusando il governo di aver perso tempo e parlando di «scandalo nazionale». Scontento si registra anche in Francia, dove - secondo un sondaggio Ipsos - il 56% degli intervistati si dice non soddisfatto di come l'esecutivo sta affrontando l'emergenza. Tra le ragioni - riporta Le Monde - si annoverano la carenza di mascherine e problemi legati alla disoccupazione. Nell'Esagono si contano al momento oltre 33.000 casi, a fronte di quasi 2.000 vittime. Il premier, Edouard Philippe, ha dichiarato ieri che le prime due settimane di aprile si riveleranno «ancor più difficili» dei giorni appena trascorsi. Intanto Parigi ha ordinato un miliardo di mascherine dalla Cina. Al momento, in Germania si contano invece oltre 53.000 contagi e 399 vittime. Ieri, Helge Braun, capo di gabinetto della cancelleria, ha reso noto che le misure di isolamento resteranno in vigore almeno fino al 20 aprile, mentre per anziani e immunodepressi dureranno fin quando non sarà disponibile un vaccino. La stessa Angela Merkel ha chiesto ai cittadini di «avere pazienza«. In tutto questo, Berlino starebbe studiando la possibilità di ricorrere a big data e tracciamento per individuare i soggetti infetti, quando le attuali limitazioni verranno abolite. Se di contro l'Irlanda spera di allentare i propri contenimenti dal 12 aprile, in Svizzera il totale dei contagi è salito di circa 1.000 unità in un giorno. In Corea del Sud il numero dei guariti (4.800) ha invece superato quello dei sottoposti a quarantena (4.500).La Russia ha intanto dichiarato che chiuderà temporaneamente le proprie frontiere da domani: una misura che non si applicherà ai diplomatici russi e ai camion merci. Al momento, nel Paese si registrano 1.264 contagi e quattro vittime. Sulla questione del virus si è espressa infine la rivista telematica dell'Isis, secondo cui il morbo è un flagello divino che colpisce soprattutto «le nazioni degli infedeli».