2025-07-28
Trump impone dazi del 15% all’Europa. L’Ue farà 600 miliardi di investimenti in Usa
Ursula von der Leyen e Donald Trump (Getty Images)
Bruxelles acquisterà energia e armi americane. Fuori il settore farmaceutico. Von der Leyen: «L’accordo porterà stabilità».Trovato l’accordo sui dazi al 15%. Riguarda anche l’auto, mentre resta fuori il settore farmaceutico, per il quale la decisione è rinviata. Dopo oltre due ore di trattativa, nel lussuoso Golf Club di Turnberry, di proprietà del presidente Usa, Donald Trump e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno stretto su quello che da giorni era stato indicato come l’unico esito possibile. Presenti alla trattativa anche il commissario Ue, Maros Sefcovic, mentre dalla parte americana c’era il segretario al Commercio, Howard Lutnick.Per le imprese europee esposte verso gli States è comunque un balzello doganale importante ma considerando che la partenza era il 30% che sarebbe scattato irrevocabilmente dal prossimo 1° agosto senza nessuna possibilità di proroga, come aveva ribadito prima del vertice, il segretario al Commercio Howard Lutnick, è un risultato storico. L’accordo ricalca quello già siglato da Washington con il Giappone. Lo schema include la clausola della nazione più favorita (Mfn) - garanzia di parità e non discriminazione nel quadro della World Trade Organization - che stabilisce una tariffa media reciproca del 4,8% nel commercio transatlantico.«È un buon accordo per tutti, il più importante», ha esultato il tycoon, spiegando che è «un’ottima intesa per il settore auto». Per l’automotive il 15% è ancora una tariffa robusta ma che restituisce comunque ossigeno competitivo a uno dei comparti più strategici per l’export continentale.«Il negoziato è stato molto difficile, perché abbiamo iniziato da posizioni molto lontane entrambi. È stato duro ma ridarà stabilità. Era il meglio che potevamo raggiungere», ha assicurato von der Leyen che non avrebbe comunque potuto sperare in un risultato migliore considerando il punto di partenza e l’incertezza che ha caratterizzato la trattativa negli ultimi giorni.I dazi su acciaio e alluminio rimarranno invariati (l’ultimo importo era del 50%). Un pugno duro che non rappresenta una novità: già nel 2018 Trump applicò tariffe rispettivamente del 25% e del 10% su acciaio e alluminio, provocando una reazione a catena: le contromisure continentali per 2,8 miliardi di euro colpirono prodotti simbolici come bourbon, Levi's e Harley-Davidson. Per la farmaceutica e semiconduttori verranno applicate tariffe settoriali specifiche.«Il settore farmaceutico è molto importante per gli Stati Uniti, dobbiamo produrre negli States, non possiamo dipendere da altri» ha affermato Trump che più volte ha annunciato di voler intervenire sui medicinali. Il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, stima che «dazi al 30% sul comparto porterebbero ad una perdita di oltre 4 miliardi di euro. Ci sarebbero inoltre ricadute sulla ricerca connessa alla produzione e una destabilizzazione con spostamenti di investimenti verso la Cina, un forte aumento dei prezzi».Il segretario al Commercio Usa Howard Lutnick ha spiegato che «tra due settimane» verranno decise le tariffe per chip e semiconduttori come esito dell’indagine federale avviata sul settore.Per il settore agroalimentare la partita è ancora aperta. Ursula von der Leyen ha spiegato che «nei prossimi giorni andranno concordati quei prodotti sui quali entrerà in vigore l’accordo zero per zero».In cambio del 15% la Ue si impegna in investimenti negli Stati Uniti per 600 miliardi di euro e 750 miliardi in forniture energetiche americane, gnl in testa, nei prossimi tre anni. «L'Ue effettuerà 600 miliardi di investimenti negli Usa e ci acquisterà 750 miliardi di energia», ha riassunto Trump.«Abbiamo anche concordato dazi zero per zero su una serie di prodotti strategici. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature per semiconduttori, alcuni prodotti agroalimentari, risorse naturali e materie prime essenziali, e continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco» ha detto al termine del vertice la von der Leyen. «Considero positivo che ci sia un accordo, ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare meglio» ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.L’accordo arriva dopo un duro braccio di ferro in cui l’Europa aveva le armi spuntate anche se ha continuano a minacciare fino alla fine ritorsioni per 93 miliardi sui prodotti americani. Restano ancora diversi temi da limare e sostanziare. Di sicuro lo scenario delle relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti non sarà più come prima.Intanto Usa e Cina dovrebbero estendere la loro «tregua» sui dazi di altri tre mesi e la decisione potrebbe essere annunciata già oggi, durante i colloqui tra le parti che si terranno a Stoccolma. Lo dicono fonti di Pechino e di Washington citate dal South China Morning Post. Cina e Stati Uniti avevano concordato a maggio di rimuovere la maggior parte dei dazi doganali pesanti applicati reciprocamente sui beni per 90 giorni, proseguendo al contempo i negoziati commerciali. Tale sospensione scadrà il 12 agosto. Una fonte ha affermato che, durante la prevista estensione di 90 giorni, i due Paesi si impegneranno a non imporsi dazi aggiuntivi a vicenda, né a intensificare la guerra commerciale con altri mezzi. A marzo, il presidente degli Stati Uniti aveva imposto dazi aggiuntivi del 20% sulle importazioni cinesi, sostenendo che Pechino non aveva fatto abbastanza per fermare il flusso di fentanyl negli Usa.
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