Trump contro le docce di Biden: «Poca acqua, non riesco a lavarmi»

Tra annunci sui dazi e successive marce indietro, il presidente americano Donald Trump trova anche il tempo di dedicarsi... ai suoi capelli. Insomma, al «make America great again», il tycoon ora ha affiancato il «make America’s showers great again». In pratica, il nuovo obiettivo del leader Usa è rendere di nuovo fantastiche le docce americane. E a dirlo è proprio un comunicato della Casa Bianca.
Mercoledì, infatti, Trump ha firmato un ordine esecutivo contro i soffioni delle docce negli Stati Uniti, che a suo dire sono «deboli e inutili». Poco prima di firmare il provvedimento, il presidente ha rivelato: «Mi piace farmi una bella doccia per prendermi cura dei miei bellissimi capelli». Un momento di vanità rovinato però dall’infima quantità di acqua che esce dal soffione: «Resto sotto la doccia per 15 minuti prima che i capelli si bagnino. Esce una goccia alla volta, è ridicolo», ha chiosato. E chi avrebbe impedito a Trump di prendersi cura dei suoi capelli? Gli ex presidenti democratici Joe Biden e Barack Obama. I due leader dell’Asinello, durante la loro amministrazione, avevano infatti adottato misure per far risparmiare il consumo di acqua alla popolazione americana.
Mercoledì la Casa Bianca, ripercorrendo quegli anni, ha sottolineato: «Sotto Obama e Biden, il governo ha emanato lunghe norme composte da migliaia di parole, cambiando il termine “soffione della doccia” con “ugello” e rendendo illegali le docce con più ugelli se scaricavano collettivamente oltre 2,5 galloni di acqua al minuto». E ha sentenziato: «Questi cambiamenti sono stati al servizio di un programma ambientalista radicale che ha peggiorato la vita dei comuni cittadini americani».
Quindi, il nuovo provvedimento ordina al ministero dell’Energia americano di eliminare i limiti sulla quantità di acqua erogata dai soffioni. Non ci sarà più dunque il limite di 9,5 litri per ogni doccia. E la Casa Bianca, nell’annunciare la nuova misura, ha affermato che l’ordine esecutivo «libera gli americani da normative eccessive che hanno trasformato uno strumento domestico basialre in un incubo burocratico».
Una causa che sta parecchio a cuore al presidente americano, visto che già nel 2020 aveva detto: «I miei capelli devono essere perfetti, assolutamente perfetti. Compro lo shampoo migliore e poi non riesco a toglierlo».
Oltre alla doccia, nel dicembre del 2019 un altro elemento del bagno era entrato tra le priorità del tycoon: il wc. Lamentandosi dei servizi igienici, aveva dichiarato: «Le persone tirano lo sciacquone del water 10, 15 volte, invece di una volta sola». E aveva aggiunto: «Apri il rubinetto e non esce acqua. Fanno la doccia e l’acqua esce gocciolando molto lentamente».
E oltre ai capelli morbidi e setosi, per Trump non va sottovalutato nemmeno l’incarnato della pelle. E così durante gli anni della sua prima presidenza aveva dato avvio alla sua battaglia contro le lampadine a basso consumo energetico. «Non fanno apparire più belli», aveva sostenuto il tycoon. E quindi la sua amministrazione aveva modificato gli standard energetici. Ammettendo che «è davvero importante per me essere una persona vanitosa», Trump aveva spiegato che la lampadina a basso consumo «ti dà un aspetto arancione. Io non voglio un aspetto arancione».





