Treni in balia delle orde di stranieri. Accoltellato per rapina nel Milanese

Sos sicurezza. Ancora un’aggressione nel Milanese. Paura sul treno diretto da Melegnano a Milano Bovisa, dove si è verificata una violenta rapina ai danni di un turista americano. Il giovane di 27 anni ha vissuto momenti di grande apprensione e paura ed è stato ferito.
Secondo quanto riferito dal capotreno, un gruppo composto da tre giovani di origine nordafricana ha aggredito il passeggero, colpendolo con un’arma da taglio. Il fendente ha sfiorato la gola e attraversato la spalla sinistra fino alla destra, provocando ferite superficiali ma comunque preoccupanti. Subito dopo l’aggressione, i malviventi hanno strappato dal collo della vittima una collana d’oro e sono scesi alla fermata di San Giuliano Milanese, facendo perdere le proprie tracce. Il giovane, soccorso tempestivamente, è stato trasportato in codice giallo all’ospedale di Vizzolo Predabissi. Sul posto è intervenuta la Polfer, che ha avviato le indagini per risalire all’identità dei responsabili.
Le forze dell’ordine stanno acquisendo immagini dalle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze dei passeggeri presenti sul treno al momento dell’aggressione. Dal racconto dei testimoni è emerso che i tre avrebbero accerchiato il ragazzo per rubargli la collanina d’oro. Il giovane ha provato a resistere al tentativo di rapina, ma non è riuscito ad evitare la brutale aggressione ricevendo delle coltellate al collo e alla spalla. Infatti, uno dei tre aggressori avrebbe estratto un coltello ferendo il turista americano prima al collo e poi orizzontalmente alle spalle.
Nelle immagini riprese dalle telecamere interne alla stazione ferroviaria si vede il giovane a terra pieno di sangue che dice «Non voglio morire». Marco Ballarini, sindaco di Corbetta (Comune del Milanese), ha ripostato sui social questo video esprimendo sdegno e preoccupazione: «Accoltellato per una collanina, su un treno regionale diretto a Milano. Un turista americano sfiora la tragedia, ferito da una gang mentre viaggiava come chiunque di noi. Non è più un caso isolato: salire su un treno oggi può significare rischiare la vita. Questa non è più insicurezza: è emergenza. La situazione sta sfuggendo di mano».
Quanto accaduto è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei tanti episodi che si stanno verificando negli ultimi tempi. La serialità di questi casi preoccupa, e non poco, i viaggiatori (ma non solo loro). Sull’aggressione in treno è intervenuto anche il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini: «Altro che tolleranza, buonismo e cittadinanze regalate: carcere e un biglietto di sola andata per questi criminali. A casa!».
Nella giornata di ieri la società Fs Security ha diffuso un report relativo alle aggressioni avvenute sui treni o nelle stazioni ferroviarie dall’inizio di quest’anno. I numeri sono allarmanti e descrivono un quadro preoccupante: fino al 5 luglio sono stati 267 gli episodi di violenza, più di un episodio al giorno. Ad essere coinvolti sono stati 132 passeggeri e ben 135 operatori ferroviari. Di queste aggressioni sono solamente 113, quindi meno della metà, quelle in cui è stato possibile bloccare e identificare i responsabili: 32 sono italiani e 122 stranieri.
Nell’hinterland milanese si registra quasi un’aggressione a settimana. Esattamente sette giorni fa un 32enne è stato accoltellato in strada a Milano sempre in un tentativo di rapina. Il giovane di origini italiane era in compagnia del fratello di 37 anni e si trovava nei pressi della fermata del tram quando, secondo una prima ricostruzione della vicenda, è stato avvicinato da tre giovani nordafricani. Uno di questi si sarebbe scagliato sui due fratelli con un coltello tagliando il cinturino del borsello del più grande dei due. A quel punto i due fratelli hanno cercato di difendersi e, in particolare il 32enne ha provato a reagire avendo però la peggio. Infatti, nel suo tentativo di difendersi è stato colpito con un fendente nella parte bassa della schiena. I due fratelli son stati soccorsi e l’aggredito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza. Gli investigatori si sono messi sulle tracce dei tre aggressori e hanno sentito il fratello della vittima per cercare di ricostruire la dinamica della vicenda e per delineare un identikit dei fuggitivi. Dalle prime testimonianze era emerso che i tre nordafricani erano diretti verso Cinisello Balsamo. E, sempre una settimana fa, la questura di Milano ha perquisito nove italiani indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, costituita per realizzare «ronde» punitive principalmente nei confronti di cittadini stranieri ritenuti autori di reati, e di istigazione a delinquere definiti «maranza».



















