2024-06-16
Trattori, in arrivo nuovo balzello Ue
Dal 1° luglio Rca necessaria pure per i mezzi agricoli che prima erano esenti: ennesima batosta e caos viste le difficoltà ad applicare le norme a veicoli senza targa.La norma voluta dall’Ue e recepita anche in Italia secondo cui, da quest’anno, è previsto l’obbligo di assicurare anche i veicoli fermi, quelli non targati o quelli che circolano in aree chiuse e private sta mettendo in crisi l’intero settore assicurativo. In primis, perché tutto questo comporta ulteriori costi per la clientela, poi perché le infrastrutture necessarie ad assicurare questi mezzi non sono pronte nel nostro Paese. Il problema è che dal 1° luglio la situazione non potrà far altro che peggiorare perché da quella data scatterà l’obbligo anche per le macchine agricole, mezzi per cui era prevista l’esenzione fino al 30 giugno 2024. Tra pochi giorni, insomma, ci saranno ancora più mezzi in circolazione che dovranno essere assicurati e per cui molte società di assicurazione non sapranno come muoversi Andiamo con ordine. Il 13 dicembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale un decreto che ha modificato il Codice delle assicurazioni private (Cap), eliminando la possibilità di non assicurare i mezzi che non sono in marcia, che sono in sosta o che percorrono aree non accessibili al pubblico. Il decreto ha il compito di adeguare la normativa nazionale alla direttiva europea 2021/2118. All’interno del testo si legge che «l'obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai veicoli a motore indipendentemente dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento. L’obbligo si estende anche ai veicoli utilizzati soltanto in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni».In dettaglio, l’articolo 2 del decreto ha modificato l’articolo 1, comma 1 del Codice delle assicurazioni private, dando vita a una nuova definizione del termine «veicolo». In parole povere ai fini assicurativi l’obbligo Rca interessa qualsiasi veicolo a motore alimentato esclusivamente da una forza meccanica che circola sulla superficie terrestre, ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 chilometri all’ora, oppure con un peso netto massimo superiore a 25 chili e una velocità di progetto massima superiore a 14 chilometri all’ora; qualsiasi rimorchio destinato a essere utilizzato con un veicolo di cui sopra, indipendentemente dal fatto che sia agganciato o meno.Basti pensare, insomma a tutti i mezzi da lavoro che operano di solito all’interno delle aziende (come i muletti, ad esempio) o a tutte le macchine agricole (per queste l’obbligo scatta da luglio) che aiutano gli agricoltori nel loro lavoro. Prima di questa norma non c’era alcun bisogno di assicurazione Rca. Ora, invece, molti imprenditori italiani dovranno mettere mano al portafoglio per assicurare i mezzi da lavoro. Ma il discorso vale anche per le auto o i camper fermi da anni nel cortile di casa. In totale, si stima che la norma coinvolga circa 3 milioni di veicoli che ora dovranno essere assicurati. Per intendersi, per assicurare un mezzo come un muletto per un anno intero il costo è di circa 7-800 euro. Il problema è che molte compagnie di assicurazione hanno dormito sugli allori e ancora oggi, a sei mesi dall’entrata in vigore della legge, non hanno tariffe adeguate e non sanno come trattare il problema. Anche perché ci sarebbero problemi legati al modo di assicurare un veicolo senza targa. Proprio perché non provvisti di una targa che li identifica, la norma prevede che si debba fare ricorso al numero di matricola del veicolo. Peccato che in molti casi (ci sono mezzi che vengono utilizzati da decenni) questo numero di matricola sia andato perso. Senza considerare che per assicurare un mezzo sui portali online spesso viene richiesto un numero di targa e non la matricola. Questo fatto rende quindi molto difficoltoso il processo per attivare una Rca su un mezzo senza targa.
(Ansa)
Il ministro Guido Crosetto in occasione dell'82°anniversario della difesa di Roma: «A me interessa che gli aiuti a Gaza possano arrivare, le medicine possano arrivare, la vita normale possa riprendere». Nonostante tutto, Crosetto ha ben chiaro come le due guerre più grandi - quella Ucraina e quella a Gaza - possano cessare rapidamente. «Io penso che la decisione di terminare i due conflitti sia nelle mani di due uomini: Putin e Netanyahu».