2024-04-15
Tra i danni dei sieri c’è pure l’autocensura
Molti non accettano la correlazione tra punture e malattie, specialmente se a esserne colpiti sono i loro figli. Il Covid ci ha abituato a vivere nella menzogna. Per questo bisogna ripartire dall’esempio dei dottori che si sono ribellati, anche a prezzo della prigione.È stato molto facile inoculare la popolazione con un farmaco pessimo. Disfare questo disastro sarà difficile. La Spike vaccinale entra in tutti gli organi. Danneggia anche le gonadi, che non erano raggiunte dalla Spike virale. Uno degli effetti (in)desiderati sarà una diminuzione del 30 % della fertilità dei popoli, come dimostra uno studio elvetico. Uno studio peer review pubblicato su Cureus in Giappone evidenzia un aumento della mortalità per cancro dopo la terza dose di vaccino con nanoparticelle lipidiche di mRna. Ricordo che le case produttrici raccomandavano due dosi proprio perché le nanoparticelle si incarogniscono con la terza. Il disastro epocale è stato anche l’apprendimento di un’obbedienza cieca e scema, dell’autocensura, della delazione, dell’odio isterico verso il dissidente. Parla di tutto questo Max del Papa nel suo libro Ti vaccini, ti ammali, muori: storie di asfaltati dal regime. Riporto alcune righe del suo libro: «Fuori dal Coro, la trasmissione di Mario Giordano, sta giocando, si direbbe, al gatto col topo, pratica lo stillicidio ma uno stillicidio atteso e benedetto: ogni settimana nuove rivelazioni, sempre più sconce, sempre più inaccettabili: che facciamo, le accettiamo? In attesa che il vento del tempo le disperda? Una aveva a che fare con l’ineffabile Speranza e col fidato Magrini a capo dell’Aifa, determinati a bloccare il sequestro cautelare di una partita di vaccini che avevano già ucciso tre persone: spetta forse al ministro e al suo sottoposto dire ai giudici cosa fare e non fare? Per giunta in sospetto di pericolo letale per la popolazione?». Quello dei lotti vaccinali è un punto cruciale. Il dottor Cristian Atzori ricostruendo con dati ufficiali ha scoperto che i diversi lotti di «vaccini» avevano un diverso tasso di effetti collaterali e morte. Alcuni erano micidiali, altri praticamente innocui. Aggiungo che una casa farmaceutica che produca lotti disomogenei, alcuni dei quali mortali, non dovrebbe solo essere chiusa, dovrebbe essere passata col napalm. «Non è una novità che, segnalando all’Aifa i propri guai post vaccinali, nulla accadesse, che le segnalazioni si perdessero nella palude degli “step” su internet, che non ottenessero risposta, anche se all’Aifa ricevevano, annotavano tutto e poi lo trasmettevano all’europea Ema e se ne servivano per costruire menzogne ancora più elaborate: nessuna reazione! Il vaccino salva, previene». Basterebbero queste parole del libro di Max del Papa perché la non colpevolezza dell’ex ministro Speranza risulti ingiustificata. Raccomando questo libro. Il fatto che Max del Papa sia mio amico e che nel libro io sia citata una mezza dozzina di volte non c’entrano con questo entusiasmo. Il libro ha in più una considerazione che nessun altro ha fatto. Moltissimi danneggiati negano la correlazione. I genitori seppelliscono adolescenti morti di «malore improvviso», senza pretendere l’autopsia e senza porsi il problema del perché un adolescente nuotatore o calciatore che si è fatto inoculare per poter continuare ad allenarsi abbia il cuore che improvvisamente si ferma. Una mia cara amica che lavora in clinica ginecologica, mi riferisce che sono aumentati aborti spontanei, parti prematuri, bimbi nati morti. Si vedono cose mai viste: disordini vascolari e infezioni erpetiche in neonati figli di donne inoculate. Le madri negano la correlazione. Sarebbe intollerabile capire di aver danneggiato o ucciso il proprio bambino. Il libro di Max del Papa tratta di tutti gli aspetti del Covid, meno uno. Ne parlo io, per dare una scintilla di speranza: molti medici hanno scritto esenzioni per salvare il più possibile dall’inoculazione di farmaci inutili e pericolosi. Giuseppe Barbaro, cardiologo, è stato sospeso per 6 mesi per aver richiesto gli esami prima di vaccinare: eccesso di principio di precauzione. Il dottor Giuseppe Delicati è stato in prigione. Roberto Santi, altro amico, che si definisce «diversamente medico», mi parla in maniera scanzonata delle sue vicende. Era già partito in maniera pirotecnica: nel 2005 ha pubblicato Camici sporchi, romanzo-verità, con lo pseudonimo di Roberto Dantés. Non contento nel 2007 apre un blog chiamato Gomorrasl dove spiega che la sanità è gestita come la mafia. Denunciato per diffamazione, è prosciolto dal Tribunale di Chiavari. Quando arriva il vaccino anti Covid, Santi si domanda: «Perché lo chiamano vaccino se vaccino non è?». Molto probabile che faccia male. La proteina Spike che viene prodotta dalle cellule umane a seguito dell’inoculazione non è attenuata. È tossica per i vasi e per i nervi. Roberto conclude che questo vaccino sperimentale è meglio non farlo sperimentare ai suoi pazienti, così li esonera. In verità non consegna a loro certificati di esonero, possono farlo solo i medici di famiglia, ma si inventa un «certificato di rischio vaccinale», che inchioda i medici di famiglia. Nel frattempo cominciano a comparire notizie sui danni da mascherina. Le persone che la indossano avvertono disagi che vanno dall’ansia, alla cefalea, a vertigini, nausea... Figuriamoci i bambini che la indossano a scuola anche 8 ore al giorno. Anche qui, non esonera i pazienti, ma certifica che presentano una «patologia» nel senso più ampio possibile e senza svelare il segreto professionale. E che questa situazione non consente al soggetto di portare la mascherina per un tempo continuativo. Apriti cielo. Anzi, apritevi Procure. «Il 18 agosto 2022 sei poliziotti della Digos si presentano in casa alle 4:50 e mi dicono che la Procura di Catanzaro mi mette agli arresti domiciliari per “associazione a delinquere”». Si dimostrerà un madornale errore. All’interrogatorio, il pm gli dice che avevano fermato un Roberto Santi a Roma, cercando su Google (su Google?) il suo nome, è venuta fuori la sua pagina Facebook, «dove si capisce che lei è contrario alla vaccinazione anti Covid» spiega il pm. Il 18 ottobre viene rimesso in libertà, riavrà il telefono e il pc, sequestrati per due mesi per un’omonimia. Ma il risultato è stato raggiunto. I suoi pazienti sono convinti che lui sia morto. Potrebbe essere abbastanza, ma, a stretto giro, arrivano altri 3 rinvii a giudizio. Il primo è a Forlì, un’accusa di falso. Un’ora di interrogatorio del pm, che sostiene che ha rilasciato un certificato medico senza visitare il paziente. Non esiste una norma che vieti questo, anzi il Codice deontologico lo consente. A processo sono inviati anche i pazienti, macchiatisi del reato di aver presentato un certificato falso. 21 imputati e 21 avvocati in aula. Un maxiprocesso, praticamente. Nel febbraio 2021, i genitori di Alice (nome di fantasia) gli dicono che la bambina, 12 anni, seconda elementare in una scuola di Sanremo, quando esce da scuola è blu. Certifica che Alice non può portare in maniera continuativa la mascherina. «La Procura della Repubblica di Imperia, sollecitata dalla preside (sic!) mi accusa ancora di violazione dell’art. 481 c.p. Ancora una volta perché non ho visitato la bambina, Era il periodo del lockdown, i genitori mi hanno telefonato e mandato email dove descrivevano i problemi di Alice. Nei giorni scorsi arriva il rinvio a giudizio da parte della Procura di Genova: abuso della professione sanitaria. Finalmente hanno ragione: nonostante fossi stato sospeso dall’Ordine “obtorto collo” come mi disse il mio presidente il giorno 8 febbraio 2022, il giorno dopo ho fatto un certificato». Uso questa storia per rispondere alla domanda di Max: perché i medici hanno ceduto? Perché altrimenti li passavano nel tritacarne. Alcuni però hanno tenuto. Aggiungo di essere molto fiera della mia radiazione per aver fatto allarmismo mediatico contro il vaccino. Migliaia di persone non lo hanno fatto grazie alle mie parole. Migliaia delle fiale buttate sono merito mio.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
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