2024-11-30
Le cifre del caso Totti: su un milione di ricavi non aveva pagato 143.000 euro di Iva
Francesco Totti (Getty Images)
Il campione, indagato per omessa dichiarazione, deve ancora essere sentito dai pm. Intanto supporta Del Piero per la Figc.L’accusa è di non aver regolarmente versato l’Imposta sul valore aggiunto su un volume di affari di 1 milione di euro spalmato su quattro annualità. L’ex capitano della Roma Francesco Totti, fatturando attraverso la sua società di servizi Number Ten anziché come persona fisica con partita Iva, avrebbe sottratto all’Erario 143.000 euro. Al conto che gli ha presentato l’Agenzia delle entrate vanno aggiunti 60-70.000 di interessi e sanzioni per un importo complessivo che supera i 200.000 euro. Sono questi i numeri che hanno portato alla contestazione di omessa presentazione della dichiarazione dell’Iva nei confronti del Pupone da parte della Procura di Roma.Nei prossimi giorni Totti dovrebbe essere sentito a Piazzale Clodio dal procuratore aggiunto Stefano Pesci e dal pm Vincenzo Barba per chiarire la sua posizione. Difficile immaginare che l’ex giocatore abbia deciso da solo di fatturare attraverso la sua società le prestazioni promozionali (spot e ospitate) negli anni di imposta 2018-2019-2020-2022. In ogni caso il campione ha deciso di sanare la propria posizione pagando il dovuto.Ieri Totti non ha commentato la notizia della sua nuova iscrizione sul registro degli indagati per le irregolarità fiscali legate alla sua attività. Nemmeno la Procura ha diramato comunicati ufficiali. Ha fatto trapelare attraverso le agenzie che il fascicolo andrebbe verso l’archiviazione. Ma se questo è l’orientamento dei magistrati resta da capire perché dopo l’iscrizione non si sia sentita l’esigenza di convocare immediatamente il Pupone per toglierlo dall’imbarazzante situazione, anziché tenerlo sulla graticola giudiziaria con un’ipotesi di reato considerata, sembra di capire, debole dagli stessi inquirenti.Va detto che, dopo la verifica della Guardia di finanza e la comunicazione alla Procura dell’esito dell’accertamento, l’iscrizione era un atto dovuto. Ieri i legali e la Procura avrebbero avuto delle interlocuzioni per accelerare il più possibile la convocazione dell’ex fuoriclasse, inizialmente prevista tra il 9 e il 13 dicembre. Il problema era sorto quando le Fiamme gialle, come accade con tutti i personaggi in vista, avevano avviato un accertamento.I militari hanno subito scoperto che l’ex capitano della Roma, per il suo lavoro di testimonial, veniva retribuito con pagamenti effettuati alla sua società di servizi, la Number Ten. In realtà, è l’accusa, Totti, come fanno altri personaggi dello sport o dello showbiz, avrebbe dovuto aprire partita Iva e fatturare con quella. L’ex fuoriclasse anziché far valere le proprie ragioni davanti alla commissione tributaria ha, come detto, preferito saldare immediatamente il conto.Anche perché i grattacapi giudiziari non gli mancano, vista la complicata causa di separazione in corso con Ilary Blasi e affrontare altri giudici, seppur tributari, non deve essergli sembrata una buona idea.I difensori della Blasi, nelle loro memorie, avevano descritto uno scenario che appariva molto più complesso. A loro giudizio Totti avrebbe dichiarato solo in parte i redditi percepiti a titolo di diritti di immagine (il 40 per cento dei suoi compensi da testimonial), destinati alla società Number Ten, interamente posseduta dall’ex giocatore. Quest’ultima, nel 2021 e nel 2022, avrebbe ricevuto 2.356.000 euro e ne avrebbe versati all’ex capitano della Roma 313.000. I legali della soubrette hanno ipotizzato che Totti potesse aver incassato parte dei denari rimasti in cassa sotto forma di «restituzione finanziamento soci», un tipo di introito che, a differenza della cessione dei diritti di immagine, «è esente da imposizione fiscale». Per questo gli avvocati hanno domandato al giudice di verificare se i soldi restituiti in questo modo dalla Number Ten costituissero o meno «una forma di elusione».Oggi scopriamo che facendosi pagare attraverso la società Totti avrebbe evaso l’Iva. Per questo la Procura lo ha iscritto sul registro degli indagati e a breve dovrà sentirlo. Ma se Totti è convinto di avere praticamente risolto il problema per l’omessa dichiarazione dell’Iva, resta aperto anche il fascicolo per il presunto abbandono di minore nato dall’esposto della Blasi secondo cui Totti e la nuova compagna Noemi Bocchi la sera del 26 maggio 2023 avrebbero lasciato sola in casa la piccola Isabel (7 anni), nata dalla relazione tra il campione e la Blasi, per uscire a cena. La bambina avrebbe detto alla mamma in una videochiamata che era in compagnia solo dei figli della Bocchi di 9 e 12 anni.Quando i poliziotti, allertati dai genitori della soubrette, sono entrati in casa insieme a Totti hanno trovato nell’attico M.C., cinquantenne rumena, «persona di fiducia» dello stesso ex calciatore. Per gli agenti la presenza della donna avrebbe smentito l’accusa della Blasi. Ma secondo gli avvocati di quest’ultima al momento della chiamata la cittadina straniera non sarebbe stata all’interno dell’appartamento.Nonostante i rumors di Procura, anche in questo caso, indichino l’archiviazione dell’accusa come conclusione più plausibile, il fascicolo in mano alla pm Daniela Cento potrebbe riservare ancora qualche colpo di scena.Ma se Totti non ha rilasciato dichiarazioni sulle sue disavventure giudiziarie, ieri, a margine del World legends padel tour di Dubai a cui ha preso parte, ha promosso la candidatura di Alessandro Del Piero a capo della Federcalcio: «Mi piacerebbe che figure che capiscono di calcio entrino a far parte di istituzioni così rilevanti. Può fare tutto: è un personaggio importante e pulito».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.