2019-01-30
Topolino festeggia il gay pride a Disneyland
Il primo giugno di quest'anno nel grande parco divertimenti di Parigi si terrà una «magica» sfilata arcobaleno a sostegno delle battaglie per i diritti Lgbt. Saranno presenti gli storici personaggi dell'azienda americana, che si uniranno al corteo.Che la Disney si fosse prostrata al politicamente corretto è noto da tempo, basta dare uno sguardo ai film che manda in sala da qualche anno a questa parte, sempre attenti a celebrare la minoranza perseguitata di turno, sempre rispettosi dell'ultima moda antidiscriminazione. Gli Incredibili 2, tanto per fare un esempio, sembrava una specie di omaggio al Me too tramite cartone animato. Questa tendenza non ha messo l'azienda al riparo dalle critiche. Una delle più recenti mode hollywoodiane è quella di proibire ai figli di guardare alcuni classici come Cenerentola o la Sirenetta. L'attrice Keira Knightley, qualche mese, ha dichiarato in diretta tv che le due celeberrime favole sono sessiste: «Cenerentola aspetta il ricco che la viene a salvare, quanto alla Sirenetta, nessuna dovrebbe rinunciare alla voce per un uomo». Altre mamme Vip l'hanno imitata e un po' di dibattito c'è stato anche dalle nostre parti. Segno che, in Occidente, le patologie mentali sono in notevole crescita.Invece di rispondere alle star psicolabili invitandole a dirigersi a quel paese, la Disney sempre intenzionata a proseguire sul binario buonista. Lo scorso settembre, per dire, ha modificato l'aspetto della principessa Tiana nel film Ralph spacca Internet. Il personaggio (creato nel 2009 per il film La principessa e il ranocchio e ripreso per la nuova pellicola) secondo alcuni attivisti black non appariva «abbastanza nero». La rivendicazione è divenuta virale su Internet, e subito l'azienda è corsa ai ripari. «La decisione di Disney di ripristinare l'immagine della principessa Tiana, con una principessa indiscutibilmente nera con labbra piene, pelle scura e capelli scuri è una vittoria», ha commentato l'attivista Brandi Collins-Dexter. «Disney ha mostrato il suo impegno ad affrontare le preoccupazioni nostre e della comunità nera». Nel frattempo si rincorrono insistenti sulla Rete le voci sulla creazione della «prima principessa lesbica». In attesa di vedere l'eroina arcobaleno sullo schermo, i movimenti Lgbt possono godersi un'altra vittoria. Il primo giugno di quest'anno al parco divertimenti Disneyland Paris si terrà uno splendido gay pride. Visto il luogo in cui si svolge, si chiamerà Magical Pride e sul sito ufficiale del parco viene presentato con entusiasmo: «Il primo giugno 2019», si legge, «Disneyland Paris si illuminerà con i colori dell'arcobaleno per celebrare la diversità, durante lo sfavillante Magical Pride. Prenota da ora! Indossa l'abito dei tuoi sogni, sentiti come in una fiaba e vivi il Parco Walt Disney Studios come mai prima d'ora - forte, orgoglioso e vivo con tutti i colori dell'arcobaleno».L'occasione, a quanto pare, è davvero importante. «Per la prima volta», prosegue il sito del parco divertimenti, «Disneyland Paris rende il Magical Pride un evento Disney ufficiale». Già, perché sfilate simili sono state già organizzate nel 2017 e nel 2018, ma quest'anno per la prima volta il pride in versione disneyana sarà a tutti gli effetti ufficiale e approvato.«Unisciti a noi per questa celebrazione di orgoglio nel luogo in cui i sogni diventano realtà», invita il sito. «Magical Pride si rivolge principalmente a persone della comunità Lgbt, ai loro amici e famiglie, ma accoglie calorosamente chiunque».La data scelta non è casuale. Nel giugno del 1969, a New York, andarono in scena i cosiddetti «moti di Stonewall», ovvero scontri anche abbastanza violenti tra la polizia e gli attivisti omosessuali. Insomma, si tratta di una ricorrenza parecchio importante per il mondo Lgbt. Certo, dal 1969 a oggi la situazione è parecchio cambiata. E infatti, invece di prendere manganellate per le strade americane, gli attivisti potranno tranquillamente sfilare tra i castelli fatati di Disneyland Paris, indossando i loro costumi preferiti. Stando a quanto riportare il sito Gay.it, ci sarà anche la «tradizionale marcia dell'orgoglio che accompagna ogni anno qualsiasi pride in quasi tutto il mondo. Il parco di Walt Disney Studios verrà illuminato per tutta la notte dai colori dell'arcobaleno, mentre degli artisti terranno dei concerti e i personaggi Disney festeggeranno assieme ai presenti».Insomma, Topolino, Pippo, Paperino e tutti gli altri saltelleranno in giro per celebrare la comunità arcobaleno. Niente di male, per carità. Certo, da un parco che, tradizionalmente, si rivolge alle famiglie magari non ci si aspetterebbe un evento del genere. Ma sembra proprio che la Disney sia a favore delle «famiglie arcobaleno», dunque vai con i fuochi e i principi intercambiabili con le principesse. Anche perché l'insistenza sui diritti ha un altra faccia decisamente più interessante, ovvero quella economica. Il Magical Pride è un evento come un altro, ma l'idea di intitolarlo alla comunità Lgbt permette di venderlo come qualcosa di davvero speciale, e magari attirare un pubblico diverso dal solito. Celebrare la diversità, come si dice, serve esattamente a questo: a creare nuovi segmenti di mercato. Ogni minoranza, del resto, è formata da potenziali clienti. Più minoranze, più prodotti dedicati da vendere. E se c'è da vendere, va bene anche che Topolino diventi uno sponsor arcobaleno. In effetti, con questa storia di non voler sposare Minnie e di passare tutto il tempo con Pippo, un po' ci aveva insospettito...