Dopo un 2022 molto difficile, le obbligazioni sovrane stanno mostrando un forte recupero. L’analista di AllianceBernstein John Taylor: «I decennali Ue con rating AAA offrono rendimenti positivi di quasi il 3%».
Dopo un 2022 molto difficile, le obbligazioni sovrane stanno mostrando un forte recupero. L’analista di AllianceBernstein John Taylor: «I decennali Ue con rating AAA offrono rendimenti positivi di quasi il 3%».Il mercato delle obbligazioni sovrane, o governative, è un componente fondamentale del panorama finanziario globale. Questi bond rappresentano i titoli di debito emessi da un governo per sovvenzionare soprattutto la spesa pubblica. Allo stesso tempo vengono considerati dai sottoscrittori un investimento sicuro grazie alla garanzia offerta dai governi. Anche se in questi anni non sono mancati i default, le difficoltà o le ristrutturazioni. A inizio 2022, si stima che il valore totale del settore si aggirasse sui 135 trilioni di dollari.Gli Stati Uniti detengono oggi il più grande mercato obbligazionario a livello globale. Solo il mercato dei titoli del Tesoro statunitense, ovvero i titoli che rappresentano il debito del governo, vale circa 26.000 miliardi di dollari, dieci volte circa quello italiano. Ed è per questo il mercato che detta le principali tendenze riguardo ai tassi di interesse e determina in modo importante il settore obbligazionario.«Dopo mesi di flessioni, il mercato dei titoli di Stato americani ha segnato nelle ultime settimane un forte recupero alimentato dalla prevista fine dell’attuale ciclo di rialzo dei tassi di interesse della Federal reserve», dice Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf. «Tutti i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, che si muovono in direzione opposta ai prezzi sono diminuiti dal picco di metà ottobre, mentre l’indice S&P Us treasury bond - una misura della performance del mercato dei titoli del Tesoro - è aumentato di oltre il 3,6% dal 19 ottobre dopo essere sceso di circa il 7,5% dai primi di aprile. E dopo un 2022 catastrofico per tutto il mercato obbligazionario mondiale».«L’inflazione nell’area euro si sta già avvicinando all’obiettivo, aprendo la strada a un possibile taglio dei tassi a metà del 2024 e nel corso del 2025», aggiunge John Taylor, gestore di AllianceBernstein. «Considerando poi la storia di bassa crescita economica nell’Eurozona, prevediamo quindi che entro la fine del 2025 i tassi si aggireranno intorno al 2,75%, circa 45 punti base in meno rispetto a quanto attualmente prezzato dai mercati. Il Regno Unito sta seguendo un percorso simile a quello dell’Ue, ma con una disinflazione in ritardo che impone un ritmo più lento. Il calo dei tassi dovrebbe pertanto favorire i titoli di Stato europei e del Regno Unito, oltre a rappresentare un vento di coda per alcuni settori del mercato del credito», conclude. «Per esempio, i titoli di Stato decennali europei con rating AAA offrono rendimenti positivi di quasi il 3%».
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
iStock
In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






