2021-12-07
Da Tim e Rai storie di riscatto online
Il presidente di Tim, Salvatore Rossi (Ansa)
Otto documentari per raccontare il coraggio e l’inventiva durante la pandemia. Salvatore Rossi, presidente del colosso telefonico: «La tv è uno straordinario mezzo per educare».Otto puntate da 25 minuti l’una, disponibili da oggi in streaming su RaiPlay. Altrettanti episodi di successi raggiunti attraverso l’inventiva, la creatività, lo spirito d’iniziativa: i racconti di chi, durante la pandemia, ha saputo utilizzare la Rete e l’innovazione per affrontare, e superare, le difficoltà legate all’emergenza. Come la scuola di periferia che ha abbracciato con profitto, a tempo di record, la didattica a distanza. Oppure il servizio di commercio elettronico a misura dei negozi di quartiere. Fino ai concerti orchestrati sui social network, mentre i raduni di massa in presenza erano vietati. I documentari appena lanciati si inseriscono nella medesima scia, rafforzano la volontà di raggiungere una platea ampia e trasversale: «La televisione è un mezzo formidabile per educare, non solo divertire», ha sottolineato ieri Salvatore Rossi, presidente di Tim, durante l’evento di presentazione della serie. Un esperimento che è, anche, un recupero di una tradizione: «Il pensiero va all’indimenticato maestro Manzi, che negli anni Sessanta, dal piccolo schermo, faceva lezione agli italiani in grande misura analfabeti. L’analfabetismo che oggi ci deve preoccupare è quello digitale, il linguaggio del presente e del futuro. La sfida per promuovere il nuovo alfabeto continua e siamo convinti che iniziative come questa siano fondamentali per superare le disuguaglianze e favorire l’integrazione».Tutte le «Storie di Risorgimento digitale» sono il frutto della collaborazione tra la Rai e «Operazione Risorgimento digitale», l’alleanza promossa da Tim e oltre 40 partner di eccellenza del settore pubblico, privato e del no profit per colmare il digital divide culturale in Italia e sfoltire il ritardo rispetto agli altri Paesi europei nell’utilizzo delle nuove tecnologie. In due anni, tramite esperienze online e offline, sono state formate oltre 70.000 persone, gestite 100.000 richieste di supporto e realizzate iniziative di sensibilizzazione che hanno coinvolto più di un milione di italiani. Per realizzare la docuserie è stata compiuta dall’aprile scorso una ricerca di storie emblematiche di «Risorgimento digitale». Le risposte che hanno contribuito alla scelta sono arrivate da centinaia di studenti, docenti, medici, artigiani, commercianti, accomunati dall’aver compreso che la transizione tecnologica in corso può generare benefici in numerosi ambiti. Tra le storie presentate da Riccardo Luna, giornalista e ideatore del progetto, ci sono in effetti momenti intensi e toccanti. Come la puntata dedicata a Cristian Fracassi, ingegnere bresciano che nel pieno della pandemia ha riprodotto, attraverso la stampa 3d, le valvole usate nei respiratori medici per i malati di Covid-19. Non solo: ha trasformato le classiche maschere per fare immersioni in respiratori, mettendo la sua intuizione a disposizione di tutti sul web e salvando migliaia di vite in ogni angolo del mondo.Ci sono anche alcuni episodi divertenti come quello che ha per protagonista nonna Licia, l’influencer più anziana d’Italia, che ha tenuto compagnia e rassicurato con i suoi post oltre 100.000 follower, una sorta di nipoti virtuali.Agli antipodi anagrafici si pone invece l’idea di quattro liceali milanesi, che si sono messi a raccogliere, riparare e distribuire gratuitamente pc ad altri ragazzi come loro, privi dei mezzi per acquistare gli strumenti fondamentali per lo studio nell’epoca del coronavirus. Cos’è questo, se non Risorgimento digitale?
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)