
Debutta su Sky il 24 settembre The Pitt, serie con Noah Wyle ambientata al Pittsburgh Trauma Medical Center. Cruda e immersiva, racconta in tempo reale il caos del pronto soccorso e ha già vinto cinque Emmy, inclusa la miglior serie drammatica.L'idea è di colui che, nel mezzo degli anni Novanta, ha portato in televisione E.R. Ma The Pitt non è quel che sarebbe lecito attendersi: un medical drama costruito diligentemente sulle regole del genere. Lo show, al debutto su Sky mercoledì 24 settembre, sembra puntare, anzi, a rivoluzionarlo, quel genere diventato (più che) pop.Come? Attraverso l'uso reiterato della realtà, una realtà che non sia enfatizzata ai fini della narrazione individuale, ma precisa, accurata, urgente. The Pitt, ben lontano dai vari Grey's Anatomy di epoca recente, non ha costruito un ospedale attorno all'esistenza tormentata di chi lo popoli. Non ha scelto eroi ed eroine, né ha messo in mezzo l'amore. Ha cristallizzato, invece, l'esistenza di un medico in episodi dinamici, densi, episodi capaci di seguire in tempo reale il dispiegarsi dell'esistenza dentro un ospedale.The Pitt, con quindici puntate di un'ora ciascuna, segue passo dopo passo un turno di quindici ore. E dentro tiene tutto: la fatica dei medici, la corsa frenetica del personale sanitario, la sofferenza delle famiglie, la paura dei pazienti. E, a far da fil rouge, un solo uomo, il dottor Michael Robinavitc, Robby, interpretato da quel Noah Wyle che, a suo tempo, diede forma e spessore al John Carter di Medici in prima linea. Robby è il medico in servizio al Pittsburgh Trauma Medical Center. Dentro, tra corridoi e barelle, si respira l'odore del pronto soccorso, l'odore nauseante del disinfettante che si mischia al sangue, agli umori di chi teme e aspetta, alla morte, onnipresente. Robby è colui che corre, schiacciato dal peso della responsabilità. Il tempo gli corre appresso e, mentre i flashback cadenzano la narrazione, si trova a dover decidere. Non per sé, per gli altri: per cercare di preservare una vita che gli scivola tra le dita.The Pitt, il terrore della scelta, lo fotografa con chiarezza disarmante. E, insieme, fotografa la fragilità umana, non quella dei pazienti e delle loro famiglie, ma del personale sanitario, mosso dall'istinto e dagli studi, non dalla certezza di star facendo quel che più occorreThe Pitt è cruda, violenta a tratti. Cattura chi guardi lo trascina nel caos del pronto soccorso, dentro una spirale di paura e fretta. Vortica tutto, ma è nel turbinio di fatti ed emozioni che il racconto prende quota, classificandosi come uno dei migliori mai fatti negli ultimi anni. Cosa, questa, che è valsa allo show - già rinnovato per una seconda stagione - la vittoria di ben cinque Emmy Awards, su tutti quello per la miglior serie drammatica.
Ecco #DimmiLaVerità del 23 settembre 2025. L'esperto di geopolitica Daniele Ruvinetti commenta le numerose incursioni di droni in Europa e la debolezza del nostro continente.
Il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli Roberto Alesse
L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sotto la guida del direttore Roberto Alesse, completa gli interpelli e definisce il nuovo assetto dirigenziale di prima fascia per i prossimi tre anni, con nuove strutture sul territorio e conferme nei ruoli strategici.
Si sono concluse le procedure di interpello di tutte le Direzioni territoriali e di alcune Direzioni centrali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Sotto la guida del direttore, Roberto Alesse, a seguito dell’imminente entrata in vigore della storica riforma organizzativa dell’Agenzia, che ha fuso le competenze giuridiche e informatiche di tutti gli Uffici, è stato delineato, in modo stabile, il nuovo assetto dirigenziale di prima fascia per i prossimi 3 anni.
Di grande rilievo istituzionale è la nomina del Generale di Divisione della Guardia di Finanza, Rosario Massino, che sarà, a partire dal 1° novembre 2025, il nuovo Direttore dell’Ufficio Internal Audit della Direzione Generale. Confermati nei ruoli strategici di prima fascia, a partire dalla medesima data, il dott. Leonardo Di Stefano e l’ing. Stefano Saracchi a capo, rispettivamente, dell’Ufficio Affari giuridici e normativi e della Direzione Organizzazione e Trasformazione digitale. La Direzione del Personale sarà affidata, a partire dal 1° gennaio 2026, al dott. Salvatore Roberto Miccichè.
Sul Territorio, la responsabilità delle nuove Strutture di vertice sarà affidata, dal 1° novembre 2025, alla dott.ssa Teresa Rosaria De Luca (Direzione territoriale Emilia-Romagna e Marche), al dott. Maurizio Montemagno (Direzione territoriale Lazio e Abruzzo), al dott. Andrea Maria Zucchini (Direzione territoriale Liguria), alla dott.ssa Maria Preiti (Direzione territoriale Piemonte e Valle D’Aosta), al dott. Domenico Frisario (Direzione territoriale Puglia, Molise e Basilicata), al dott. Davide Bellosi (Direzione territoriale Toscana e Umbria), al dott. Franco Letrari (Direzione territoriale Veneto e Friuli Venezia-Giulia), al dott. Marco Cutaia (Direzione territoriale Lombardia), alla dott.ssa Maria Alessandra Santillo (Direzione territoriale Campania), al dott. Antonio Di Noto (Direzione territoriale Calabria), al dott. Davide Miggiano (Direzione territoriale Sicilia), al dott. Gianluigi D’Urso (Direzione territoriale Sardegna), al dott. Stefano Girardello (Direzione territoriale Trentino Alto-Adige).
«Esprimo le mie più sincere congratulazioni ai Direttori di vertice chiamati a gestire le nuove strutture dell’Amministrazione in un momento storico assai intenso per le riforme in atto - commenta Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia - e un sentito ringraziamento va alla Commissione di valutazione per il conferimento degli incarichi dirigenziali, per l’eccezionale impegno e la professionalità dimostrati nella conclusione della procedura di interpello».
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Giuseppe Pignatone (Imagoeconomica)
L’ex procuratore: «Non sapevo di Buscemi. Pentito di averlo pagato in nero». Le dichiarazioni di Scarpinato, Grasso e Ingroia avvalorano la tesi dei pm per cui la distruzione delle bobine era un’idea del giudice del Papa.