2024-03-20
Il piano 2028 è il più robusto della storia: la cedola supera dell’8% la precedente. Standard&Poor’s conferma il rating.Terna vara il nuovo piano industriale con scadenza 2028 imperniato su un programma di investimenti da 16,5 miliardi. Si tratta dell’impegno maggiore nella storia del gruppo. Contemporaneamente la nuova gestione guidata da Giuseppina Di Foggia nominata a maggio si impegna ad aumentare il dividendo del 4% all’anno in tutto l’arco di piano. La base di partenza sarà robusta considerando che a valere sul bilancio 2023 la cedola sarà più pesante dell’8% rispetto all’esercizio precedente. Terna quest’anno assegnerà complessivamente 682,6 milioni che corrispondono ad un dividendo di 33,96 centesimi di cui 11,46 già erogato novembre. L’amministratore delegato Giuseppina Di Foggia nel presentare il primo piano industriale della sua gestione ci tiene a far sapere ai rappresentanti della comunità finanziaria riuniti in un grande albergo di Milano che il gruppo «punta ad assicurare un mix bilanciato di rendimento e crescita». Il piano, infatti, «vuole mantenere la stabilità finanziaria e un basso profilo di rischio». Gli obiettivi sono ambiziosi perché puntano su diversi corni: da una parte la transizione verde per raggiungere i traguardi fissati dal green deal europeo (riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990). Dall’altro la rivoluzione digitale con molta attenzione alla cybersicurezza. Soprattutto adesso che la generazione diffusa «caratterizzata dalla crescente integrazione delle fonti rinnovabili che, per la loro natura non programmabile e intermittente, richiedono un cambio di paradigma». Tra i pilastri del piano industriale ci sono le persone con le loro eccellenti competenze tecniche. Partendo da questa considerazione, spiega Giuseppina Di Foggia «il piano prevede un importante incremento degli organici, a supporto dello sviluppo e della crescente necessità di nuove competenze per gestire la transizione energetica e digitale negli anni a venire». Entro il 2028 è previsto che il numero dei dipendenti salga di 7.000 unità al 2028. «Sarà valorizzato il merito, per accelerare la crescita organizzativa e raggiungere l'eccellenza nei risultati», dice l’amministratore delegato. «Lo sviluppo della rete dovrà essere accompagnato da una significativa crescita delle tecnologie digitali per sostenere il processo di transizione energetica del Paese», aggiunge Giuseppina Di Foggia, «una Twin Transition, energetica e digitale, garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva per tutti i nostri stakeholder».I risultati ottenuti nel 2023 «confermano, inoltre, l’eccellenza del lavoro svolto». Il direttore finanziario Francesco Beccalli, intervenuto subito dopo ha annunciato che Standard&Poor’s ha confermato il rating BBB+ e prospettiva stabile dopo l’annuncio degli investimenti previsti nel piano industriale. La comunicazione dell’agenzia è arrivata proprio nel corsoi della presentazione: «È il bello della diretta», ha sorriso Beccalli leggendo la nota. Rispondendo agli analisti ha spiegato che il gruppo prosegue gli iter di cessione degli asset in Perù e di Linha Verde in Brasile, le cui conclusioni sono previste entro la fine dell’anno, e continueranno le valutazioni su eventuali ulteriori opportunità che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. Per il 2024 Terna prevede ricavi per 3,55 miliardi di euro, un Ebitda pari a 2,42 miliardi e un utile per azione pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al piano investimenti, il gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






