2019-06-05
Tenta di violentare una bimba: è in libertà
Un uomo con precedenti per droga, lesioni e abusi è saltato addosso a una piccina di 9 anni in un parco. L'intervento dei passanti l'ha salvata, ma l'orco non è finito in carcere: secondo il giudice non c'è flagranza di reato. Potrà tornare a importunare le ragazzine.Ma che cosa deve fare oggi un delinquente patentato per andare in carcere? Prendete l'Orco di Albano Laziale. Una carriera criminale di tutto rispetto, precedenti per droga, minacce, lesioni e ovviamente per abusi su minori. Si era fatto notare anche perché, dopo aver litigato con una persona, gli era passato sopra con l'auto, avanti e indietro, per completare l'opera. Un bel tipetto, insomma. Qualche mese fa, finalmente, dopo tanti sforzi, era riuscito a farsi mettere in cella. Sembrava avercela fatta. Era quasi contento: la costanza premia, diceva tra sé e sé, meditando finalmente il ritiro dalla scena del crimine. E invece, niente: l'hanno subito rilasciato. A dicembre scorso. Prego, si accomodi, signor pedofilo: perché tenerla rinchiusa qui, con tutto il male che può combinare fuori? E lui, ovviamente, non ha voluto deludere le aspettative. L'altro giorno, infatti, anziché approfittare del fresco dei Colli Romani, ha pensato di festeggiare il 2 giugno in modo Fico: è il giorno dei rom? E allora rubo una bambina. Di 9 anni. Le metto le mani addosso. E provo a violentarla. Così almeno mi arresteranno? Macché: l'hanno lasciato libero. Di nuovo.Lo giuro, è successo davvero. Tre sere fa nel parco giochi villa Ferraioli di Albano Laziale: a un certo punto, sulla tranquilla scena di una normale giardinetto estivo, è comparso questo figuro, completamente ubriaco. «Puzzava d'alcol lontano un miglio», hanno raccontato i testimoni. Bestemmiava, urlava, barcollava. Si è avvicinato ad alcune ragazze gridando che voleva fare sesso con loro, anche se immagino non abbia usato esattamente questi termini. Le ragazze, in ogni caso, sono riuscite ad allontanarsi. Allora il bruto si è avventato su una bimba di 9 anni che stava passando di lì in bicicletta. L'ha bloccata. L'ha spinta. L'ha fatta cadere. Poi si è buttato su di lei, impendendole di alzarsi. L'ha presa in braccio e ha fatto per portarla via. «Adesso vieni con me», urlava. La nonna della piccola, che era poco distante e seguiva con gli occhi la nipotina in bicicletta, si è messa a urlare. Alcuni uomini sono intervenuti. La bimba è stata portata in ospedale. Se la caverà con 30 giorni di prognosi.E l'Orco? Ovviamente è stato fermato. Ma non incarcerato. Macché. Solo denunciato. Avete letto bene: denunciato. A piede libero. Eppure le accuse sono pesanti: «lesioni gravi» e «tentato sequestro». Ma il giudice ha deciso che non c'erano gli estremi per l'arresto. Il motivo? Manca la «flagranza del reato». Così dicono. Ora, per l'amor del cielo, tutto è possibile nella vita, e di sentenze strane ne abbiamo viste ormai parecchie. Ma se non si considera colto in «flagranza di reato» uno che viene fermato mentre salta addosso a una bimba di 9 anni per sequestrarla, quando mai ci sarà «flagranza di reato»? Che cosa doveva fare, più che malmenarla e tentare di portarla via, per riuscire finalmente a essere incarcerato? Violentarla lì davanti a tutti? O direttamente ammazzarla? A me sembra folle. A me sembra che in questo caso la «flagranza» ci sia tutta. E anche la «fragranza», per altro. Fragranza d'alcol se non altro. Ma il corpaccione del pedofilo violentatore non è l'unica cosa che puzza nella vicenda di Albano. La domanda del buon senso, infatti, è semplice: ma perché questi personaggi possono girare impunemente per le nostre città? Perché un uomo che ha già precedenti per abusi sui minori, che viene scarcerato a dicembre e ai primi di giugno si fa di nuovo beccare a saltare addosso ai bambini, che evidentemente non ha dato nessun segnale di voler cambiare e reinserirsi nella società, perché, dicevamo, non sta chiuso in cella con alcuni giri di chiave? Perché può continuare ad andare a zonzo a importunare fanciulle in bicicletta?Probabilmente qualche avvocato azzeccagarbugli e qualche giudice cavilloso mi spiegheranno che, nella fattispecie, è stata applicata correttamente la legge. Non lo metto in dubbio. Ma, per quanto possa sembrare strano, resto dell'idea che lasciare libero un pregiudicato che ha l'abitudine di saltare addosso alle bambine, non è quel che si dice una genialata. Anzi, a dirla tutta, è quel che si dice una porcheria. Sarà pure legale. Ma resta una porcheria. Scusatemi, ma la penso così: penso che tipi come questi vadano immediatamente rinchiusi in galera, senza possibilità di avere sconti e permessi premio. E poi penso che vadano resi innocui con la castrazione chimica. Che siano italiani (come in questo caso), nigeriani, marziani o venusiani non importa nulla. Se uno, come l'Orco di Albano, aggredisce bambini, abusa di loro, viene arrestato, esce dal carcere e torna subito ad aggredire bambini, ebbene: costui non può essere lasciato libero. Semplicemente non può. Anche perché immagino che, ostinato com'è, nel suo tentativo di finire in carcere a tutti i costi ci riproverà. Magari domani. O dopodomani. O fra una settimana. Nel caso dovesse succedere proporrei di lasciarlo libero ancora, naturalmente. Un'altra volta. E di mettere in galera, al posto suo, chi ha permesso questa schifezza qui.