Lo scienziato pretende di aver «chiuso il dibattito» sul clima. Invece ci sono quesiti cui deve rispondere. Magari, in pubblico.Calandrino aveva in tasca l’elitropia, la pietra che era convinto lo rendesse invisibile, quando fu scoperto invece visibilissimo dalla moglie: andò di matto e cominciò a picchiare la povera donna. Almeno così ci racconta Giovanni Boccaccio di quello sciocco uomo. Allo stesso modo Simplicio si disperava e piangeva quando si ritrovò incapace di confutare i fatti che Salviati gli esponeva e che gli fecero crollare le sempliciotte convinzioni di cui s’era nutrito per tutta la vita. Almeno così la racconta Galileo Galiei nei suoi Dialoghi sui massimi sistemi.Mario Tozzi è il Calandrino e il Simplicio dei giorni nostri: «Ma non mi venite a raccontare ancora che sul clima ci devono essere due tesi; sul clima il dibattito si è chiuso, gli scienziati lo hanno chiuso; non c’è nessun’altra possibilità che questo cambiamento dipenda dagli uomini. Punto». Sono queste le parole pronunciate alcuni giorni fa alla trasmissione Agorà estate, di Rai 3 - una rete che, pur pubblica, difettava per mancanza di adeguato contraddittorio - dal telegeologo, visibilmente stanco e dai capelli inutilmente imbiancati. «Il dibattito è chiuso. Punto». Perdonami Tozzi, ma non riesco a trattenere, fragorose, le risate: vatti a vedere il film Cena tra amici (titolo originale: Le Prénom), capirai e riderai anche tu di te stesso.Sulla credibilità del nostro amico, non possiamo non rammentare che era lui quello che circa 15 anni fa si faceva riprendere - con sempre Rai 3 a trasmettere - mentre navigava in gondola con nello sfondo il Duomo di Milano: prometteva, lo scienziato, che se non si fosse agito presto azzerando l’uso dei combustibili fossili, il livello dei mari si sarebbe innalzato fino al punto che Milano si sarebbe percorsa come si percorre Venezia. Naturalmente negli ultimi 20 anni l’uso dei combustibili fossili, lontano dall’azzerarsi, è invece aumentato del 50% e Milano è ancora là, percorsa - ahimè - dalle auto, anziché dalle più romantiche gondole.Non sappiamo con quali scienziati Tozzi parli, ma certo con nessuno di quelli da noi frequentati, nessuno dei quali chiuderebbe il dibattito su alcunché. Men che meno sul sistema climatico che è non solo uno dei più complessi sistemi fisici che conosciamo, ma anche un sistema del quale conosciamo molto poco: la climatologia è una scienza ancora alla sua infanzia.Al Tozzi-Calandrino-Simplicio vorrei porre alcune domande. Chissà, se prevale il geologo forse risponde. Se prevale il suo animo Calandrino s’arrabbia; e se prevale il suo animo Simplicio si dispera. Staremo a vedere.1 Come mai (fonte: Noaa) durante ciascuno dei quattro periodi interglaciali precedenti il pianeta raggiunse temperature più elevate del presente periodo interglaciale? 2 Come mai (fonte: Ipcc) il pianeta raggiunse temperature più elevate durante i periodi caldi Olocenico, Romano e Medievale?3 Come mai (fonte: Ipcc) l’attuale riscaldamento globale cominciava nel 1690, cioè al minimo della Piccola era glaciale? Cioè, cosa ha guidato il riscaldamento nei due secoli 1690-1890?4 Come mai (fonte: Ipcc) negli anni 1940-80, in pieno boom industriale e di emissioni, il pianeta rinfrescava?5 Si dice che l’aumento di temperatura attuale è occorso con velocità eccezionale. Ma i dati mostrano che negli anni 1690-1720 l’aumento di temperatura occorse con velocità maggiore che negli anni 1980-2010 (si veda la figura che pubblichiamo in questa pagina). Parimenti, l’Epa americana afferma che il decennio 1930-40 è stato quello col più alto indice di ondate di calore mai registrate. E allora? Come la mettiamo?6 Attualmente la temperatura media globale è di 16 gradi. Quale sarebbe il valore ideale della temperatura del pianeta? Mi si fornisca un valore numerico, cortesemente, non chiacchiere. 7 Se, grazie ad una bacchetta magica, le emissioni mondiali si azzerassero domani, quale sarà nel, diciamo, 2100 la temperatura del pianeta? Mi si fornisca un valore numerico, cortesemente, non chiacchiere.8 Posto che Cina e India non hanno alcuna intenzione di ridurre le proprie emissioni (rispetto ai livelli del 1990 le hanno aumentate del 350%), che effetto avrebbe sul clima l’azzeramento solo europeo delle emissioni? E l’azzeramento solo italiano?9 Con azzerato nel 2050 l’uso di carbone e gas naturale, come l’Italia soddisferebbe la propria domanda elettrica tra le 5 della sera e le 9 del mattino? Rifletti prima di rispondere, perché poi noi ci faremo l’aritmetica sulla tua risposta: tanto vale che te la fai prima da solo.: Il nucleare è la prima fonte di energia elettrica in Europa; dopo Chernobyl l’Ucraina installò 9 nuovi reattori nucleari; il Giappone sta riavviando i propri reattori nucleari che aveva fermato per sottoporli a stress-test dopo gli eventi di Fukushima. Perché giusto l’Italia non può avere reattori nucleari? Dirai: perché gli italiani hanno così voluto per referendum. Già, ma perché ai tempi del referendum li hai invitati a votare come hanno votato?Domanda di riserva: lo faresti un dibattito pubblico sulla transizione energetica con me?
Da sinistra, Antonio Laudati e Pasquale Striano. Sotto, Gianluca Savoini e Francesca Immacolata Chaouqui (Ansa)
Pasquale Striano e Antonio Laudati verso il processo. Assieme a tre cronisti di «Domani» risponderanno di accessi abusivi alle banche dati. Carroccio nel mirino: «attenzionati» tutti i protagonisti del Metropol, tranne uno: Gialuca Meranda.
Quando l’ex pm della Procura nazionale antimafia Antonio Laudati aveva sollevato la questione di competenza, chiedendo che l’inchiesta sulla presunta fabbrica dei dossier fosse trasferita da Perugia a Roma, probabilmente la riteneva una mossa destinata a spostare il baricentro del procedimento. Il fascicolo è infatti approdato a Piazzale Clodio, dove la pm Giulia Guccione e il procuratore aggiunto Giuseppe Falco hanno ricostruito la sequenza di accessi alle banche dati ai danni di esponenti di primo piano del mondo della politica, delle istituzioni e non solo. Il trasferimento del fascicolo, però, non ha fermato la corsa dell’inchiesta. E ieri è arrivato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari.
Angelina Jolie a Kherson (foto dai social)
La star di Hollywood visita Kherson ma il bodyguard viene spedito al fronte, fino al contrordine finale. Mosca: «Decine di soldati nemici si sono arresi a Pokrovsk».
Che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, trovi escamotage per mobilitare i cittadini ucraini è risaputo, ma il tentativo di costringere la guardia del corpo di una star hollywoodiana ad arruolarsi sembra la trama di un film. Invece è successo al bodyguard di Angelina Jolie: l’attrice, nota per il suo impegno nel contesto umanitario internazionale, si trovava a Kherson in una delle sue missioni.
I guai del Paese accentuati da anni di Psoe al governo portano consensi ai conservatori.
A proposito di «ubriacatura socialista» dopo l’elezione a sindaco di New York di Zohran Mamdani e di «trionfo» della Generazione Z (il nuovo primo cittadino avrebbe parlato «a Millennial e giovani»), è singolare la smentita di tanto idillio a sinistra che arriva dalle pagine di un quotidiano filo governativo come El País.
Oggi alle 16 si terrà a Roma l’evento Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti, organizzato dalla Verità. Tra gli ospiti, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, e Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma. Si parlerà di innovazione industriale, sicurezza contro rischi ibridi, tra cui cyber e climatici, con interventi di Pietro Caminiti di Terna e Nicola Lanzetta di Enel. Seguiranno il panel con Nunzia Ciardi (Agenzia cybersicurezza nazionale), e l’intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto (foto Ansa). Presenterà Manuela Moreno, giornalista Mediaset, mentre il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, condurrà le interviste. L’evento sarà disponibile sul sito e i canali social del quotidiano.





