2021-03-17
Telepatia e Ufo, viaggio nell’Area 51 russa
Alexei Savin (Getty Images)
Alexei Savin, ex tenente generale dell'esercito, svela i segreti del Dipartimento 10003: «Lì il Kgb studiava l'utilizzo dei sensitivi in ambito militare, nella prevenzione dei terremoti e persino per contattare gli alieni. Molti Paesi, Italia compresa, sono interessati».Da anni ascoltiamo e leggiamo i racconti di fuoriusciti dell'esercito - e dei vari servizi segreti dell'ex Unione Sovietica e della Russia riparati in Occidente - sui presunti misteri degli apparati di cui hanno fatto parte. Come il noto ex archivista del Kgb Vasili Mitrokhin, che negoziò la sua fuga in Inghilterra attraverso la consegna di tutti i documenti sulle attività in Occidente del servizio di cui faceva parte e che aveva trascritto durante i suoi anni di lavoro. Mai prima d'ora però un ex ufficiale dell'esercito sovietico ancora abitante in quel Paese aveva parlato con i media di operazioni segrete. Lo sta facendo nella sua madre patria e non solo lì il settantacinquenne ex tenente generale (considerato l'equivalente del nostro generale di corpo d'armata) sovietico Alexei Savin, un pacato signore con i capelli grigi nato a Mosca, figlio di un militare dell'Armata rossa e in forza all'esercito del suo Paese dal 1964 fino al 2004. L'ex ufficiale sta raccontando attraverso i media russi la storia del misterioso Dipartimento militare 10003 (nato nel 1989 su un'idea del Kgb). Una storia tutta da verificare, a metà tra lo spionaggio e la fantascienza, che Savin, dottore in filosofia e scienze tecniche nonché esperto di analisi e di controllo dello Stato maggiore generale, racconta per la prima volta a un giornale italiano durante un lungo colloquio in videoconferenza tra Roma e Mosca. Dalle parole di Savin il dipartimento 10003 appare come un equivalente dell'altrettanto misteriosa Area 51 (la base militare statunitense considerata da molti un centro di studi sugli Ufo), dedito allo studio dell'uso dei sensitivi in ambito militare e ai rapporti attraverso di essi con gli alieni e in grado perfino di prevedere i terremoti. La Russia non è l'unico Paese che sta iniziando ad aprire gli armadi contenenti i segreti sugli studi governativi relativi all'esistenza di forme di vita aliene. L'America ha ammesso già da tempo di aver svolto attività sugli Ufo e a gennaio l'intera documentazione desecretata dalla Cia sul tema è stata consegnata ai titolari del sito intenet The black vault che ha reso scaricabili le 2.780 pagine di atti. Tornando al fronte russo, Savin ci ha spiegato che il 10003 sviluppava i fenomeni paranormali «in senso scientifico riuscendo a spiegare tutto e arrivando a capire come è possibile raggiungere uno stato in cui gli esseri umani arrivano a possedere delle capacità “fenomenali"», che permetterebbero cose come la previsione dei terremoti, la localizzazione dei sottomarini nemici, determinare il contenuto di un documento scritto in qualsiasi lingua. Secondo l'ex generale, i rappresentanti di molti Paesi, compresa l'Italia, si rivolgono a lui e al suo gruppo «per studiare le nostre tecniche. Abbiamo iniziato a interagire con gli italiani, un popolo mentalmente molto vicino a quello russo. Ma abbiamo rapporti anche con Inghilterra, Stati Uniti, Olanda, Francia, Lettonia, Ucraina. Questo mi ha portato a riflettere, grazie anche ai miei contatti italiani, che sarebbe interessante creare un centro internazionale congiunto dell'"Uomo geniale". Un uomo che abbia una coscienza cosmica molto sviluppata». Più attinente all'ambito militare il suo racconto sulle tecniche per una forma di lettura del pensiero, che Savin chiama «lettura delle intenzioni». L'ex generale non ha voluto spiegare nel dettaglio come avverrebbe e per provare a saperne di più abbiamo chiesto se fosse praticabile anche a distanza, ad esempio in videoconferenza, senza un contatto fisico diretto. Savin ha affermato di sì, precisando che esisterebbe anche una contro tecnica che ne impedisce l'utilizzo, a disposizione solo dei «dirigenti dello Stato». Per questo abbiamo provato a chiedere se anche il presidente russo Vladimir Putin avesse ricevuto quel tipo di formazione, ma la risposta è stata un secco «niet», spiegando poi che «la vicinanza ai dirigenti è un grande pericolo per noi. Hanno paura, temono che riusciamo a capire i loro intenti». Il racconto di Savin al momento è privo di riscontri, ma sta di fatto che in Russia le sue dichiarazioni circolano liberamente su media posseduti direttamente dal governo nazionale, ad esempio la testata online Sputniknews. Un fatto senza precedenti per temi così controversi e anche una conferma che non siamo al cospetto di un millantatore. In quelle interviste Savin aveva raccontato che il 100003 è stato sciolto nel 2000, ma quando gli abbiamo chiesto se è ancora in attività ha risposto: «Sì, esiste ancora. Adesso ci chiamiamo diversamente. A novembre abbiamo creato il centro dei problemi della noocosmologia, che si occupa sia delle questioni teoriche, sia di quelle di studio, che dell'insegnamento» aggiungendo che sarebbe in corso la formazione di circa 7.000 «superuomini» tra i civili e circa 10.000 tra il personale militare che verrebbe formato direttamente nelle accademie dell'esercito russo. Se si tratti di una nuova forma di guerra fredda portata o piuttosto di una nuova Perestrojka portatrice di scenari inesplorati ce lo dirà solo il tempo.