2025-06-26
Telefonata allo zar, i Patriot a Kiev. Washington riapre il dossier ucraino
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Trump incontra all’Aia Zelensky (che in serata si è visto con la Meloni e i leader dei «Volenterosi») e valuta l’invio di ulteriori aiuti militari. Rubio esclude nuove sanzioni a Mosca. Il Cremlino: «Avanti con le trattative».Dopo la mediazione in Medio Oriente, Donald Trump è tornato a quella tra Ucraina e Russia. Ieri, a margine del summit Nato dell’Aia, il presidente americano ha partecipato a un incontro con Volodymyr Zelensky: il primo da quando i due avevano avuto un faccia a faccia in Vaticano, lo scorso aprile, in occasione dei funerali di papa Francesco. «Ho avuto un incontro lungo e sostanziale con il presidente Trump. Abbiamo affrontato tutte le questioni veramente importanti. Ringrazio il signor presidente, ringrazio gli Stati Uniti. Abbiamo discusso su come raggiungere un cessate il fuoco e una vera pace. Abbiamo parlato di come proteggere il nostro popolo. Apprezziamo l’attenzione e la disponibilità a contribuire ad avvicinare la pace», ha dichiarato il presidente ucraino, che ha altresì riferito di aver discusso di una «possibile produzione congiunta di droni». «Putin non sta decisamente vincendo», ha anche detto, congratulandosi, inoltre, con il presidente americano per l’operazione militare contro l’Iran.Trump, dal canto suo, ha definito il faccia a faccia «molto piacevole», sottolineando che Zelensky «sta combattendo una battaglia coraggiosa». «Parlerò con Vladimir Putin per vedere se possiamo porre fine a questa situazione. Putin deve davvero porre fine a questa guerra», ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca, per poi proseguire: «Putin vorrebbe tirarsi fuori da questa situazione. È un disastro per lui. L’altro giorno mi ha chiamato e mi ha chiesto: “Posso aiutarti con l’Iran?”. Gli ho risposto: “No, può aiutarmi con la Russia”». Trump ha anche affermato di voler valutare l’eventuale fornitura di ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot a Kiev. «Vedremo se possiamo renderne disponibili alcuni. Sì, sono molto difficili da ottenere. Ne abbiamo bisogno anche noi. Li stiamo fornendo a Israele e sono molto efficaci: efficaci al 100%», ha detto Trump, definendo inoltre come «possibile» l’eventualità che la Russia nutra ambizioni territoriali che vadano oltre l’Ucraina.Al contempo, il presidente americano non ha rinunciato a tendere un ramoscello d’ulivo a Mosca. È interessante notare come il comunicato finale del vertice Nato sia stato meno duro nei confronti della Russia rispetto agli anni scorsi. «Gli alleati riaffermano il loro impegno sovrano duraturo a fornire supporto all’Ucraina, la cui sicurezza contribuisce alla nostra, e, a tal fine, includeranno i contributi diretti alla difesa dell’Ucraina e alla sua industria della Difesa nel calcolo della spesa per la difesa degli alleati», si legge nel documento. In altre parole, il sostegno a Kiev è stato, sì, confermato ma si è evitata una condanna esplicita dell’invasione russa: una linea meno severa, insomma, che è stata principalmente caldeggiata da Washington. Inoltre, sempre ieri, il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha fatto sapere che, almeno per il momento, Washington non è intenzionata a imporre nuove sanzioni a Mosca. «Se facessimo quello che tutti qui vogliono che facciamo, cioè intervenire e schiacciarli con ulteriori sanzioni, probabilmente perderemmo la capacità di parlare con loro del cessate il fuoco. E allora chi parlerebbe con loro?», ha dichiarato, riferendosi ai russi, nel corso di un’intervista a Politico.Insomma, dopo mesi di difficoltà, l’amministrazione Trump sta cercando di rilanciare il processo diplomatico relativo alla crisi ucraina. A intervenire sulla questione, sempre ieri, è stata anche Mosca. «Si sta completando l’attuazione degli accordi umanitari raggiunti durante il secondo round di colloqui. Successivamente sarà il tempo di determinare le date per una continuazione», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Attualmente non è in corso alcun dialogo tra Russia e Ucraina in merito a bozze di memorandum per la risoluzione del conflitto», ha proseguito. Dal canto suo, Friedrich Merz ha fatto sapere che «nei prossimi giorni» si terrà un summit in videoconferenza tra i Paesi che aderiscono alla coalizione dei «Volenterosi». In serata, si è anche tenuto un incontro tra Zelensky, Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e i leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia. Secondo una nota di Palazzo Chigi, il gruppo ha «ribadito il continuo sostegno all’Ucraina, alla sua autodifesa e alla sua industria della Difesa, anche a fronte dei brutali attacchi russi contro i civili, e il mantenimento della pressione sulla Russia attraverso nuove sanzioni».Bisognerà, adesso, capire come la Casa Bianca si muoverà nelle prossime settimane. Trump vuole mediare una soluzione diplomatica in Ucraina, tentando al contempo a sganciare il più possibile Mosca da Pechino. Dall’altra parte, però, è intenzionato a rilanciare il ruolo degli Stati Uniti nell’Artico: proprio ieri ha, infatti, reso noto che Washington sta trattando con la Finlandia per l’acquisto di una nave rompighiaccio. Si tratta di un interesse, quello del presidente americano per l’Artico, che potrebbe irritare Russia e Cina.
Alessandra Maiorino durante l' intervento in Aula del 22 ottobre (Ansa)
Donald Trump e Vladimir Putin (Getty Images)