2023-05-06
«Tasse alle banche? Per i bisognosi»
L’ad di Intesa, Carlo Messina: «Eventuali prelievi a chi è più in difficoltà». Dividendi alle Fondazioni. Conti oltre le stime degli analisti: utili raddoppiati rispetto al 2022.Più tasse alle banche? Vadano alle emergenze del Paese. È questo l’appello lanciato ieri dall’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, durante la presentazione dei conti del primo trimestre che sono stati archiviati battendo le stime del mercato con un utile netto pari a 1,96 miliardi, in rialzo dai 1,076 miliardi del quarto trimestre 2022 e dai 1,043 miliardi dei primi tre mesi del 2022. «È in discussione l’ipotesi di un aumento della tassazione sull’utile delle banche, in considerazione dei ricavi da margini di interesse in crescita, nell’attuale situazione di incremento dei tassi da parte della Bce. Osserveremo con rispetto ogni decisione presa dal governo. Allo stesso tempo auspichiamo che questi prelievi aggiuntivi, nel caso in cui nuove norme fiscali trovassero applicazione, vengano utilizzati per far fronte alla maggiore emergenza sociale del Paese, quella della crescita delle disuguaglianze, adottando misure a favore di chi si trova in maggiore difficoltà», ha dichiarato Messina. Aggiungendo che «la somma complessiva percepita nel trimestre dalle persone che lavorano in Intesa è di 1,6 miliardi; nel 2022 abbiamo stanziato un contributo straordinario di 1.000 euro nei confronti delle nostre persone, esclusi i dirigenti, al fine di fronteggiare l’aumento del costo della vita, per un totale di circa 80 milioni. E siamo disponibili a considerare nuovi interventi ove ne avvertissimo la necessità». Tornando ai conti presentati ieri, i proventi operativi netti di Intesa sono aumentati dell’11,9% nel trimestre a 6,1 miliardi, con margine di interesse a 3,3 miliardi (+66,3%) e commissioni nette a 2,1 miliardi (-6,6%). Sostanzialmente stabili (+0,5%) i costi operativi a 2,5 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 41,9%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è al 13,7% deducendo 1,4 miliardi di dividendi maturati nel trimestre. «I risultati solidi e positivi dei primi tre mesi dell’anno ci consentono di aumentare la previsione di utile netto del 2023 a 7 miliardi», ha sottolineato l’ad. Confermato il payout cash al 70% dell’utile netto consolidato e la «eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno». Guardando all’intero esercizio, si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa per il 2023, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti, attesi a oltre 13 miliardi, da un continuo focus sul cost management e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti. «Quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back completata ad aprile, e l’acconto dividendo di novembre», ha spiegato Messina. Ricordando, inoltre, che circa il 40% dei dividendi maturati nel trimestre sono destinati «alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, e consentiranno importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza». Nel corso del trimestre è diminuita l’esposizione del gruppo verso la Russia, in calo di circa il 70% (pari a oltre 2,5 miliardi) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi. Intesa Sanpaolo, ha evidenziato l’amministratore delegato, «è considerata dai clienti un porto sicuro. La nostra forte liquidità rimane solida grazie alla base di depositi molto diversificata e fidelizzata, con più di 100 miliardi di euro in eccesso di liquidità a medio-lungo termine. Siamo tra le migliori banche europee per qualità degli attivi, con il flusso di crediti deteriorati ai minimi storici e il più basso costo del rischio di sempre».Prosegue, intanto, il supporto all’economia reale con circa 15 miliardi di nuovo credito a medio e lungo, di cui 10 miliardi in Italia. Nove miliardi hanno riguardato famiglie e piccole e medie imprese. Dopo la donazione di 100 milioni negli anni della pandemia, sono state rafforzate le misure per contrastare la povertà e le disuguaglianze. La banca ha messo in campo «10,5 miliardi di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2023», ha concluso Messina.Dopo la presentazione dei conti del trimestre avvenuta nel primo pomeriggio, il titolo Intesa ha chiuso la seduta mettendo a segno un rialzo del 3,69% attestandosi a 2,43 euro.
Jose Mourinho (Getty Images)