voltagabbana

Quanti democratici con il fez nell’armadio
Da sinistra in senso orario: Indro Montanelli, Michelangelo Antonioni, Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca (Ansa)
Fascisti convinti fino al 25 luglio 1943, nel dopoguerra molti intellettuali di primo piano seppero rifarsi una verginità politica. La lunga lista dei voltagabbana è stata compilata da Nino Tripodi in un libro ristampato da poco. E le sorprese non mancano.
I voltagabbana rimarranno senza poltrona
Danilo Toninelli (Ansa)
I transfughi grillini, che hanno lasciato il Movimento sperando di essere candidati dal Pd, restano col cerino il mano: il ministro degli Esteri ha pensato a salvare solo sé stesso. E tanti altri camaleonti, a destra e a sinistra, perderanno il posto in Parlamento.
I voltagabbana impuniti del virus
Matteo Bassetti (Ansa)

Non passa giorno che qualche esperto, politico o giornalista non smentisca quello che aveva affermato come un dogma a proposito di cure precoci al Covid, green pass, no vax, colori delle regioni, contabilità di ricoveri e decessi. Ora aspettiamo che chiedano scusa.

Giuseppe Conte sterza su legge elettorale e ossequi alla Cina, poi raduna voltagabbana e «volenterosi» e passa a Palazzo Madama anche grazie ai senatori a vita: 156 i sì. Rissa e «Var» sui voti di Lello Ciampolillo e Riccardo Nencini.
Anche in questa legislatura si moltiplicano i cambi di casacca tra i partiti. I più colpiti sono i due al governo, Pd e M5s: uno decimato dai renziani, l'altro dagli espulsi. E dagli scontenti.
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