Al di là dei toni di Donald Trump, l’America deve riequilibrare la sua posizione su difesa e commercio. Un patto sulle tariffe con l’Europa costringerebbe Xi Jinping a negoziare.
Negli Usa sono sempre di più i gruppi che hanno smesso di sponsorizzare le manifestazioni. Gli attivisti hanno iniziato a chiedere soldi a piccole aziende e comunità locali per cercare di racimolare qualcosa.
Il cardinale Stephen Chow, vescovo di Hong Kong (Getty Images)
Pechino e Washington cercheranno entrambe la sponda della Santa Sede per rafforzarsi nel Sud globale. In Vaticano la linea della distensione col Dragone ha molti critici. Migranti e sinodalità gli altri temi chiave.
La Cina sbandiera dati di crescita e invita Washington a smettere di lamentarsi. Allo stesso tempo però silura il suo negoziatore e si dice pronta a trattare (anche Taiwan) con gli Stati Uniti, «se mostrano rispetto». Il braccio di ferro continua sul piano agricolo.
Trump annuncia in contemporanea lo stop globale e un ulteriore inasprimento per la Cina: «Ci ha mancato di rispetto. Invece gli altri Paesi hanno chiamato per negoziare e non hanno dato vita a delle ritorsioni».