sigaretta elettronica

Commissione pronta a picconare Consiglio Ue e sovranità degli Stati
La commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides (Ansa)
L’esecutivo europeo trasformerà in legge le linee Oms sulle sigarette elettroniche, equiparate alle tradizionali, scavalcando Parlamento e ministri nazionali. Uno stravolgimento che potrà estendersi a sanità, green e cibo.
Ride 4 Vape 2023, Roccatti: «Sigaretta elettronica mezzo di salute pubblica»

Si è conclusa ieri nel tardo pomeriggio la quarta edizione del viaggio simbolico in bicicletta - oltre 230 chilometri da Pescara a Roma - nato nel 2020 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative al vaping e al principio di riduzione del rischio. Il presidente di Anafe Umberto Roccatti all'arrivo presso la sede centrale del Ministero della Salute: «La cosa importante era recapitare due messaggi al ministro. Il primo è che il rischio ridotto del 95% è un dato di fatto e non più una novità, per le persone che non smettono di fumare l'unico modo è la sigaretta elettronica. Il secondo è che bisogna aprire un tavolo per impedire l'accesso ai minori e dall'altro favorire l'accesso ai fumatori che non riescono a smettere di fumare. L'Italia è a un bivio, speriamo si riesca a utilizzare la sigaretta elettronica come mezzo di salute pubblica».

Il 16 maggio parte la quarta edizione della «Ride 4 Vape»

Oltre 230 chilometri in sella a una bici, con 2.300 metri di dislivello, con partenza da Pescara e arrivo a Roma presso la sede centrale del Ministero della Salute. Una pedalata simbolica per sensibilizzare media e istituzioni sul rischio ridotto della e-cig. Il presidente di Anafe Umberto Roccatti: «Non ci stancheremo mai di ricordare la netta differenza in termini di impatto sulla salute tra i prodotti tradizionali e quelli di nuova generazione senza combustione, come le sigarette elettroniche».

«Non è in agenda la stretta sul fumo»
iStock
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (Fdi) conferma le trame interne al ministero: «Alcuni uffici della struttura hanno prodotto una bozza, ma non su nostro impulso».
Usano anche il divieto di fumo pur di deviare l’attenzione dall’indagine sulla zona rossa
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Il ministro Orazio Schillaci sconfessa la bozza: «Mai vista». Il dipartimento guidato da Giovanni Rezza che l’ha realizzata era responsabile del piano pandemico. E la polemica ha oscurato l’inchiesta.
Le Firme

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