«Accogliamo con sollievo il sì alla procedura accelerata per la proposta di una commissione d'inchiesta sulle case famiglia sostenuta dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. Ma non basta. Qualcuno ora ci deve spiegare come mai i convegni dell'Associazione Hansel e Gretel erano patrocinati da enti pubblici con tanta leggerezza. Occorre correggere certi criteri di assegnazione del patrocinio, concessi dalle istituzioni con estrema facilità ad associazioni legate anche al mondo Lgbt» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia e del Congresso mondiale delle Famiglie.
«Nello specifico, per esempio, il convegno "Nuovi strumenti per aiutare i bambini e gli adulti nella cura e nel cambiamento", era patrocinato dal Comune di Torino» - incalzano Brandi e Coghe - «guidato dal sindaco grillino e 'arcobaleno' Chiara Appendino. Il convegno era finalizzato 'ad inquadrare l'intelligenza emotiva come strumento volto a limare le discriminazioni, proponendo una politica all'ascolto e all'astensione del giudizio (…)'". Ora basta con l'indottrinamento dei bambini la cui intimità e affettività non va incanalata da nessuno».
Poi un'altra domanda: «Ricordiamo che contro il Congresso di Verona, che parlava di aiuti alle famiglie, il sottosegretario Vincenzo Spadafora partì con un attacco senza precedenti e irrispettoso nei confronti dei partecipanti alla nostra Kermesse, persone con figli al seguito che chiedevano sostegno e tutele. Ha da dire qualcosa, come collega di partito alla Appendino dopo lo scandalo di Bibbiano?».
«Prima di tutto la protezione dei minori e delle famiglie. L'importante è che emergano le contraddizioni e le ombre di un sistema che è apparso in tutta la sua pericolosità».