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(Ansa)

Il ministero degli Esteri «dal primo gennaio sarà anche un ministero economico». È la riforma della Farnesina spiegata dal titolare del dicastero, Antonio Tajani, ieri a Torino nel corso degli Stati Generali di Forza Italia sul commercio internazionale. «Le nostre ambasciate – ha sottolineato il vicepremier prima di partecipare ai lavori – si dovranno trasformare sempre più in piattaforme per favorire le nostre esportazioni e le nostre imprese. Ho deciso di fare una rivoluzione al ministero degli Esteri. Dal primo gennaio cambierà tutto. Per la prima volta nella storia d’Italia il ministero degli Esteri avrà una testa politica ma anche una testa economica».

«Il ministero – ha spiegato Tajani – diventerà un punto di riferimento per tutti gli imprenditori italiani che lavorano al di là dei confini nazionali. Ho dato disposizione a tutte le ambasciate italiane nel mondo di applicare questo concetto».

Fornero sadica: «La pensione non è dovuta»
Elsa Fornero (Ansa)
Mentre le agenzie di rating premiano l’Italia, l’ex ministro del Lavoro torna a fare terrorismo pontificando sulla Finanziaria: «Punirà i giovani», dice lei che ha fabbricato esodati. E il suo amico Monti svela che anche la Bce è manovrata dalla politica.
  • La Von der Leyen guarda al Dragone per salvare l’auto tedesca. Ma la sponda porterebbe a un’invasione di prodotti alimentari cinesi che danneggerebbe soprattutto l’Italia. Senza parlare dei rischi per la salute.
  • Il governatore di Bankitalia ridimensiona l’allarme dazi. Standard & Poor’s alza il nostro rating per la prima volta dal 2021 e Bloomberg promuove il piano di investimenti sulle Ferrovie da 25 miliardi : «Esempio per l’Europa». Smentite le cassandre.

Lo speciale contiene due articoli.

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Dall'agenzia di classificazione spiegano: - «Le prospettive economiche cicliche di medio termine continuano a essere sostenute dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia e i rischi per le forniture energetiche sono diminuiti, in parte grazie alla forte azione politica del governo».

Domani si discuterà di accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, mini Ires e tassa sulle multinazionali. Continua il pressing di Bruxelles su Giancarlo Giorgetti per il via libera al Mes in cambio di un patto di Stabilità più soft.
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