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In Quaresima e a Pasqua si mangia... da Papa
La cucina di Bartolomeo Scappi, cuoco «secreto» di Papa Pio V (Getty Images)
Pio V si fece preparare un menù da 83 portate per il Venerdì santo e amava così tanto le lumache che, per non commettere peccato, stabilì che fossero pesce e non carne. In Italia ogni territorio ha la sua ricetta delle feste: dai primi al dessert, c’è di che sbizzarrirsi.
La Quaresima ci allena a essere liberi
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Il digiuno non è una metafora: la rinuncia al cibo (e a qualche vizio) ci affranca dalle dipendenze e ci fa tornare padroni di noi stessi. Non solo: ci fa restituire alle cose il loro giusto peso. Come quando Antoine Saint-Exupéry si perse nel Sahara e imparò il valore dell’acqua.
Il giornale del Papa fa verde la Quaresima
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L’«Osservatore Romano» rilancia un appello di gruppi cristiani alla decarbonizzazione e lo riveste con toni dottrinali: il periodo precedente la Pasqua diventa «tempo per disinvestire dai fossili» in cui «i cattolici sono chiamati a osservare il digiuno del gas».

Fioretti di gola contro i piaceri della carne
(IStock)
Le piccole gioie della cucina quaresimale, quando il periodo penitenziale che precede la Pasqua non doveva essere contaminato da nulla che non fosse di magro. La Chiesa concesse le uova solo all’inizio del secolo scorso. Ma il digiuno ha anche dei limiti di età.
Gesù uscirà dal sepolcro senza certificato
Ansa
In piazza San Pietro, Jorge Bergoglio non si è mai inginocchiato davanti al Santissimo. Che nostalgia per le processioni dei pontefici medioevali: la «Chiesa in uscita» è ormai in caduta libera. La quaresima era una cosa da cavalieri ora da mammolette.
Le Firme

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