Dario Franceschini e Sergio Mattarella (Ansa)
L’emendamento per cambiare la Costituzione toglie sovranità ai cittadini e apre alla nascita del «partito del presidente».
Lo dico subito, così sgombero il campo dagli equivoci: invece del premierato avrei preferito la riforma presidenziale, perché se c’è un ruolo che oggi nel nostro Paese ha bisogno di essere ridefinito è quello del capo dello Stato, che da arbitro qual era secondo la Costituzione, ormai si è trasformato in giocatore, anzi in attaccante, e per di più senza essere eletto dal popolo.