moschea

Il «pizzo musulmano» ingrassa le moschee
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Un servizio di «Fuori dal coro» mostra il racket dei bengalesi a Monfalcone: o cedi metà del tuo stipendio oppure non lavori o, peggio ancora, vieni pestato. I soldi presi dai caporali servono anche a finanziare gli imam che predicano abusivamente.
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Silvia Salis (Imagoeconomica)
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Pizzo islamico per la moschea
(IStock)

L’inviata di «Fuori dal coro» scopre che moltissimi bengalesi che vivono a Monfalcone ogni mese sono costretti a cedere metà del loro stipendio a personaggi che ruotano intorno all’imam. Il cui collaboratore ha una condanna per caporalato. Ma va in Regione col Pd.

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  • Uno dei Paesi più stabili del Medio Oriente ha paura degli attacchi kamikaze. Che rischiano di vanificare una crescita iniziata negli anni Settanta e sostenuta dall’assenza di legami della popolazione con il jihad.
  • Lo studioso statunitense Adrian Calamel: «L’organizzazione fondata da Bin Laden ha maggiore forza e può contare sull’Iran. Ma la cellula afgana del califfato è più pericolosa».

Lo speciale contiene tre articoli.

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