massimo bochicchio antonio conte

Non c’è certificato di morte per Bochicchio
L'arresto di Massimo Bochicchio nel luglio del 2021 (Ansa)
A un mese dallo schianto in moto mancano certezze. Anche il test del Dna sui resti carbonizzati non sarebbe ancora iniziato. Il tempo stringe perché a settembre il processo che lo vede accusato di truffe milionarie partirà: per allora servono certezze.
Moto di Bochicchio sabotata? Nel 2019 andò a fuoco pure la barca
(Ansa/Vigili del Fuoco)

Nell'agosto di 3 anni fa l'imbarcazione del broker, vittima di un incidente mortale a Roma, fu avvolta dalle fiamme al largo di Capalbio. Era un Magnum. Tutti gli occupanti furono tratti in salvo. Non risultano inchieste. Intanto a partire dall'ottobre del 2020 la moglie ha cominciato a ricevere minacce: «Dove vivono la madre e il fratello di Massimo? Lo faccio cercare». Ecco la telefonata nelle carte del processo.

Esplode la moto di Bochicchio. Processo penale fermo in attesa dell'autopsia
  • Alla vigilia del processo il trader vola fuori strada e la moto esplode. Era accusato di aver truffato, tra gli altri, Antonio Conte. Conosceva i segreti del «giro» romano. Gli affari con l’uomo dei misteri del Vaticano.
  • Deve ancora essere effettuata l'autopsia. Con la morte si esaurisce il processo penale, ma quello civile va avanti. Sono più di 30 le richieste di risarcimento. I misteri sulla lista dei clienti che evadevano il fisco

Lo speciale contiene due articoli

Bochicchio chiama Conte a testimoniare. «Io sempre corretto, ero advisor di Eni e Finmeccanica»
Antonio Conte (Ansa)

Il 20 giugno è fissata la prossima udienza del processo nel quale il broker di Capua è accusato di riciclaggio e di aver svolto abusivamente attività finanziaria. Ci sarà una sfilata di testimoni, dall'allenatore del Tottenham all'agente dei calciatori Federico Pastorello. In un interrogatorio del novembre scorso prometteva di rimborsare i suoi clienti. «lo non ho mai messo in atto qualsiasi forma di truffa ai danni dei miei amici e dei miei parenti».

Bochicchio resta ai domiciliari ma continua a non pagare i truffati
Massimo Bochicchio, quando fu arrestato a Fiumicino nel luglio del 2021 (Ansa)

Il broker, accusato di aver sottratto 30 milioni di euro all'ex allenatore dell'Inter Antonio Conte, avrebbe dovuto risarcire i suoi clienti entro il 31 gennaio. Aveva promesso il 90% di 250 milioni di euro. Ma di soldi non ne sono arrivati. Intanto è quasi libero. Mangia tagliolini al tartufo, ha un permesso per fare ginnastica a Villa Ada e lo si può vedere spesso nei bar di Roma.

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