marocco

Pugno di ferro, armi e investimenti. La ricetta del Marocco contro il jihad
Youssef Balla (Ansa)
  • Il Paese nordafricano è un punto di riferimento per Europa e Stati Uniti nella lotta al terrorismo. Uno staff di fedelissimi garantisce sicurezza ai massimi livelli. E re Mohammed VI ospiterà i Mondiali di calcio nel 2030.
  • L’ambasciatore del Regno Youssef Balla: «Esistono forti legami economicie culturali. Controllo sul Sahara occidentale quasi completo».

Lo speciale contiene due articoli.

Un tesoro di fosfati fa litigare il Sahara: in palio c’è il futuro dell’energia mondiale
il presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica, Brahim Ghali (Getty Images)
  • A Sud del Marocco si annidano riserve chiave per la produzione di uranio e fertilizzanti. Ma la zona è contesa dalle milizie ribelli.
  • Le truppe saharawi lottano per l’indipendenza del loro territorio (con annessi giacimenti) grazie ai miliardi sborsati dal Paese di Tebboune, che secondo fonti locali addestra i combattenti fornendo armi e carburante.
  • L’ingegnere minerario Giovanni Brussato: «Un possibile conflitto farebbe impallidire il controllo di Pechino sulle terre rare».

Lo speciale contiene tre articoli.

Sánchez fa sparare ai migranti ma ci accusa: «Gli levate le sim»
Pedro Sánchez (Getty Images)

Due anni fa, sotto il suo governo, a Melilla la polizia iberica aprì il fuoco su chi cercava di varcare i confini. Bilancio: 37 morti e 77 dispersi. Ora il socialista ha la spudoratezza di puntare il dito contro le nostre politiche.

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Pedro Sánchez (Getty Images)

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Conta dei morti senza fine in Libia e Marocco: l’Europa ora teme la grande fuga
Derna e i danni del ciclone Daniel (Getty Images)
La Cirenaica, ferita dal ciclone Daniel, parla di 6.000 vittime. E apre le porte agli aiuti di Roma, attenta alla stabilità dell’area. Rabat, colpita dal sisma, snobba l’Eliseo.
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